Cronaca
Irruzione nei locali della cooperativa Pietra di Scarto
Si tratta del secondo episodio in due mesi
Cerignola - martedì 19 aprile 2022
13.56
La Cooperativa sociale Pietra di Scarto subisce la seconda irruzione nei propri locali in due mesi. Nella scorsa notte alcuni ignoti hanno sfondato la recinzione e si sono introdotti all'interno dei locali dell'associazione che gestisce dei terreni confiscati alla mafia in prossimità di Cerignola. Il bottino dei ladri è stato di un generatore di elettricità e alcuni attrezzi da lavoro.
Prima di scappare i malintenzionati hanno cercato senza successo di forzare il distributore automatico del caffè nel tentativo di appropriarsi del denaro al suo interno. L'irruzione è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. Questo è il secondo episodio del genere che subisce Pietra di Scarto dopo quello dello scorso 18 febbraio.
Pietro Fragasso, presidente della cooperativa, riesce comunque a sorridere dell'accaduto. "Se volevano un caffè potevano chiedercelo – afferma Fragasso – qui abbiamo sempre accolto tutti e siamo disponibili ad offrire un caffè a chiunque ce lo chieda. Cerchiamo di reagire in modo costruttivo, non vogliamo dare soddisfazione a chi ha commesso questi atti. Ma preoccupa il reiterarsi delle azioni che riguardano la nostra sede, al di là dell'effettivo danno che viene arrecato ogni volta che qualcuno si introduce all'interno".
Prima di scappare i malintenzionati hanno cercato senza successo di forzare il distributore automatico del caffè nel tentativo di appropriarsi del denaro al suo interno. L'irruzione è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. Questo è il secondo episodio del genere che subisce Pietra di Scarto dopo quello dello scorso 18 febbraio.
Pietro Fragasso, presidente della cooperativa, riesce comunque a sorridere dell'accaduto. "Se volevano un caffè potevano chiedercelo – afferma Fragasso – qui abbiamo sempre accolto tutti e siamo disponibili ad offrire un caffè a chiunque ce lo chieda. Cerchiamo di reagire in modo costruttivo, non vogliamo dare soddisfazione a chi ha commesso questi atti. Ma preoccupa il reiterarsi delle azioni che riguardano la nostra sede, al di là dell'effettivo danno che viene arrecato ogni volta che qualcuno si introduce all'interno".