Vita di città
Ufficio dei Diritti degli Animali a Cerignola: la proposta di “Amici di Balto”
L’associazione chiede anche una postazione ad hoc per gestire le richieste di intervento
Cerignola - martedì 8 novembre 2022
13.38
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale, sancita dall'UNESCO a Parigi il 15 Ottobre 1978, all'art. 1 recita: "Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita, e hanno gli stessi diritti all'esistenza". All'art. 3 si legge invece: "Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli".
Ciascuno di noi dovrebbe conoscere questo importante documento e farne propri i principi stabiliti. Nel territorio di Cerignola, purtroppo, si verificano quotidianamente episodi di abbandoni e maltrattamenti. I volontari non riescono a sopperire alle criticità, così come non sempre sono in grado di intervenire tempestivamente nei casi di cani e gatti investiti e lasciati feriti o moribondi sulle strade.
Partendo dal presupposto che la situazione a Cerignola è abbastanza critica e richiede interventi mirati e specifici a favore degli animali bisognosi, l'associazione "Amici di Balto", attiva da anni nel settore e ramificata con un rete di volontari sparsi sul territorio, ha inoltrato all'Amministrazione Comunale una proposta alquanto interessante.
I tempi sono maturi, perché- a fronte di un'incidenza di episodi di abbandoni e maltrattamenti- in una fascia di cittadini sta crescendo una maggiore sensibilità verso gli animali ed una consapevolezza circa la necessità di rispettare i loro diritti.
"Abbiamo proposto all'Amministrazione comunale l'istituzione di un Ufficio dei diritti degli animali"- dichiara Laura Valentino, vice-presidente dell'associazione animalista "Amici di Balto".
"L'ufficio dovrebbe fungere da osservatorio sulla delicata materia del trattamento degli animali in agro di Cerignola. L'ufficio dei diritti degli animali potrebbe essere gestito dai membri dell'associazione, ma anche da alcuni solerti volontari, come Antonio Sciscio, Sabrina Roscino, Roberta Ferrieri, Chicco Specchio", prosegue Valentino.
L'associazione "Amici di Balto", supportata da questi e altri volontari attivi sul territorio da anni, ha anche proposto all'Amministrazione comunale l'individuazione di una "postazione ad hoc" che possa servire ad osservare, studiare e selezionare le numerose richieste di intervento che giungono quotidianamente presso gli Uffici della Polizia Locale.
"Molti cittadini sanno che in caso di emergenza devono chiamare i Vigili, altri non ne sono al corrente, ma noi pensiamo che sia giusto istituire una postazione specifica, anche per evitare il congestionamento degli uffici degli agenti di Polizia locale, che potrebbero essere occupati ad effettuare il controllo del territorio.
Con l'individuazione di tale postazione saranno prese altre valide iniziative a favore degli animali (raccolta e distribuzione di cibo da parte dei volontari, attività di sensibilizzazione per la presenza di cani di quartiere, campagne contro il randagismo, promozione delle colonie feline).
Per tutte le iniziative vogliamo coinvolgere anche i residenti perché possano collaborare sentendosi parte attiva e responsabili del fatto che-come recita l'art. 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale- "Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell'ambiente dell'uomo ha diritto di vivere e crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie", conclude la vice-presidente dell'associazione.
Ciascuno di noi dovrebbe conoscere questo importante documento e farne propri i principi stabiliti. Nel territorio di Cerignola, purtroppo, si verificano quotidianamente episodi di abbandoni e maltrattamenti. I volontari non riescono a sopperire alle criticità, così come non sempre sono in grado di intervenire tempestivamente nei casi di cani e gatti investiti e lasciati feriti o moribondi sulle strade.
Partendo dal presupposto che la situazione a Cerignola è abbastanza critica e richiede interventi mirati e specifici a favore degli animali bisognosi, l'associazione "Amici di Balto", attiva da anni nel settore e ramificata con un rete di volontari sparsi sul territorio, ha inoltrato all'Amministrazione Comunale una proposta alquanto interessante.
I tempi sono maturi, perché- a fronte di un'incidenza di episodi di abbandoni e maltrattamenti- in una fascia di cittadini sta crescendo una maggiore sensibilità verso gli animali ed una consapevolezza circa la necessità di rispettare i loro diritti.
"Abbiamo proposto all'Amministrazione comunale l'istituzione di un Ufficio dei diritti degli animali"- dichiara Laura Valentino, vice-presidente dell'associazione animalista "Amici di Balto".
"L'ufficio dovrebbe fungere da osservatorio sulla delicata materia del trattamento degli animali in agro di Cerignola. L'ufficio dei diritti degli animali potrebbe essere gestito dai membri dell'associazione, ma anche da alcuni solerti volontari, come Antonio Sciscio, Sabrina Roscino, Roberta Ferrieri, Chicco Specchio", prosegue Valentino.
L'associazione "Amici di Balto", supportata da questi e altri volontari attivi sul territorio da anni, ha anche proposto all'Amministrazione comunale l'individuazione di una "postazione ad hoc" che possa servire ad osservare, studiare e selezionare le numerose richieste di intervento che giungono quotidianamente presso gli Uffici della Polizia Locale.
"Molti cittadini sanno che in caso di emergenza devono chiamare i Vigili, altri non ne sono al corrente, ma noi pensiamo che sia giusto istituire una postazione specifica, anche per evitare il congestionamento degli uffici degli agenti di Polizia locale, che potrebbero essere occupati ad effettuare il controllo del territorio.
Con l'individuazione di tale postazione saranno prese altre valide iniziative a favore degli animali (raccolta e distribuzione di cibo da parte dei volontari, attività di sensibilizzazione per la presenza di cani di quartiere, campagne contro il randagismo, promozione delle colonie feline).
Per tutte le iniziative vogliamo coinvolgere anche i residenti perché possano collaborare sentendosi parte attiva e responsabili del fatto che-come recita l'art. 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale- "Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell'ambiente dell'uomo ha diritto di vivere e crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie", conclude la vice-presidente dell'associazione.