Vita di città
Via gli Scout dal Parco Fornaci, Giuliano Montingelli (FDI Cerignola): “Incompetenza e arroganza”
La “querelle” si alimenta di dubbi e domande di cui il gruppo politico cittadino si fa portavoce
Cerignola - mercoledì 18 ottobre 2023
13.55
Sono stati estirpati con una ruspa gli alberi del parchetto gestito da un Gruppo Scout di Cerignola al rione Fornaci. Gli scout che da anni gestivano quello spazio verde cittadino provvedendo regolarmente alla sua manutenzione e cura, sono stati "sfrattati", senza alcun rispetto per il lavoro svolto ed il sacrificio economico sostenuto. Lo sottolinea con amarezza Giuliano Montingelli, del gruppo Fratelli d'Italia Cerignola, che ha pubblicato una nota di cui riproduciamo integralmente il testo.
"Nell'epoca della riscoperta della natura, nell'epoca del "green" e delle rivolte del "Friday for Future", a Cerignola si distrugge un bosco ben curato per cementificare e costruire un altro parco. Al di là del mero ambientalismo, siamo difronte ad un atto di violenza nei confronti del duro lavoro e del grande sacrificio economico del gruppo scout Cerignola 2.
Gli alberi che con tanta cura iniziavano a crescere ed altri già di grosse dimensioni sono stati buttati giù, così, di punto in bianco, senza neanche provare ad integrarli nel futuro parco. Ben 8 cipressi, 150 piante di ligustrino e ginestre buttate.
Riqualificare un'area non significa distruggere tutto e ricostruire bensì dare più valore a quello che già c'è di buono per creare un valore aggiunto.
Questa situazione grava ancor di più sulle domande che ci siamo posti il giorno dell'avvenuto sgombero, ovvero:
Perché proprio quell'area?
Perché in un quartiere che offre così tanti spazi liberi si interviene proprio lì?
Perché distruggono un sito già recuperato invece di valorizzarlo?
Considerato quello che è lo stato di tutti i parchi pubblici cittadini, non si rischia di creare una nuova area abbandonata e degradata dove invece esisteva un parco ben gestito e curato?
La risposta a queste domande? Incompetenza e arroganza".
"Nell'epoca della riscoperta della natura, nell'epoca del "green" e delle rivolte del "Friday for Future", a Cerignola si distrugge un bosco ben curato per cementificare e costruire un altro parco. Al di là del mero ambientalismo, siamo difronte ad un atto di violenza nei confronti del duro lavoro e del grande sacrificio economico del gruppo scout Cerignola 2.
Gli alberi che con tanta cura iniziavano a crescere ed altri già di grosse dimensioni sono stati buttati giù, così, di punto in bianco, senza neanche provare ad integrarli nel futuro parco. Ben 8 cipressi, 150 piante di ligustrino e ginestre buttate.
Riqualificare un'area non significa distruggere tutto e ricostruire bensì dare più valore a quello che già c'è di buono per creare un valore aggiunto.
Questa situazione grava ancor di più sulle domande che ci siamo posti il giorno dell'avvenuto sgombero, ovvero:
Perché proprio quell'area?
Perché in un quartiere che offre così tanti spazi liberi si interviene proprio lì?
Perché distruggono un sito già recuperato invece di valorizzarlo?
Considerato quello che è lo stato di tutti i parchi pubblici cittadini, non si rischia di creare una nuova area abbandonata e degradata dove invece esisteva un parco ben gestito e curato?
La risposta a queste domande? Incompetenza e arroganza".