Tari 2021, Liscio non convince l'opposizione guidata da Sgarro
L'associazione NOI chiede al sindaco di far luce sui precedenti aumenti
Cerignola - martedì 28 dicembre 2021
17.45
In questi ultimi giorni di dicembre ai cerignolani vengono recapitati gli avvisi relativi al pagamento della TARI del 2021. Chi si aspettava una sostanziale diminuzione dell'importo conseguente all'avvio della raccolta differenziata è rimasto deluso. Per alcuni cittadini la tassa si è rivelata più alta di quella dello scorso anno, per altri più bassa, le differenze riscontrate non sembrano seguire una logica precisa.
L'assessore all'ambiente Mario Liscio qualche giorno fa ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa in cui ha spiegato le ragioni dei diversi importi, una spiegazione che non ha convinto però una parte dell'opposizione, più precisamente quella guidata dall'ex consigliere e candidato sindaco Tommaso Sgarro. «Il nuovo assessore all'ambiente non ci sembra che abbia ancora chiara la questione nella sua interezza e gravità». Così l'Associazione Noi e, assieme a Sgarro, i consiglieri d'opposizione Marcello Moccia e Luca Lombardi hanno commentato le dichiarazioni di Liscio.
«La Tari 2021 non è opera dell'amministrazione Bonito ma ci è stata lasciata dai commissari, incapaci, in due anni, di risolvere i guai creati dalla delibera del consiglio comunale del luglio 2018, l'atto più buio della precedente amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose. Quel giorno, la Tari aumentò senza criterio, da 10 a 14 milioni di euro. Fino a quando non troveremo un'amministrazione capace di fare luce sulla questione per riportare a valori normali il gettito Tari, continueremo a pagare ogni anno, milioni in più. Un servizio decente di igiene urbana in una città come Cerignola può, anzi deve, costare poco più di dieci milioni di euro annui. Speriamo che, almeno su questo, siano tutti d'accordo».
«La parte fissa della Tari, proporzionale ai metri quadri dell'appartamento, che sia in condominio o a piano terra, serve a coprire i costi fissi del servizio, che, per le utenze domestiche, sono diminuiti da 7,5 milioni a 3,5 milioni rispetto al passato. La parte variabile della Tari, legata al numero di componenti del nucleo familiare, serve a coprire i costi variabili del servizio, che, per le utenze domestiche, sono aumentati da 3 a 6 milioni rispetto al passato. Per tale ragione, le famiglie che abitano in case più grandi, presumibilmente le più abbienti, hanno visto ridurre la TARI mentre quelle che vivono in appartamenti più piccoli, hanno visto aumentare ulteriormente la TARI».
«La riduzione fino al 38% della TARI per le attività cittadine non si evince dalle aliquote tariffarie approvate che sono tutte superiori rispetto al passato. Evidentemente l'assessore Liscio confonde il contributo straordinario di 568.000 euro, arrivato dallo Stato a favore delle attività per fronteggiare l'emergenza Covid, con qualcosa di diverso».
«Parlare impropriamente di appartamenti condominiali agevolati e case a pian terreno penalizzate, come ha fatto l'assessore Liscio, manda in confusione la cittadinanza. La modifica del regolamento TARI, operato dai commissari, sulle percentuali di riduzioni (altra cosa rispetto alle agevolazioni) della TARI per le abitazioni con un unico occupante e le zone con inferiori livelli di prestazione di servizio, riguardano una piccola parte della platea dei contribuenti. Il principio comunitario "chi inquina paga" è stato recepito in Italia dal Testo Unico Ambientale del 2006, non è una novità introdotta lo scorso anno da ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente)».
«Abbiamo chiesto ed ottenuto dal Sindaco Bonito, ampie rassicurazioni in merito alla disponibilità ad un'operazione verità sulla TARI, durante la fase di ballottaggio. Ad oggi, non abbiamo ancora avuto alcun riscontro in merito. Siamo a disposizione dell'amministrazione comunale per qualsiasi contributo e confronto sull'argomento, dentro e fuori il Consiglio Comunale. Non ci interessa fare opposizione su questo tema, perché NOI la Tari la vogliamo veramente abbassare».
L'assessore all'ambiente Mario Liscio qualche giorno fa ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa in cui ha spiegato le ragioni dei diversi importi, una spiegazione che non ha convinto però una parte dell'opposizione, più precisamente quella guidata dall'ex consigliere e candidato sindaco Tommaso Sgarro. «Il nuovo assessore all'ambiente non ci sembra che abbia ancora chiara la questione nella sua interezza e gravità». Così l'Associazione Noi e, assieme a Sgarro, i consiglieri d'opposizione Marcello Moccia e Luca Lombardi hanno commentato le dichiarazioni di Liscio.
«La Tari 2021 non è opera dell'amministrazione Bonito ma ci è stata lasciata dai commissari, incapaci, in due anni, di risolvere i guai creati dalla delibera del consiglio comunale del luglio 2018, l'atto più buio della precedente amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose. Quel giorno, la Tari aumentò senza criterio, da 10 a 14 milioni di euro. Fino a quando non troveremo un'amministrazione capace di fare luce sulla questione per riportare a valori normali il gettito Tari, continueremo a pagare ogni anno, milioni in più. Un servizio decente di igiene urbana in una città come Cerignola può, anzi deve, costare poco più di dieci milioni di euro annui. Speriamo che, almeno su questo, siano tutti d'accordo».
«La parte fissa della Tari, proporzionale ai metri quadri dell'appartamento, che sia in condominio o a piano terra, serve a coprire i costi fissi del servizio, che, per le utenze domestiche, sono diminuiti da 7,5 milioni a 3,5 milioni rispetto al passato. La parte variabile della Tari, legata al numero di componenti del nucleo familiare, serve a coprire i costi variabili del servizio, che, per le utenze domestiche, sono aumentati da 3 a 6 milioni rispetto al passato. Per tale ragione, le famiglie che abitano in case più grandi, presumibilmente le più abbienti, hanno visto ridurre la TARI mentre quelle che vivono in appartamenti più piccoli, hanno visto aumentare ulteriormente la TARI».
«La riduzione fino al 38% della TARI per le attività cittadine non si evince dalle aliquote tariffarie approvate che sono tutte superiori rispetto al passato. Evidentemente l'assessore Liscio confonde il contributo straordinario di 568.000 euro, arrivato dallo Stato a favore delle attività per fronteggiare l'emergenza Covid, con qualcosa di diverso».
«Parlare impropriamente di appartamenti condominiali agevolati e case a pian terreno penalizzate, come ha fatto l'assessore Liscio, manda in confusione la cittadinanza. La modifica del regolamento TARI, operato dai commissari, sulle percentuali di riduzioni (altra cosa rispetto alle agevolazioni) della TARI per le abitazioni con un unico occupante e le zone con inferiori livelli di prestazione di servizio, riguardano una piccola parte della platea dei contribuenti. Il principio comunitario "chi inquina paga" è stato recepito in Italia dal Testo Unico Ambientale del 2006, non è una novità introdotta lo scorso anno da ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente)».
«Abbiamo chiesto ed ottenuto dal Sindaco Bonito, ampie rassicurazioni in merito alla disponibilità ad un'operazione verità sulla TARI, durante la fase di ballottaggio. Ad oggi, non abbiamo ancora avuto alcun riscontro in merito. Siamo a disposizione dell'amministrazione comunale per qualsiasi contributo e confronto sull'argomento, dentro e fuori il Consiglio Comunale. Non ci interessa fare opposizione su questo tema, perché NOI la Tari la vogliamo veramente abbassare».