Attualità
Tekra replica a Tommaso Sgarro: «Nessun licenziamento, solo riorganizzazione»
L’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti a Cerignola risponde all’allarme lanciato da Tommaso Sgarro a proposito del rischio licenziamento di 7 dipendenti
Cerignola - lunedì 11 maggio 2020
17.45
A quanto pare sarebbe immotivato l'allarme lanciato via social da Tommaso Sgarro, a proposito del pericolo di licenziamento di sette dipendenti attualmente in forza a Tekra srl. L'azienda salernitana che ha sostituito la fallita Sia nella raccolta dei rifiuti a Cerignola dichiara che si tratta solo di una riorganizzazione già stabilita da tempo per migliorare il servizio.
Ieri pomeriggio l'ex consigliere di centro sinistra aveva denunciato il rischio licenziamento di sette persone durante una diretta live su Facebook. La denuncia ha riguardato in primis la situazione attuale che, dal suo punto di vista, sarebbe attribuibile all'ex amministrazione Metta colpevole di aver fatto fallire Sia (azienda che si occupava della raccolta dei rifiuti a Cerignola), provocato l'aumento della TARI più alto d'Italia e chiuso gli impianti della discarica di Forcone-Cafiero.
Ma l'ex-sindaco non è stato l'unico destinatario di critiche. Anche la stessa Tekra è stata oggetto di biasimi da parte dell'ex consigliere. La contestazione riguarda la determina del 12 febbraio scorso, accordo che la Tekra starebbe violando, con il quale la nuova società si impegnava a salvaguardare i livelli occupazionali esistenti.
In merito a questo le richieste di Sgarro si rivolgono ai tre commissari che amministrano protempore Cerignola, perché interpellino la società di Angri e facciano luce sulla faccenda. L'invito ai commissari è anche quello di non fidarsi poco o niente di chi è stato: «la spina dorsale amministrativa degli sfaceli di Franco Metta e magari sono stati anche messi a tempo indeterminato all'interno della macchina amministrativa».
E Tekra non ha fatto attendere la sua replica. La società fa sapere che: «il passaggio di cantiere fu fatto sulla base di un personale inizialmente regolato su un'area più grande di quella comunale e adibita a servizi diversi rispetto a quelli di aggiudicazione». Ma ciò non ha impedito all'azienda il confronto con i sindacati con i quali ha da subito chiarito la necessità di riorganizzare il lavoro per offrire alla comunità il miglior servizio di igiene urbana possibile.
«Le comunicazioni alle maestranze – conclude la nota dell'azienda - lungi dall'essere lettere di licenziamento, sono solo espressione dell'esigenza di mettere a profitto delle energie lavorative di tutte le maestranze nell'interesse della collettività. Ne consegue che le interlocuzioni istituzionali e sindacali, mai interrotte, non hanno mai avuto ad oggetto il licenziamento del personale, bensì la migliore organizzazione nei limiti dell'art. 7 del CCNL di settore, da subito attivato dalla società».
Ieri pomeriggio l'ex consigliere di centro sinistra aveva denunciato il rischio licenziamento di sette persone durante una diretta live su Facebook. La denuncia ha riguardato in primis la situazione attuale che, dal suo punto di vista, sarebbe attribuibile all'ex amministrazione Metta colpevole di aver fatto fallire Sia (azienda che si occupava della raccolta dei rifiuti a Cerignola), provocato l'aumento della TARI più alto d'Italia e chiuso gli impianti della discarica di Forcone-Cafiero.
Ma l'ex-sindaco non è stato l'unico destinatario di critiche. Anche la stessa Tekra è stata oggetto di biasimi da parte dell'ex consigliere. La contestazione riguarda la determina del 12 febbraio scorso, accordo che la Tekra starebbe violando, con il quale la nuova società si impegnava a salvaguardare i livelli occupazionali esistenti.
In merito a questo le richieste di Sgarro si rivolgono ai tre commissari che amministrano protempore Cerignola, perché interpellino la società di Angri e facciano luce sulla faccenda. L'invito ai commissari è anche quello di non fidarsi poco o niente di chi è stato: «la spina dorsale amministrativa degli sfaceli di Franco Metta e magari sono stati anche messi a tempo indeterminato all'interno della macchina amministrativa».
E Tekra non ha fatto attendere la sua replica. La società fa sapere che: «il passaggio di cantiere fu fatto sulla base di un personale inizialmente regolato su un'area più grande di quella comunale e adibita a servizi diversi rispetto a quelli di aggiudicazione». Ma ciò non ha impedito all'azienda il confronto con i sindacati con i quali ha da subito chiarito la necessità di riorganizzare il lavoro per offrire alla comunità il miglior servizio di igiene urbana possibile.
«Le comunicazioni alle maestranze – conclude la nota dell'azienda - lungi dall'essere lettere di licenziamento, sono solo espressione dell'esigenza di mettere a profitto delle energie lavorative di tutte le maestranze nell'interesse della collettività. Ne consegue che le interlocuzioni istituzionali e sindacali, mai interrotte, non hanno mai avuto ad oggetto il licenziamento del personale, bensì la migliore organizzazione nei limiti dell'art. 7 del CCNL di settore, da subito attivato dalla società».