Territorio
Un milione di euro per bonificare il canale Lagrimaro
Bonito, Cialdella e Liscio incontrano le autorità regionali e provinciali
Cerignola - mercoledì 16 febbraio 2022
19.57
"È iniziato un percorso di concertazione per risolvere l'annosa questione legata al Canale Lagrimaro. Insieme alla Provincia, all'Arpa e al Consorzio di Bonifica, il Comune di Cerignola sta cercando di risolvere l'ennesima eredità che sta gravando, non poco, sulle aziende della zona industriale e sull'intera città". Con queste parole l'assessore alle attività produttive del Comune di Cerignola, Sergio Cialdella, informa dell'incontro avvenuto nella giornata di ieri a Palazzo Dogana insieme all'assessore all'ambiente Mario Liscio e al sindaco di Cerignola Francesco Bonito con i tecnici dell'Ente provincia, dell'Arpa e del Consorzio di Bonifica.
Il Canale Lagrimaro, pensato negli anni 70 per raccogliere le acque piovane, è diventato un ricettacolo di inquinanti tanto da essere stato posto sotto sequestro nel giugno del 2019. "La nostra priorità – ha spiegato Cialdella – è quella di rendere fruibile quel canale e al contempo di fare in modo che le aziende provvedano ad adeguare i propri impianti di depurazione in tempi stretti. L'obiettivo, da raggiungere in sinergia con Arpa e Provincia, è di permettere al corso d'acqua di avere una nuova vita. Da questo punto di vista, per dare un'accelerata all'intero processo, abbiamo candidato il Comune ad un finanziamento regionale per un importo complessivo di 1 milione di euro".
"Come è noto anche grazie alle cronache nazionali, il canale Lagrimaro – ha commentato Mario Liscio – rappresenta una bomba ecologica non indifferente. Da una parte c'è la giustizia, e la relativa inchiesta consumatasi a partire dall'estate del 2019, dall'altra c'è la vision politica che questa amministrazione vuole portare avanti salvaguardando il diritto alla salute e quello delle aziende del posto. I progetti introdotti dall'amministrazione, però, da soli non bastano e proprio per questo serve un'assunzione collettiva di responsabilità".
"Abbiamo pensato quindi di candidarci a finanziamento per regolarizzare tecnicamente la fogna bianca realizzando delle 'vasche' di disoleazione, disabbiatura e grigliatura, ossia impianti di prima pioggia lungo il tratto della fogna bianca che attraversa la zona industriale e, comunque, prima dell'immissione delle acque nel recapito idrico finale, ovvero il Canale Lagrimaro", ha spiegato Liscio.
"Il tavolo aperto in Provincia rappresenta un primo decisivo passo in avanti per risolvere la questione Lagrimaro, che tanto ha preoccupato i nostri concittadini. Per la prima volta – ha dichiarato Bonito – il Comune di Cerignola, il Consorzio di Bonifica, la Provincia di Foggia e l'ARPA hanno affrontato una controversia che deve essere cancellata nel più breve tempo possibile. È ovvio, però, che ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Miriamo ad intervenire in maniera strutturale sul canale, con la creazione di vasche ad hoc e con una bonifica, ma il risultato finale dipenderà in maniera fondamentale dal contributo che tutte le istituzioni sedute al tavolo vorranno e dovranno offrire alla città di Cerignola. In arrivo ci sono anche quattro milioni di euro per il secondo stralcio dei lavori di adeguamento del Lagrimaro".
Il Canale Lagrimaro, pensato negli anni 70 per raccogliere le acque piovane, è diventato un ricettacolo di inquinanti tanto da essere stato posto sotto sequestro nel giugno del 2019. "La nostra priorità – ha spiegato Cialdella – è quella di rendere fruibile quel canale e al contempo di fare in modo che le aziende provvedano ad adeguare i propri impianti di depurazione in tempi stretti. L'obiettivo, da raggiungere in sinergia con Arpa e Provincia, è di permettere al corso d'acqua di avere una nuova vita. Da questo punto di vista, per dare un'accelerata all'intero processo, abbiamo candidato il Comune ad un finanziamento regionale per un importo complessivo di 1 milione di euro".
"Come è noto anche grazie alle cronache nazionali, il canale Lagrimaro – ha commentato Mario Liscio – rappresenta una bomba ecologica non indifferente. Da una parte c'è la giustizia, e la relativa inchiesta consumatasi a partire dall'estate del 2019, dall'altra c'è la vision politica che questa amministrazione vuole portare avanti salvaguardando il diritto alla salute e quello delle aziende del posto. I progetti introdotti dall'amministrazione, però, da soli non bastano e proprio per questo serve un'assunzione collettiva di responsabilità".
"Abbiamo pensato quindi di candidarci a finanziamento per regolarizzare tecnicamente la fogna bianca realizzando delle 'vasche' di disoleazione, disabbiatura e grigliatura, ossia impianti di prima pioggia lungo il tratto della fogna bianca che attraversa la zona industriale e, comunque, prima dell'immissione delle acque nel recapito idrico finale, ovvero il Canale Lagrimaro", ha spiegato Liscio.
"Il tavolo aperto in Provincia rappresenta un primo decisivo passo in avanti per risolvere la questione Lagrimaro, che tanto ha preoccupato i nostri concittadini. Per la prima volta – ha dichiarato Bonito – il Comune di Cerignola, il Consorzio di Bonifica, la Provincia di Foggia e l'ARPA hanno affrontato una controversia che deve essere cancellata nel più breve tempo possibile. È ovvio, però, che ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Miriamo ad intervenire in maniera strutturale sul canale, con la creazione di vasche ad hoc e con una bonifica, ma il risultato finale dipenderà in maniera fondamentale dal contributo che tutte le istituzioni sedute al tavolo vorranno e dovranno offrire alla città di Cerignola. In arrivo ci sono anche quattro milioni di euro per il secondo stralcio dei lavori di adeguamento del Lagrimaro".