Cronaca
Tenta di gettarsi sotto un treno, salvato dai poliziotti di Cerignola
L'uomo manda una lettera al commissariato per ringraziare i suoi "angeli"
Cerignola - lunedì 21 marzo 2022
12.37
Il fatto risale a venti giorni fa. Un uomo di Cerignola, vedovo e con tre figli, deciso a porre fine alla sua vita, era sul punto di gettarsi sotto un treno alla stazione di Cerignola Campagna quando tre poliziotti lo hanno salvato bloccandolo sulla banchina mentre il treno gli sfrecciava davanti. Il tempestivo soccorso è stato possibile perché l'uomo prima di compiere il gesto estremo aveva inviato una lettera in cui annunciava il suo intento ad un amico poliziotto. Oggi con una lettera consegnata al commissariato di Cerignola, l'uomo ha voluto pubblicamente ringraziare i suoi soccorritori che non esita a definire "angeli".
Di seguito il testo del messaggio.
"La mattina del 1° marzo, in preda allo sconforto, mi sono recato presso la stazione ferroviaria di Cerignola per farla finita, poiché la vedevo come l'unica via di uscita. La mia ultima preoccupazione è stata avvisare il mio amico Giuseppe, in servizio presso il commissariato di Cerignola, per avvisarlo che il corpo che sarebbe stato trovato da lì a poco presso la stazione ferroviaria era il mio.
Lui unitamente ad altri due colleghi (Vincenzo e Roberto) mi hanno tenuto costantemente al telefono, cercando di farmi desistere dal compiere l'insano gesto e continuavano a farmi parlare distogliendo i miei cattivi pensieri. Dopo pochissimo tempo, ho visto giungere in stazione questi tre 'angeli' che, dopo avermi afferrato per un braccio, mi hanno riportato sulla banchina e sono rimasti con me cercando di farmi riflettere. Io, ancora molto scosso, ho cercato nuovamente di farla finita, provando a lanciarmi sui binari all'arrivo di un convoglio.
Loro anche questa volta mi hanno impedito di compiere l'estremo gesto, mi hanno fatto accomodare nell'autovettura di servizio e accompagnato presso il commissariato. In ufficio ho potuto riscontrare la grande umanità e professionalità che li contraddistingue. Infatti, mi hanno fatto sentire come se fossi in famiglia, aiutandomi a riflettere su cosa stavo per compiere e sono riusciti anche a farmi riappacificare con la mia famiglia, che nel frattempo era giunta in commissariato molto preoccupata per la mia ingiustificata assenza. Pertanto, voglio ringraziare a nome mio e di tutta la mia famiglia i tre poliziotti, Giuseppe, Vincenzo e Roberto, e la Polizia di Stato, per avermi salvato la vita e per aver dato ai miei figli la possibilità di crescere con il loro padre."
Di seguito il testo del messaggio.
"La mattina del 1° marzo, in preda allo sconforto, mi sono recato presso la stazione ferroviaria di Cerignola per farla finita, poiché la vedevo come l'unica via di uscita. La mia ultima preoccupazione è stata avvisare il mio amico Giuseppe, in servizio presso il commissariato di Cerignola, per avvisarlo che il corpo che sarebbe stato trovato da lì a poco presso la stazione ferroviaria era il mio.
Lui unitamente ad altri due colleghi (Vincenzo e Roberto) mi hanno tenuto costantemente al telefono, cercando di farmi desistere dal compiere l'insano gesto e continuavano a farmi parlare distogliendo i miei cattivi pensieri. Dopo pochissimo tempo, ho visto giungere in stazione questi tre 'angeli' che, dopo avermi afferrato per un braccio, mi hanno riportato sulla banchina e sono rimasti con me cercando di farmi riflettere. Io, ancora molto scosso, ho cercato nuovamente di farla finita, provando a lanciarmi sui binari all'arrivo di un convoglio.
Loro anche questa volta mi hanno impedito di compiere l'estremo gesto, mi hanno fatto accomodare nell'autovettura di servizio e accompagnato presso il commissariato. In ufficio ho potuto riscontrare la grande umanità e professionalità che li contraddistingue. Infatti, mi hanno fatto sentire come se fossi in famiglia, aiutandomi a riflettere su cosa stavo per compiere e sono riusciti anche a farmi riappacificare con la mia famiglia, che nel frattempo era giunta in commissariato molto preoccupata per la mia ingiustificata assenza. Pertanto, voglio ringraziare a nome mio e di tutta la mia famiglia i tre poliziotti, Giuseppe, Vincenzo e Roberto, e la Polizia di Stato, per avermi salvato la vita e per aver dato ai miei figli la possibilità di crescere con il loro padre."