
Religioni
Terminata la quarta edizione della mostra “Le note e le immagini della Devozione” alla Chiesa del Purgatorio di Cerignola
A tu per tu con alcuni protagonisti dell’iniziativa promossa e coordinata dal Priore Pio Saporito
Cerignola - lunedì 14 aprile 2025
15.05
La Settimana Santa a Cerignola è caratterizzata dalla presenza di Riti che si tramandano di generazione in generazione. E' sicuramente un patrimonio religioso e popolare della nostra città che va non solo preservato e tutelato, ma anche documentato nel modo più intenso e artistico possibile.
Esiste a Cerignola, un "movimento" attivo di giovani fotografi e artisti che ha voglia di raccontare la bellezza della nostra città, e che- con la guida del Priore dell'Arciconfraternita Morte e Orazione, Pio Saporito- si è messo in evidenza durante l'edizione 2025 della mostra fotografica terminata ieri presso la Chiesa del Purgatorio.
Dal 5 al 13 Aprile scorso è stata allestita e aperta al pubblico la mostra fotografica intitolata "Le note e le immagini della devozione". L'iniziativa da quattro anni a questa parte, si rinnova con interesse, massiccia partecipazione di visitatori e devozione.
"Il promotore di questa mostra è stato il fotografo Rocco Schiavone (che purtroppo non è più con noi): con lui abbiamo intrapreso questo percorso di raccolta di scatti fotografici realizzati durante la Settimana Santa. La prima edizione fotografica è stata realizzata prima del restauro della Chiesa", ha dichiarato Pio Saporito, che ci ha accolto presso la Chiesa del Purgatorio per presentarci alcuni dei protagonisti dell'iniziativa.
Dopo la morte di Schiavone, al fine di portare avanti la tradizione fotografica della Settimana Santa, il Priore ha cercato di tenere insieme il gruppo fotografico formato da alcuni fotografi professionisti e amatoriali come Vincenzo Fratepietro, Luigi Russo, Antonio Monopoli (quest'ultimo autore di alcuni scatti sulla Settimana Santa premiati addirittura in Cina).
"Lo posso affermare con certezza: questa è l'unica Confraternita che espone le foto dei Riti della Settimana Santa. Abbiamo mantenuto lo stesso programma degli anni scorsi, con l'aggiunta di qualche conferenza. Purtroppo, poiché c'era concomitanza con la Missione cittadina, abbiamo concordato con il Vescovo di concentrarci solo sulla mostra fotografica e sul concerto che si è tenuto sabato scorso", ha aggiunto Saporito.
Entrando nella Chiesa del Purgatorio l'atmosfera è assai particolare e suggestiva. "Quest'anno, oltre agli scatti fotografici, abbiamo voluto ampliare la mostra con l'esposizione di manufatti artistici del maestro decoratore Gaetano Russo e di Massimo D'Ercole. Molti visitatori sono rimasti contenti e hanno apprezzato le loro opere, che abbiamo inserito con l'obiettivo di promuovere e incentivare la passione per l'arte sacra", le parole soddisfatte del Priore.
Tra i fotografi che hanno partecipato alla mostra fotografica, abbiamo voluto soffermarci su tre giovani new entry: Gaetano Massaro, Michele Pensa e Gaetano Bonito. Accomunati dalla passione per la fotografia, tutti e tre stanno approfondendo lo studio di questa affascinante disciplina.
Gaetano Massaro ha 23 anni, è un fotografo amatoriale. All'età di 17-18 anni ha cominciato a scattare foto con il telefono, partecipando con mia nonna ai Riti della Settimana Santa.
"Pubblicavo gli scatti sui social, e vedevo che tante persone le apprezzavano". "Poi ho deciso di comprare una macchina fotografica per lavorare meglio sugli scatti. Ho acquistato successivamente una macchina ancora più avanzata, e ho frequentato un corso per approfondire la conoscenza delle tecniche fotografiche. Il mio obiettivo anche quest'anno è di raccontare attraverso le immagini la Settimana Santa: c'è tanto lavoro dietro una fotografia.
Ogni foto è un racconto, ogni momento può essere raccontato per trasmettere l'emozione. Tra i momenti più suggestivi dei Riti, per quanto mi riguarda, c'è la camminata incerta del Cireneo che porta la Croce. Ci sono persone cerignolane che vivono fuori, a Milano o nel Nord-Italia, e che ogni anno puntualmente mi chiedono di condividere foto dei Riti perché non potendo essere presenti fisicamente vogliono riviverle attraverso i miei scatti", ha dichiarato Gaetano.
La parola passa a Michele Pensa, anche lui giovane fotografo amatoriale di Cerignola. "Ho cominciato con Rocco Schiavone, lui mi dava consigli su come fotografare. Io sono molto timido, grazie a lui mi sono aperto e ho affinato la mia tecnica. Ho frequentato anche un corso di fotografia a Foggia. Per me la fotografia serve a trasmettere emozioni, e a condividere momenti con persone diverse".
Il ventunenne Gaetano Bonito è appassionato di fotografia sin da piccolo. "Ho vissuto guardando le foto scattate qua e là da mio zio, che è fotografo di professione, e ho deciso di approfondirla studiandola all'Università di Roma. Mi dedico alla fotografia sia nel tempo libero che come oggetto di studio, la considero un hobby che potrebbe un giorno diventare una vera e propria professione. Tra gli scatti più suggestivi che ho realizzato durante la Settimana Santa c'è quello di un Cireneo che esce dalla Chiesa del Purgatorio, e che un gioco di luce ha trasformato in un'immagine senza tempo. Il lavoro del fotografo comincia assai prima dello scatto, in quanto deve essere capace di avere una visuale completa e farsi un'idea di ciò che intende trasmettere attraverso l'immagine catturata in un determinato momento".
Tra le novità della mostra fotografica edizione 2025 c'è anche la partecipazione di due artisti di manufatti, il maestro decoratore Gaetano Russo e l'appassionato di icone sacre Massimo D'Ercole.
Gaetano Russo, artista cerignolano di 48 anni, ha partecipato ad altre mostre in Puglia e non solo. "Ho molta esperienza alle spalle con le mostre, non è la prima a cui prendo parte (l'ultima si è tenuta due anni fa presso la Cattedrale di Barletta). Sono un decoratore, ringrazio Pio Saporito per avermi invitato a partecipare. Realizzo icone, ho uno studio d'arte, lavoro molto per le Chiese, in molte chiese di Cerignola sono presenti miei manufatti ed icone. Inoltre sono un cultore di statue antiche e possiedo una collezione privata. Ho frequentato Istituto d'arte, ho perfezionato i miei studi a Venezia, ho scelto di restare qui a Cerignola pur avendo avuto l'opportunità di trasferirmi altrove. Una mia icona è stata scelta dal Papa, e di questo non posso che andarne fiero", ha dichiarato.
Massimo D'Ercole, anche lui appassionato di arte sacra ed espositore con alcuni manufatti, ha messo subito in evidenza la bellezza della location in cui si è svolta la mostra. "La bellezza della Chiesa del Purgatorio, luogo a cui sono molto affezionato sin da piccolo (sono cresciuto qui), è che riesce a creare un'atmosfera avvolgente e suggestiva, in cui il visitatore può entrare in contatto spirituale con le immagini e i manufatti che vede.
"In questa Chiesa è nata la mia passione per le statue, i dettagli dei volti e quello che trasmettevano. Ho collezionato tante statue, non solo inerenti la Settimana Santa. Pensavo da tempo di organizzare una mostra per esporre le opere, e così ho subito accolto con piacere la proposta di Pio Saporito. Le opere che ho esposto sono tutte in via di definizione: la bellezza dell'arte statuaria sta proprio nel rendere "plastico" un determinato momento. Durante l'anno saranno completate. Vorrei lanciare un messaggio, che è quello di realizzare un Presepe pasquale nelle case, ad esporre il Cristo all'interno delle case. Lo faccio io da sempre a casa mia, nella mia famiglia. E' una catechesi dei poveri, un richiamo alle tradizioni che dovremmo trasmettere alle nuove generazioni", ha affermato D'Ercole.
Dall'intensa e piacevole chiacchierata emerge la volontà di mettere insieme idee, proposte e iniziative per rilanciare non solo la Settimana Santa, ma anche altro, attraverso la realizzazione di un'associazione di promozione culturale che abbia a cuore le tradizioni religiose e popolari della nostra città.
"Cerignola è questa!", è il messaggio che arriva forte e chiaro attraverso un movimento che ci auguriamo possa contagiare quante più persone possibili.
Esiste a Cerignola, un "movimento" attivo di giovani fotografi e artisti che ha voglia di raccontare la bellezza della nostra città, e che- con la guida del Priore dell'Arciconfraternita Morte e Orazione, Pio Saporito- si è messo in evidenza durante l'edizione 2025 della mostra fotografica terminata ieri presso la Chiesa del Purgatorio.
Dal 5 al 13 Aprile scorso è stata allestita e aperta al pubblico la mostra fotografica intitolata "Le note e le immagini della devozione". L'iniziativa da quattro anni a questa parte, si rinnova con interesse, massiccia partecipazione di visitatori e devozione.
"Il promotore di questa mostra è stato il fotografo Rocco Schiavone (che purtroppo non è più con noi): con lui abbiamo intrapreso questo percorso di raccolta di scatti fotografici realizzati durante la Settimana Santa. La prima edizione fotografica è stata realizzata prima del restauro della Chiesa", ha dichiarato Pio Saporito, che ci ha accolto presso la Chiesa del Purgatorio per presentarci alcuni dei protagonisti dell'iniziativa.
Dopo la morte di Schiavone, al fine di portare avanti la tradizione fotografica della Settimana Santa, il Priore ha cercato di tenere insieme il gruppo fotografico formato da alcuni fotografi professionisti e amatoriali come Vincenzo Fratepietro, Luigi Russo, Antonio Monopoli (quest'ultimo autore di alcuni scatti sulla Settimana Santa premiati addirittura in Cina).
"Lo posso affermare con certezza: questa è l'unica Confraternita che espone le foto dei Riti della Settimana Santa. Abbiamo mantenuto lo stesso programma degli anni scorsi, con l'aggiunta di qualche conferenza. Purtroppo, poiché c'era concomitanza con la Missione cittadina, abbiamo concordato con il Vescovo di concentrarci solo sulla mostra fotografica e sul concerto che si è tenuto sabato scorso", ha aggiunto Saporito.
Entrando nella Chiesa del Purgatorio l'atmosfera è assai particolare e suggestiva. "Quest'anno, oltre agli scatti fotografici, abbiamo voluto ampliare la mostra con l'esposizione di manufatti artistici del maestro decoratore Gaetano Russo e di Massimo D'Ercole. Molti visitatori sono rimasti contenti e hanno apprezzato le loro opere, che abbiamo inserito con l'obiettivo di promuovere e incentivare la passione per l'arte sacra", le parole soddisfatte del Priore.
Tra i fotografi che hanno partecipato alla mostra fotografica, abbiamo voluto soffermarci su tre giovani new entry: Gaetano Massaro, Michele Pensa e Gaetano Bonito. Accomunati dalla passione per la fotografia, tutti e tre stanno approfondendo lo studio di questa affascinante disciplina.
Gaetano Massaro ha 23 anni, è un fotografo amatoriale. All'età di 17-18 anni ha cominciato a scattare foto con il telefono, partecipando con mia nonna ai Riti della Settimana Santa.
"Pubblicavo gli scatti sui social, e vedevo che tante persone le apprezzavano". "Poi ho deciso di comprare una macchina fotografica per lavorare meglio sugli scatti. Ho acquistato successivamente una macchina ancora più avanzata, e ho frequentato un corso per approfondire la conoscenza delle tecniche fotografiche. Il mio obiettivo anche quest'anno è di raccontare attraverso le immagini la Settimana Santa: c'è tanto lavoro dietro una fotografia.
Ogni foto è un racconto, ogni momento può essere raccontato per trasmettere l'emozione. Tra i momenti più suggestivi dei Riti, per quanto mi riguarda, c'è la camminata incerta del Cireneo che porta la Croce. Ci sono persone cerignolane che vivono fuori, a Milano o nel Nord-Italia, e che ogni anno puntualmente mi chiedono di condividere foto dei Riti perché non potendo essere presenti fisicamente vogliono riviverle attraverso i miei scatti", ha dichiarato Gaetano.
La parola passa a Michele Pensa, anche lui giovane fotografo amatoriale di Cerignola. "Ho cominciato con Rocco Schiavone, lui mi dava consigli su come fotografare. Io sono molto timido, grazie a lui mi sono aperto e ho affinato la mia tecnica. Ho frequentato anche un corso di fotografia a Foggia. Per me la fotografia serve a trasmettere emozioni, e a condividere momenti con persone diverse".
Il ventunenne Gaetano Bonito è appassionato di fotografia sin da piccolo. "Ho vissuto guardando le foto scattate qua e là da mio zio, che è fotografo di professione, e ho deciso di approfondirla studiandola all'Università di Roma. Mi dedico alla fotografia sia nel tempo libero che come oggetto di studio, la considero un hobby che potrebbe un giorno diventare una vera e propria professione. Tra gli scatti più suggestivi che ho realizzato durante la Settimana Santa c'è quello di un Cireneo che esce dalla Chiesa del Purgatorio, e che un gioco di luce ha trasformato in un'immagine senza tempo. Il lavoro del fotografo comincia assai prima dello scatto, in quanto deve essere capace di avere una visuale completa e farsi un'idea di ciò che intende trasmettere attraverso l'immagine catturata in un determinato momento".
Tra le novità della mostra fotografica edizione 2025 c'è anche la partecipazione di due artisti di manufatti, il maestro decoratore Gaetano Russo e l'appassionato di icone sacre Massimo D'Ercole.
Gaetano Russo, artista cerignolano di 48 anni, ha partecipato ad altre mostre in Puglia e non solo. "Ho molta esperienza alle spalle con le mostre, non è la prima a cui prendo parte (l'ultima si è tenuta due anni fa presso la Cattedrale di Barletta). Sono un decoratore, ringrazio Pio Saporito per avermi invitato a partecipare. Realizzo icone, ho uno studio d'arte, lavoro molto per le Chiese, in molte chiese di Cerignola sono presenti miei manufatti ed icone. Inoltre sono un cultore di statue antiche e possiedo una collezione privata. Ho frequentato Istituto d'arte, ho perfezionato i miei studi a Venezia, ho scelto di restare qui a Cerignola pur avendo avuto l'opportunità di trasferirmi altrove. Una mia icona è stata scelta dal Papa, e di questo non posso che andarne fiero", ha dichiarato.
Massimo D'Ercole, anche lui appassionato di arte sacra ed espositore con alcuni manufatti, ha messo subito in evidenza la bellezza della location in cui si è svolta la mostra. "La bellezza della Chiesa del Purgatorio, luogo a cui sono molto affezionato sin da piccolo (sono cresciuto qui), è che riesce a creare un'atmosfera avvolgente e suggestiva, in cui il visitatore può entrare in contatto spirituale con le immagini e i manufatti che vede.
"In questa Chiesa è nata la mia passione per le statue, i dettagli dei volti e quello che trasmettevano. Ho collezionato tante statue, non solo inerenti la Settimana Santa. Pensavo da tempo di organizzare una mostra per esporre le opere, e così ho subito accolto con piacere la proposta di Pio Saporito. Le opere che ho esposto sono tutte in via di definizione: la bellezza dell'arte statuaria sta proprio nel rendere "plastico" un determinato momento. Durante l'anno saranno completate. Vorrei lanciare un messaggio, che è quello di realizzare un Presepe pasquale nelle case, ad esporre il Cristo all'interno delle case. Lo faccio io da sempre a casa mia, nella mia famiglia. E' una catechesi dei poveri, un richiamo alle tradizioni che dovremmo trasmettere alle nuove generazioni", ha affermato D'Ercole.
Dall'intensa e piacevole chiacchierata emerge la volontà di mettere insieme idee, proposte e iniziative per rilanciare non solo la Settimana Santa, ma anche altro, attraverso la realizzazione di un'associazione di promozione culturale che abbia a cuore le tradizioni religiose e popolari della nostra città.
"Cerignola è questa!", è il messaggio che arriva forte e chiaro attraverso un movimento che ci auguriamo possa contagiare quante più persone possibili.