Vita di città
Una Pinta di Libri a Safarà
L'incontro con l'autore dal sapore rock
Cerignola - mercoledì 1 luglio 2015
18.50
Il Safarà (Piazza Mercadante, 6), in collaborazione con l'Associazione culturale Made in Blu e l'Associazione Oltrebabele, organizza l'evento 'Una Pinta di Libri a Safarà', quattro incontri serali con l'autore che si svolgeranno martedì 7, 14, 21 e 28 luglio, alle ore 21:00. Storie avvincenti e coinvolgenti, dal sapore rock, scandiranno le serate di questi martedì estivi. L'autore racconterà il suo libro conversando con Mariblu Scaringella, mentre si potrà degustare una bionda o una rossa artigianali.
7 Luglio: 'Ti strappo e ti getto in pasto ai cani' di Alessio Viola, ed. Caratteri Mobili
Un uomo con un brutto male e cinque donne sue ex compagne. Due narrazioni che si intrecciano nella cronaca di un cancro reale, maledettamente vicino, e nel racconto-esorcismo di un funerale immaginario e lontano. Una storia del vivere e del morire, fatta di ricordi, gioventù, amori, viaggi, gelosie; e sullo sfondo i colori della Puglia, del suo mare, della campagna, dei tramonti. Quello che Alessio Viola sembra dirci è che il cancro si combatte così, oltre che con le medicine e i medici: parlandone, familiarizzandoci, trattandolo come un ospite sgradito di cui è meglio liberarsi il prima possibile, e tenendo a distanza la depressione e tanta inutile retorica. Il cancro è una malattia, non una condanna a morte. Una fottuta, schifosa, dolorosa malattia che si può combattere.
14 Luglio: 'Apologia del porco' di Marco Di Pinto, ed. I sognatori
Romanzo che narra le disavventure (stemperate dallo sguardo disincantato e caustico della voce narrante) patite da un giovane lavoratore, Gianni Lovino, all'interno di un'azienda meridionale guidata dalla grottesca figura de "il Porco": tipico imprenditore che assume personale per fare un "favore" alla gente e creare ricchezza (a suo esclusivo vantaggio), uno zotico arricchito, artificialmente arrogante fino ai confini della pantomima, parecchio cafone, idolatrato da una massa ottusa e ipocrita, convinta che egli sia un benefattore. Non la pensa così il protagonista, che tra un diritto calpestato e un'amara riflessione sulle dinamiche che impediscono al Sud di cambiare lo status quo, troverà il modo per prendersi una beffarda rivincita.
21 Luglio: 'La festa è finita' di Eugenio Vendemiale, ed. Caratteri Mobili
La deriva di una generazione, quella di chi aveva vent'anni all'inizio del duemila, è narrata con cinica e divertita superiorità da un suo esponente. Attraversando molti vizi e poche virtù, fra droga e disimpegno, spaccio, feste e vita notturna, terrore dell'emarginazione quanto del lavoro, emerge un campionario umano incapace di accettare la normalità e allo stesso tempo troppo omologato per essere eccezionale.
28 Luglio: 'L'umano sistema fognario' di Cosimo Argentina ed. Manni
Emiliano Maresca lavora come un mulo in un capannone industriale, ama segretamente una ragazza di nome Anansa e conserva il cadavere della madre nel frigorifero di casa. Ascolta musica heavy metal, ha appeso sopra al letto un poster di Hitler, ha i brufoli, gli occhiali a culo di bottiglia, i capelli grassi e un paio di amici. Quando scopre di avere un padre e due sorelle, che mai ha conosciuto e che non sanno della sua esistenza, la dinamite che ha dentro deflagra con imprevedibile ferocia. In un percorso di grottesca crescita autodistruttiva, in un eroicomico apprendistato alla vita, Emiliano rotola giù, con cieca ostinazione, nella degradata quotidianità di una Taranto disfatta. Cosimo Argentina, con un alto tasso di ironia, rovescia in immagini esilaranti un romanzo crudele, e ci racconta l'umano sistema così simile a una fogna smaltata.
7 Luglio: 'Ti strappo e ti getto in pasto ai cani' di Alessio Viola, ed. Caratteri Mobili
Un uomo con un brutto male e cinque donne sue ex compagne. Due narrazioni che si intrecciano nella cronaca di un cancro reale, maledettamente vicino, e nel racconto-esorcismo di un funerale immaginario e lontano. Una storia del vivere e del morire, fatta di ricordi, gioventù, amori, viaggi, gelosie; e sullo sfondo i colori della Puglia, del suo mare, della campagna, dei tramonti. Quello che Alessio Viola sembra dirci è che il cancro si combatte così, oltre che con le medicine e i medici: parlandone, familiarizzandoci, trattandolo come un ospite sgradito di cui è meglio liberarsi il prima possibile, e tenendo a distanza la depressione e tanta inutile retorica. Il cancro è una malattia, non una condanna a morte. Una fottuta, schifosa, dolorosa malattia che si può combattere.
14 Luglio: 'Apologia del porco' di Marco Di Pinto, ed. I sognatori
Romanzo che narra le disavventure (stemperate dallo sguardo disincantato e caustico della voce narrante) patite da un giovane lavoratore, Gianni Lovino, all'interno di un'azienda meridionale guidata dalla grottesca figura de "il Porco": tipico imprenditore che assume personale per fare un "favore" alla gente e creare ricchezza (a suo esclusivo vantaggio), uno zotico arricchito, artificialmente arrogante fino ai confini della pantomima, parecchio cafone, idolatrato da una massa ottusa e ipocrita, convinta che egli sia un benefattore. Non la pensa così il protagonista, che tra un diritto calpestato e un'amara riflessione sulle dinamiche che impediscono al Sud di cambiare lo status quo, troverà il modo per prendersi una beffarda rivincita.
21 Luglio: 'La festa è finita' di Eugenio Vendemiale, ed. Caratteri Mobili
La deriva di una generazione, quella di chi aveva vent'anni all'inizio del duemila, è narrata con cinica e divertita superiorità da un suo esponente. Attraversando molti vizi e poche virtù, fra droga e disimpegno, spaccio, feste e vita notturna, terrore dell'emarginazione quanto del lavoro, emerge un campionario umano incapace di accettare la normalità e allo stesso tempo troppo omologato per essere eccezionale.
28 Luglio: 'L'umano sistema fognario' di Cosimo Argentina ed. Manni
Emiliano Maresca lavora come un mulo in un capannone industriale, ama segretamente una ragazza di nome Anansa e conserva il cadavere della madre nel frigorifero di casa. Ascolta musica heavy metal, ha appeso sopra al letto un poster di Hitler, ha i brufoli, gli occhiali a culo di bottiglia, i capelli grassi e un paio di amici. Quando scopre di avere un padre e due sorelle, che mai ha conosciuto e che non sanno della sua esistenza, la dinamite che ha dentro deflagra con imprevedibile ferocia. In un percorso di grottesca crescita autodistruttiva, in un eroicomico apprendistato alla vita, Emiliano rotola giù, con cieca ostinazione, nella degradata quotidianità di una Taranto disfatta. Cosimo Argentina, con un alto tasso di ironia, rovescia in immagini esilaranti un romanzo crudele, e ci racconta l'umano sistema così simile a una fogna smaltata.