Territorio
Videosorveglianza e sicurezza, il botta e risposta tra il PD e Carlo Dercole
PD: “La videosorveglianza ha fallito”. Dercole: “Una città videosorvegliata è una città più sicura”. Presidio del territorio e carenze nelle piante organiche delle forze dell’ordine
Cerignola - lunedì 7 giugno 2021
11.48
Sicurezza e videosorveglianza in città, un primo botta e risposta tra la segreteria del Partito Democratico di Cerignola e Carlo Dercole, già Assessore alle Politiche Giovanili e Sport, membro dello schieramento civico che fa capo a Franco Metta.
Il Partito Democratico, a mezzo social mediante un post Facebook pubblicato nella giornata di ieri domenica 06 giugno, denuncia il fallimento del sistema di videosorveglianza ritenendo indispensabile il presidio delle forze dell'ordine.
"Nella Città reale di Cerignola, si susseguono eventi pericolosi durante la movida dei nostri concittadini: litigi, mezzi di ogni tipo che sfrecciano nei luoghi frequentati anche da bambini e ragazzi.
Con la bella stagione da sempre alcuni punti della Città sono molto vivi e frequentati e crediamo sia il caso di presidiarli con uomini e donne reali e non telecamere, per garantire a chi frequenta serenamente queste zone di poter passare la propria serata in tranquillità.
Questi eventi creano danno non solo ai frequentatori di questi luoghi (𝙋𝙞𝙖𝙯𝙯𝙖 𝙈𝙖𝙩𝙩𝙚𝙤𝙩𝙩𝙞, 𝙋𝙖𝙧𝙘𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙈𝙚𝙯𝙯𝙖𝙡𝙪𝙣𝙖, 𝙋𝙞𝙖𝙯𝙯𝙖 𝘿𝙪𝙤𝙢𝙤, 𝙑𝙞𝙡𝙡𝙖 𝘾𝙤𝙢𝙪𝙣𝙖𝙡𝙚), ma creano un grande danno anche alle 𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙞𝙩𝙖̀ 𝙘𝙤𝙢𝙢𝙚𝙧𝙘𝙞𝙖𝙡𝙞 presenti in questi luoghi, perché inevitabilmente con il disturbo della movida i frequentatori saranno molto più tentati ad andar fuori paese per passare una serata in tranquillità.
Ci hanno preso in giro, dicendoci che la videosorveglianza avrebbe risolto i problemi della nostra Città. Ma è sotto gli occhi di tutte e tutti la menzogna!
La Videosorveglianza ha fallito: Cerignola ha bisogno di Sicurezza!"
Immediata la replica di Carlo Dercole che sottolinea, invece, l'importanza del sistema di videosorveglianza e il grande uso fatto dalle forze dell'ordine:
"Affermare che la Video Sorveglianza abbia fallito e che sia inutile, oltre a non avere nessuna logica, è anche irrispettoso nei confronti di tutte le Forze dell'Ordine.
Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza continuamente chiedono al Nostro Comando dei Vigili Urbani le registrazioni della Video Sorveglianza. E grazie al lavoro dei Vigili urbani vengono individuati i colpevoli di rapine, furti ed atti vandalici.
Grazie alla Video Sorveglianza si riescono a capire le dinamiche di molti incidenti stradali.
Una città video-sorvegliata è una città più sicura".
In merito al presidio del territorio, in particolar modo nei luoghi di aggregazione giovanile, secondo Dercole sarebbe indispensabile, invece, una pianificazione tra le forze dell'ordine della quale dovrebbe farsi promotrice la Commissione Prefettizia:
"Certo è indispensabile effettuare una collaborazione tra tutte le forze dell'ordine e garantire un presidio nei luoghi di aggregazione giovanile.
I locali hanno subito troppo questi lunghi mesi di pandemia e non possono permettersi ulteriori problematiche.
Pertanto sarebbe opportuno che la commissione, prima di togliere il disturbo a settembre, pianificasse con le altre forze dell'ordine un sistema per presidiare questi luoghi nel periodo estivo".
Presidio del territorio da parte delle forze dell'ordine è un tema di fondamentale importanza, sottolineato dal Partito Democratico e rimarcato da Carlo Dercole. Di certo il sistema di videosorveglianza, determinante e fondamentale come in tutte le città italiane, non può garantire il livello di sicurezza ottimale se non supportato dalla presenza di agenti nei territori ma questo, come ormai risaputo, è un problema nazionale.
Già nel 2019 il capo della Polizia, Franco Gabrielli, dichiarava che "Abbiamo un buco di organico che non è stato colmato in questi anni. La mia amministrazione in questo momento ha poco meno di 99mila uomini rispetto ai 117mila che avrebbe dovuto avere ed ai 106mila che poi la Legge Madia ha ripristinato".
Dichiarazioni simili da parte del Generale Nistri, Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, che sempre nel 2019 prospettava la drammatica situazione cui versa l'arma dei Carabinieri che soffre di una «carenza di organico di 9.000 unità con una stima per gli anni seguenti ancor peggiore; nel 2023 le carenze di organico saranno ancora pari a 5.300 unità e nel 2025 ci sarà un picco di congedi pari a 5.200 unità, che si aggiungeranno ai posti vacanti che già ci sono.
Si aggiunge, ciliegina sulla torta, la carenza in organico nella Polizia Municipale che attualmente conta 40 unità su una pianta organica che, invece, prevede oltre le 100 unità per un comune di circa 20mila abitanti.
Il Partito Democratico, a mezzo social mediante un post Facebook pubblicato nella giornata di ieri domenica 06 giugno, denuncia il fallimento del sistema di videosorveglianza ritenendo indispensabile il presidio delle forze dell'ordine.
"Nella Città reale di Cerignola, si susseguono eventi pericolosi durante la movida dei nostri concittadini: litigi, mezzi di ogni tipo che sfrecciano nei luoghi frequentati anche da bambini e ragazzi.
Con la bella stagione da sempre alcuni punti della Città sono molto vivi e frequentati e crediamo sia il caso di presidiarli con uomini e donne reali e non telecamere, per garantire a chi frequenta serenamente queste zone di poter passare la propria serata in tranquillità.
Questi eventi creano danno non solo ai frequentatori di questi luoghi (𝙋𝙞𝙖𝙯𝙯𝙖 𝙈𝙖𝙩𝙩𝙚𝙤𝙩𝙩𝙞, 𝙋𝙖𝙧𝙘𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙈𝙚𝙯𝙯𝙖𝙡𝙪𝙣𝙖, 𝙋𝙞𝙖𝙯𝙯𝙖 𝘿𝙪𝙤𝙢𝙤, 𝙑𝙞𝙡𝙡𝙖 𝘾𝙤𝙢𝙪𝙣𝙖𝙡𝙚), ma creano un grande danno anche alle 𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙞𝙩𝙖̀ 𝙘𝙤𝙢𝙢𝙚𝙧𝙘𝙞𝙖𝙡𝙞 presenti in questi luoghi, perché inevitabilmente con il disturbo della movida i frequentatori saranno molto più tentati ad andar fuori paese per passare una serata in tranquillità.
Ci hanno preso in giro, dicendoci che la videosorveglianza avrebbe risolto i problemi della nostra Città. Ma è sotto gli occhi di tutte e tutti la menzogna!
La Videosorveglianza ha fallito: Cerignola ha bisogno di Sicurezza!"
Immediata la replica di Carlo Dercole che sottolinea, invece, l'importanza del sistema di videosorveglianza e il grande uso fatto dalle forze dell'ordine:
"Affermare che la Video Sorveglianza abbia fallito e che sia inutile, oltre a non avere nessuna logica, è anche irrispettoso nei confronti di tutte le Forze dell'Ordine.
Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza continuamente chiedono al Nostro Comando dei Vigili Urbani le registrazioni della Video Sorveglianza. E grazie al lavoro dei Vigili urbani vengono individuati i colpevoli di rapine, furti ed atti vandalici.
Grazie alla Video Sorveglianza si riescono a capire le dinamiche di molti incidenti stradali.
Una città video-sorvegliata è una città più sicura".
In merito al presidio del territorio, in particolar modo nei luoghi di aggregazione giovanile, secondo Dercole sarebbe indispensabile, invece, una pianificazione tra le forze dell'ordine della quale dovrebbe farsi promotrice la Commissione Prefettizia:
"Certo è indispensabile effettuare una collaborazione tra tutte le forze dell'ordine e garantire un presidio nei luoghi di aggregazione giovanile.
I locali hanno subito troppo questi lunghi mesi di pandemia e non possono permettersi ulteriori problematiche.
Pertanto sarebbe opportuno che la commissione, prima di togliere il disturbo a settembre, pianificasse con le altre forze dell'ordine un sistema per presidiare questi luoghi nel periodo estivo".
Presidio del territorio da parte delle forze dell'ordine è un tema di fondamentale importanza, sottolineato dal Partito Democratico e rimarcato da Carlo Dercole. Di certo il sistema di videosorveglianza, determinante e fondamentale come in tutte le città italiane, non può garantire il livello di sicurezza ottimale se non supportato dalla presenza di agenti nei territori ma questo, come ormai risaputo, è un problema nazionale.
Già nel 2019 il capo della Polizia, Franco Gabrielli, dichiarava che "Abbiamo un buco di organico che non è stato colmato in questi anni. La mia amministrazione in questo momento ha poco meno di 99mila uomini rispetto ai 117mila che avrebbe dovuto avere ed ai 106mila che poi la Legge Madia ha ripristinato".
Dichiarazioni simili da parte del Generale Nistri, Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, che sempre nel 2019 prospettava la drammatica situazione cui versa l'arma dei Carabinieri che soffre di una «carenza di organico di 9.000 unità con una stima per gli anni seguenti ancor peggiore; nel 2023 le carenze di organico saranno ancora pari a 5.300 unità e nel 2025 ci sarà un picco di congedi pari a 5.200 unità, che si aggiungeranno ai posti vacanti che già ci sono.
Si aggiunge, ciliegina sulla torta, la carenza in organico nella Polizia Municipale che attualmente conta 40 unità su una pianta organica che, invece, prevede oltre le 100 unità per un comune di circa 20mila abitanti.