Attualità
U scazzamuridd: tra le leggende più raccontate ancora oggi a Cerignola
Il folletto dispettoso indossa un cappellino rosso e disturba il sonno dei malcapitati
Cerignola - lunedì 25 novembre 2024
14.32
Un tempo si condividevano i racconti, le leggende e le superstizioni stando seduti attorno al focolare, nelle fredde serate invernali. La nostra città è ricca di storie che si tramandano di generazione in generazione, e che sono arrivate sino ai giorni nostri.
Giovanni Montingelli, appassionato cultore di storia locale, ha raccontato quella dello "Scazzamuridd", una creatura leggendaria che in tanti a Cerignola giurano di aver visto, nella propria stanza da letto, durante la notte.
Ecco come lo descrive Montingelli sulla sua pagina social:
"Secondo la nostra tradizione, "U Scazzamuridd" è un folletto molto dispettoso che indossa un cappellino rosso, entra di notte nelle case dalla serratura e si mette sulla pancia delle persone malcapitate mentre dormono a pancia "all'aria".
Il malcapitato si accorge della sua giocosa presenza avvertendo un gran peso sul petto o sulle spalle o sulla pancia stessa, ed è completamente paralizzato, insomma non riesce a muoversi…
Qualche volta il folletto ha voglia di scherzare, e ridendo comincia a correre e saltellare per la stanza spostando oggetti, facendoli cadere, e nascondendosi poi sotto il letto.
Per farselo amico gli si possono donare un paio di scarpe, o lasciare dei sassolini nelle pantofole da notte.
U scazzamuridd ripaga sempre la gentilezza regalando alcune monete d'oro.
Si racconta che se qualcuno riesce a togliergli il bel cappellino rosso dalla sua testolina, questi- pur di riaverlo- è disposto a far comparire una pentola piena di monete d'oro e scomparire per sempre.
Queste e tante altre storie erano raccontante a grandi e piccini nelle lunghe serate dinanzi al focolaio".
La tradizione dello Scazzamuridd è abbastanza antica, visto che di questo dispettoso folletto dal cappello rosso se ne parlava già in epoca romana (Petronio nel suo "Satyricon" nel I secolo, Plinio il Vecchio) e in seguito anche nei racconti di Sant'Agostino.
Giovanni Montingelli, appassionato cultore di storia locale, ha raccontato quella dello "Scazzamuridd", una creatura leggendaria che in tanti a Cerignola giurano di aver visto, nella propria stanza da letto, durante la notte.
Ecco come lo descrive Montingelli sulla sua pagina social:
"Secondo la nostra tradizione, "U Scazzamuridd" è un folletto molto dispettoso che indossa un cappellino rosso, entra di notte nelle case dalla serratura e si mette sulla pancia delle persone malcapitate mentre dormono a pancia "all'aria".
Il malcapitato si accorge della sua giocosa presenza avvertendo un gran peso sul petto o sulle spalle o sulla pancia stessa, ed è completamente paralizzato, insomma non riesce a muoversi…
Qualche volta il folletto ha voglia di scherzare, e ridendo comincia a correre e saltellare per la stanza spostando oggetti, facendoli cadere, e nascondendosi poi sotto il letto.
Per farselo amico gli si possono donare un paio di scarpe, o lasciare dei sassolini nelle pantofole da notte.
U scazzamuridd ripaga sempre la gentilezza regalando alcune monete d'oro.
Si racconta che se qualcuno riesce a togliergli il bel cappellino rosso dalla sua testolina, questi- pur di riaverlo- è disposto a far comparire una pentola piena di monete d'oro e scomparire per sempre.
Queste e tante altre storie erano raccontante a grandi e piccini nelle lunghe serate dinanzi al focolaio".
La tradizione dello Scazzamuridd è abbastanza antica, visto che di questo dispettoso folletto dal cappello rosso se ne parlava già in epoca romana (Petronio nel suo "Satyricon" nel I secolo, Plinio il Vecchio) e in seguito anche nei racconti di Sant'Agostino.