Attualità
Urologia Hi Tech all’Ospedale Tatarella di Cerignola
Ipertrofia Prostatica Benigna, al “Tatarella” di Cerignola i pazienti potranno essere trattate senza ricorrere alla chirurgia, ma con la sola energia termica e vapore acqueo
Cerignola - lunedì 31 maggio 2021
11.47
Dal 24 maggio 2021, presso l'Ospedale "G. Tatarella" di Cerignola, le persone affette da Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB), con i sintomi urinari ad essa associati, potranno essere trattate senza ricorrere alla chirurgia, ma con la sola energia termica e vapore acqueo.
A comunicarlo è la ASL Foggia mediante comunicato stampa sul proprio sito internet.
La Struttura Complessa di "Urologia", eccellenza del territorio pugliese, ha infatti introdotto di recente, i nuovissimi trattamenti Rezum che impiegano una procedura che molti urologi hanno già definito "rivoluzionaria".
Si tratta di trattamenti urologici innovativi, capaci di affrontare efficacemente la patologia senza complicanze e senza effetti collaterali.
Una patologia diffusa e progressiva
L'Ipertrofia Prostatica Benigna colpisce l'80% degli italiani over 50. Si manifesta con l'aumento volumetrico della prostata che, ingrossandosi, comprime l'uretra, ostacolando la fuoruscita dell'urina. La patologia è progressiva, peggiora con il tempo e, se non adeguatamente trattata, può provocare danni permanenti alla vescica.
I primi trattamenti sono, di norma, farmacologici, ma il ricorso alla chirurgia è tuttora la soluzione maggiormente adottata quando i farmaci non risultano efficaci.
Il nuovo sistema, invece, risulta essere minimamente invasivo.
"La nuova tecnologia – spiega il Direttore di Urologia del "Tatarella", Gennaro Annunziata - è il filo conduttore dei nuovi trattamenti non invasivi che non solo rispondono a esigenze cliniche ma hanno anche un impatto di grande rilevanza nella "sfera psicologica" dei pazienti poiché puntano a preservare le corrette funzioni sessuali e urinarie, senza alcun fenomeno di incontinenza".
Modalità di accesso al trattamento
"ll trattamento, minimamente invasivo, viene erogato dal Sistema Sanitario Nazionale e prevede solo un brevissimo ricovero ospedaliero".
Si accede al servizio previa valutazione urologica.
A comunicarlo è la ASL Foggia mediante comunicato stampa sul proprio sito internet.
La Struttura Complessa di "Urologia", eccellenza del territorio pugliese, ha infatti introdotto di recente, i nuovissimi trattamenti Rezum che impiegano una procedura che molti urologi hanno già definito "rivoluzionaria".
Si tratta di trattamenti urologici innovativi, capaci di affrontare efficacemente la patologia senza complicanze e senza effetti collaterali.
Una patologia diffusa e progressiva
L'Ipertrofia Prostatica Benigna colpisce l'80% degli italiani over 50. Si manifesta con l'aumento volumetrico della prostata che, ingrossandosi, comprime l'uretra, ostacolando la fuoruscita dell'urina. La patologia è progressiva, peggiora con il tempo e, se non adeguatamente trattata, può provocare danni permanenti alla vescica.
I primi trattamenti sono, di norma, farmacologici, ma il ricorso alla chirurgia è tuttora la soluzione maggiormente adottata quando i farmaci non risultano efficaci.
Il nuovo sistema, invece, risulta essere minimamente invasivo.
"La nuova tecnologia – spiega il Direttore di Urologia del "Tatarella", Gennaro Annunziata - è il filo conduttore dei nuovi trattamenti non invasivi che non solo rispondono a esigenze cliniche ma hanno anche un impatto di grande rilevanza nella "sfera psicologica" dei pazienti poiché puntano a preservare le corrette funzioni sessuali e urinarie, senza alcun fenomeno di incontinenza".
Modalità di accesso al trattamento
"ll trattamento, minimamente invasivo, viene erogato dal Sistema Sanitario Nazionale e prevede solo un brevissimo ricovero ospedaliero".
Si accede al servizio previa valutazione urologica.