Territorio
Verso il P.U.G. dopo una positiva prima di co programmazione.
Sindaco Metta: “Raggiera di percorsi pedonali, ciclabili, parcheggi sotterranei, sviluppo del trasporto urbano, all'interno di invarianti ben chiare, già esistenti e delimitanti l'abitato, quali Ferrovia, Caselli Autostradali, Strade Statali di intensa percorrenza”.
Cerignola - mercoledì 5 dicembre 2018
11.43 Comunicato Stampa
Vogliamo il Piano Urbanistico Generale, perché l'attuale Piano Regolatore Generale è vetusto e si è dimostrato un mero esercizio di stile.
Vogliamo un Piano non di espansione;
ma che realizzi le nostre 4 " R":
RIVALUTARE/ RIQUALIFICARE/ RIAMMAGLIARE, privilegiando la RICONOSCIBILITA' della Città.
I tre ambiti urbani centrali e storici:
Terra Vecchia, Piano delle Fosse, zona di espansione novecentesca vanno tutelati con le "buone pratiche edilizie", trattati come scrigni preziosi, tutelati, ma fruibili e valorizzati.
In altri due contesti urbani, immediatamente esterni ai primi tre, bisogna completare quanto parzialmente realizzato, eliminando i vuoti incoerenti che oggi caratterizzano la Città.
Occorre, inoltre, riammagliare al resto della Città i quartieri periferici oggi "isolati", con pratiche di rigenerazione urbana e profonda riqualificazione.
Individuare, infine, una area "cuscinetto" tra l'urbano e il rurale, per immaginare uno sviluppo misto, piccolo industriale/ artigianale e moderatamente residenziale.
Asse pedonale centrale.
Raggiera di percorsi pedonali, ciclabili, parcheggi sotterranei, sviluppo del trasporto urbano, all'interno di invarianti ben chiare, già esistenti e delimitanti l'abitato, quali Ferrovia, Caselli Autostradali, Strade Statali di intensa percorrenza.
Vogliamo un Piano mirato, concreto, efficace.
Che guidi lo sviluppo della Città nell'ambito di quanto già esiste.
Un Piano completato armonicamente:
Nel rigoroso rispetto dei ruoli:
La Amministrazione matura i convincimenti.
La struttura tecnica interna e i consulenti esterni ne realizzano gli indirizzi.
Senza che nessuno faccia il mestiere altrui.
Senza che nessun interesse individuale prevalga su quelli di comunità
Vogliamo un Piano non di espansione;
ma che realizzi le nostre 4 " R":
RIVALUTARE/ RIQUALIFICARE/ RIAMMAGLIARE, privilegiando la RICONOSCIBILITA' della Città.
I tre ambiti urbani centrali e storici:
Terra Vecchia, Piano delle Fosse, zona di espansione novecentesca vanno tutelati con le "buone pratiche edilizie", trattati come scrigni preziosi, tutelati, ma fruibili e valorizzati.
In altri due contesti urbani, immediatamente esterni ai primi tre, bisogna completare quanto parzialmente realizzato, eliminando i vuoti incoerenti che oggi caratterizzano la Città.
Occorre, inoltre, riammagliare al resto della Città i quartieri periferici oggi "isolati", con pratiche di rigenerazione urbana e profonda riqualificazione.
Individuare, infine, una area "cuscinetto" tra l'urbano e il rurale, per immaginare uno sviluppo misto, piccolo industriale/ artigianale e moderatamente residenziale.
Asse pedonale centrale.
Raggiera di percorsi pedonali, ciclabili, parcheggi sotterranei, sviluppo del trasporto urbano, all'interno di invarianti ben chiare, già esistenti e delimitanti l'abitato, quali Ferrovia, Caselli Autostradali, Strade Statali di intensa percorrenza.
Vogliamo un Piano mirato, concreto, efficace.
Che guidi lo sviluppo della Città nell'ambito di quanto già esiste.
Un Piano completato armonicamente:
- dalla Rigenerazione Urbana già finanziata, da PALAZZO CARMELO AL MACELLO, passando per via Osteria Ducale, Piazza Addolorata, Viale primo Maggio, fino a Santa Barbara;
- dalla riqualificazione della NUOVA CITTADELLA, dalla Chiesa dei Salesiani al Piano delle Fosse, passando per via 25 aprile e via Po;
- dal riazzonamento della C/2 FORNACI, dalla attenzione per Viale USA / VIA PADULA;
- dalle lottizzazioni private già approvate, in zone nevralgiche dell'abitato (ex Tamma, ex Casillo, ex Franceschinelli, lottizzazione San Marco).
Nel rigoroso rispetto dei ruoli:
La Amministrazione matura i convincimenti.
La struttura tecnica interna e i consulenti esterni ne realizzano gli indirizzi.
Senza che nessuno faccia il mestiere altrui.
Senza che nessun interesse individuale prevalga su quelli di comunità