Cronaca
Tre auto rubate dallo stabilimento di Melfi. Un arresto
Rinvenute a Cerignola tre auto rubate dallo stabilimento di Melfi. I Carabinieri della Compagnia Ofantina arrestano un pregiudicato del posto.
Cerignola - martedì 9 gennaio 2018
17.32 Comunicato Stampa
Ancora tre auto rubate rinvenute nel garage di un pregiudicato di Cerignola. La particolarità sta nel fatto che, questa volta, le tre auto non sono state rubate sulla pubblica via, o in un garage, o in una concessionaria, ma direttamente nello stabilimento di San Nicola di Melfi, all'interno del quale si producono, tra le altre, proprio le JEEP Renegade e le FIAT 500, e cioè le auto rinvenute dai Carabinieri nella serata di ieri.
Già nel luglio scorso una pattuglia di militari della Compagnia ofantina, in piena notte, si era vista tagliare la strada da una colonna formata da sei JEEP Renegade, tutte senza targa, che insieme procedevano a forte velocità. Ne era dunque nato un inseguimento, al termine del quale i malfattori, vistisi ormai braccati, avevano deciso di imboccare una stradina interpoderale per abbandonare il bottino e darsi alla fuga a piedi. I militari, recuperate tutte e sei le auto, da subito avevano potuto accertare che erano state rubate proprio dallo stabilimento FIAT di San Nicola di Melfi e che, insieme a quelle, i ladri si erano già impossessati di altre otto autovetture, tra JEEP Renegade e FIAT 500, che mancavano quindi "all'appello".
Nella serata di ieri, dunque, nel corso di un servizio genericamente finalizzato alla ricerca di refurtiva, tre di quelle otto auto rimaste ancora in circolazione sono state rinvenute in un garage, nei pressi del cimitero, ed il proprietario dell'immobile, GALLO PIETRO, cl. '57, pregiudicato cerignolano, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e, su disposizione del P.M. di turno, ristretto agli arresti domiciliari. Oltre alle tre auto, i militari hanno ritrovato anche uno scooter Piaggi Beverly, risultato essere anch'esso di provenienza furtiva, risalente al novembre del 2016 quando, a Margherita di Savoia, il proprietario si era visto sottrarre il mezzo che aveva lasciato parcheggiato nel centro cittadino.
Gli investigatori dell'Arma, non avendo certamente potuto il Gallo agire da solo, cercheranno ora di fare luce anche sulla responsabilità di altri nel furto che, se le autovetture non fossero state recuperate, avrebbe fruttato ai malfattori svariate centinaia di migliaia di euro, tentando di addivenire all'identificazione dei ladri e dei successivi ricettatori. L'episodio, comunque, non fa altro che confermare ancor una volta il primato di Cerignola per ciò che concerne la ricettazione ed il riciclaggio di veicoli di provenienza furtiva.
Già nel luglio scorso una pattuglia di militari della Compagnia ofantina, in piena notte, si era vista tagliare la strada da una colonna formata da sei JEEP Renegade, tutte senza targa, che insieme procedevano a forte velocità. Ne era dunque nato un inseguimento, al termine del quale i malfattori, vistisi ormai braccati, avevano deciso di imboccare una stradina interpoderale per abbandonare il bottino e darsi alla fuga a piedi. I militari, recuperate tutte e sei le auto, da subito avevano potuto accertare che erano state rubate proprio dallo stabilimento FIAT di San Nicola di Melfi e che, insieme a quelle, i ladri si erano già impossessati di altre otto autovetture, tra JEEP Renegade e FIAT 500, che mancavano quindi "all'appello".
Nella serata di ieri, dunque, nel corso di un servizio genericamente finalizzato alla ricerca di refurtiva, tre di quelle otto auto rimaste ancora in circolazione sono state rinvenute in un garage, nei pressi del cimitero, ed il proprietario dell'immobile, GALLO PIETRO, cl. '57, pregiudicato cerignolano, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e, su disposizione del P.M. di turno, ristretto agli arresti domiciliari. Oltre alle tre auto, i militari hanno ritrovato anche uno scooter Piaggi Beverly, risultato essere anch'esso di provenienza furtiva, risalente al novembre del 2016 quando, a Margherita di Savoia, il proprietario si era visto sottrarre il mezzo che aveva lasciato parcheggiato nel centro cittadino.
Gli investigatori dell'Arma, non avendo certamente potuto il Gallo agire da solo, cercheranno ora di fare luce anche sulla responsabilità di altri nel furto che, se le autovetture non fossero state recuperate, avrebbe fruttato ai malfattori svariate centinaia di migliaia di euro, tentando di addivenire all'identificazione dei ladri e dei successivi ricettatori. L'episodio, comunque, non fa altro che confermare ancor una volta il primato di Cerignola per ciò che concerne la ricettazione ed il riciclaggio di veicoli di provenienza furtiva.