Territorio
Vendemmia 2022, anche a Cerignola si potrà produrre di più
L'accordo è stato raggiunto grazie all'intesa tra Comune e Regione
Cerignola - venerdì 4 febbraio 2022
13.13
Sergio Cialdella, assessore alle attività produttive e all'agricoltura di Cerignola, ha annunciato il raggiungimento di un importante traguardo per i produttori vinicoli locali. "La Regione Puglia ha aggiornato l'elenco dei comuni non soggetti a limitazioni rigorose per le rese di uva da vino, inserendo anche Cerignola tra i territori che il Ministero dell'Agrcioltura dovrà autorizzare a beneficiare della deroga che permetterà, per la campagna vendemmiale 2022/2023, produzioni fino a 40 tonnellate per ettaro".
Il risultato è stato ottenuto grazie alla collaborazione con la Regione Puglia. Sarà quindi possibile produrre 400 quintali di uva da vino per ettaro anziché i 300 quintali previsti dalla nuova normativa. Un taglio che, se confermato, avrebbe creato danni ingenti per l'economia agricola del territorio. Inizialmente Cerignola era stata esclusa dall'elenco presentato dalla Regione al Ministero dell'Agricoltura.
"Abbiamo sottoposto all'assessore regionale Donato Pentassuglia i dati aggiornati riguardanti i quintali di uva da vino prodotti nelle nostre campagne nell'ultimo quinquennio. Grazie a questa revisione – ha spiegato Cialdella – abbiamo potuto accedere alla richiesta di deroga presentata dalla Regione al Ministero competente. Se il Ministero darà l'approvazione, i produttori non subiranno particolari disguidi. È bene ricordare però che questa è una fase di transizione della durata di un anno, trascorso il quale ci si dovrà adeguare ai nuovi standard improntati alla qualità più che alla quantità".
"Quando ci siamo candidati a governare la Città – ha aggiunto il sindaco Francesco Bonito – abbiamo sottolineato come la filiera istituzionale fosse parte integrante di un sistema di rinascita e di crescita del territorio. Questo caso lo dimostra ampiamente perché grazie all'intesa tra Regione e Comune abbiamo dato risposte esaustive a centinaia di produttori locali in tempi rapidi ed in maniera efficace".
"In queste settimane sono state intense le interlocuzioni avviate dal nostro assessorato con quello all'agricoltura della Regione Puglia e le associazioni di categoria. La soluzione trovata, ora al vaglio del Ministero, ci soddisfa molto e le sinergie messe in campo ci fanno ben sperare per il futuro delle politiche agricole della nostra città e dell'intera regione", ha concluso il sindaco.
Il risultato è stato ottenuto grazie alla collaborazione con la Regione Puglia. Sarà quindi possibile produrre 400 quintali di uva da vino per ettaro anziché i 300 quintali previsti dalla nuova normativa. Un taglio che, se confermato, avrebbe creato danni ingenti per l'economia agricola del territorio. Inizialmente Cerignola era stata esclusa dall'elenco presentato dalla Regione al Ministero dell'Agricoltura.
"Abbiamo sottoposto all'assessore regionale Donato Pentassuglia i dati aggiornati riguardanti i quintali di uva da vino prodotti nelle nostre campagne nell'ultimo quinquennio. Grazie a questa revisione – ha spiegato Cialdella – abbiamo potuto accedere alla richiesta di deroga presentata dalla Regione al Ministero competente. Se il Ministero darà l'approvazione, i produttori non subiranno particolari disguidi. È bene ricordare però che questa è una fase di transizione della durata di un anno, trascorso il quale ci si dovrà adeguare ai nuovi standard improntati alla qualità più che alla quantità".
"Quando ci siamo candidati a governare la Città – ha aggiunto il sindaco Francesco Bonito – abbiamo sottolineato come la filiera istituzionale fosse parte integrante di un sistema di rinascita e di crescita del territorio. Questo caso lo dimostra ampiamente perché grazie all'intesa tra Regione e Comune abbiamo dato risposte esaustive a centinaia di produttori locali in tempi rapidi ed in maniera efficace".
"In queste settimane sono state intense le interlocuzioni avviate dal nostro assessorato con quello all'agricoltura della Regione Puglia e le associazioni di categoria. La soluzione trovata, ora al vaglio del Ministero, ci soddisfa molto e le sinergie messe in campo ci fanno ben sperare per il futuro delle politiche agricole della nostra città e dell'intera regione", ha concluso il sindaco.