Tenuta S. Stefano, una cornice storica per parlare di restanza, tra arte e storia

Si è parlato di "Restanza creativa", un concetto ampio e senza tempo. Ampio perché si può scegliere di restare e si può essere "costretti" dalla vita a restare, ma in questo che è anche un tempo sospeso tra scelta e non scelta, restare deve e può trasformarsi in nuove opportunità, forse quelle che dimentichiamo di avere, quelle che non vediamo, nascoste in un falso senso di condanna a rimanere in luoghi che sembrano non calzare perfettamente ai nostri desideri.

Gli stessi luoghi, che ad ogni latitudine, sono espressione di opportunità e contraddizioni, non diversi da tanti altri posti nel mondo.

Partire per poi ritornare e restare, non solo in senso fisico, quanto piuttosto in senso metaforico. Chi di noi è rimasto uguale a ieri? Non ce ne accorgiamo, ma cambiamo ogni giorno e in questo cambiamento possiamo scegliere. Scegliere di aggiungere bellezza alla nostra vita, in senso strettamente egoistico, perché questo ci porterà a stare bene e a far stare bene.

Questo è stata la prima giornata di Orys Fest 2022, in un dibattito condotto da Cristiana Lenoci. Un incontro di condivisione, tra scatti fotografici d'autore e protagonisti di "restanza creativa", nella cornice storica dell'azienda Santo Stefano, della famiglia Pavoncelli. E quale migliore location se non questa?! Un luogo in cui la memoria "resta" custodita con intelligenza, incontrando l'innovazione. La memoria che resta, diventa patrimonio, illustra radici profonde, storia e diventa esempio di futuro.

Dice bene Lino Lombardi, ospite della serata, ideatore dello Stramurales a Stornara, quando, condividendo gli esordi della sua avventura nel mondo della Street Art, confessa alla platea, numerosa e partecipe, che il tutto è iniziato perché voleva del bello "per sé" ancor prima che per gli altri, "come quando si cerca di rendere gradevole la propria casa".

Un sano egoismo, alla ricerca del bello, che ha finito per diffondersi e riversare su tutta la comunità quella ricerca estetica che pacasse un disagio tutto personale. Sappiamo tutti cosa è diventato Stramurales, ormai.

Dell'arte di raffigurare attraverso le immagini, alle immagini raffigurate attraverso le parole, quelle dell'autore cerignolano Pasquale Braschi, che ha presentato la sua ultima fatica letteraria col volume "Voci dal Sud".

Con le parole l'autore dipinge le sue storie, riuscendo a trasportare il lettore in dimensioni capaci di mettere a nudo le ipocrisie di personaggi mediocri, le debolezze umane, senza sentenziare condanne, ma offrendo a tutti i suoi personaggi un'occasione di riscatto.

La fervida fantasia, corroborata da una solida preparazione umanistica, gli permettono, tra le altre, di giocare anche con romanzi storici tessendo "nuovi finali per romanzi sempre attuali". Una bella umanità, insomma, che ha coinvolto tutti.

Lino Lombardi, Pasquale Braschi sono due tra i tanti esempi di restanza creativa che hanno donato un gran bel messaggio: restare per migliorare, ciascuno nel suo piccolo, si può e si deve, perché la vita è un viaggio, e merita di essere il più bello possibile, cercando e donando bellezza.

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