"Velocità, economicità…e immunità"
Terzo incontro dei Pentastellati di Cerignola per spiegare le ragioni del no alla riforma costituzionale
Cerignola - venerdì 16 settembre 2016
10.00
L'incontro di ieri sera presso la sede dei Pentastelllati di Cerignola fa seguito a quello del 29 luglio scorso con l'attivista barese Enzo De Robertis e a quello più recente del 7 scorso con Rosa Barone consigliera regionale del Movimento 5 Stelle. A quest'ultimo appuntamento oltre alla consigliera regionale ha preso parte, in qualità di studioso di diritto costituzionale, l'avvocato Alfredo Coccia.
Il 28 settembre sarà probabilmente comunicata la data della consultazione referendaria, e Rosa Barone ha sottolineato l'importanza di questa voto come il voto più importante rispetto agli altri a cui i cittadini sono chiamati a partecipare.
I consigli comunali e regionali passano come anche i governi ma la costituzione resta e bisogna sentirtisi tutti protagonisti di questo cambiamento.
La critica che stata fatta al decreto dall'avvocato foggiano è che la riforma in sé non è organica, e sarà soggetta a interpretazioni in ogni sua parte.
In buona sostanza la nuova costituzione così come non funziona.
La velocità del processo legislativo che è uno dei punti chiave su cui battono i sostenitori del sì sembra non essere atteso.
Il nuovo articolo 70 che regola la funzione legislativa delle camere è a dir poco di difficile comprensione, il processo legislativo rischia un rallentamento, soprattutto quello straordinario (legge di stabilità e trattati internazionali) con la possibilità di una serie di ricorsi di attribuzione da parte del Senato stesso.
Senato che ricoprirà un ruolo puramente consultivo, può emendare le leggi ma questi emendamenti potrebbero non essere accolti dalla camera che comunque può promulgare in ogni caso la legge.
L'abolizione del Senato è stato un altro punto toccato durante la discussione.
Il Senato non viene abolito, i senatori passano da 315 a 100 non avranno più una mensilità fissa ma rimborsi spese di diaria e trasferta, la nuova camera sarà composta da consiglieri e sindaci che allo stato attuale non si sa bene come saranno scelti, e tenuto conto degli impegni che questi amministratori già svolgono nelle loro regioni nei loro comuni si preannuncia per loro un lavoro a mezzo servizio.
Anche il risparmio economico che ne deriverebbe ammonta, stando alle ultime stime, a circa 47 milioni all'anno, una goccia nel bilancio dello stato.
I nuovi senatori saranno però investiti dall'immunità e ciò fa sospettare che sia questo la vera intenzione della riforma, cioè consentire ad amministratori locali con problemi giudiziari di poterli eludere.
Alfredo Coccia ha concluso l'incontro con una riflessione; sarebbe stato meglio spacchettare questa riforma e proporre ai cittadini le modifiche articolo per articolo.
Cambiarne 47 tutti in una volta e lasciare ai cittadini la scelta sì o no è rischioso, il voto può derivare in questo modo in una protesta politica contro questo governo e non sulla bontà o meno del merito.