Cronaca
Suicidio Intellicato, Scalfarotto: "Pesa come un macigno sulle coscienze di tutti"
"Un mondo dove si insabbia la legge contro l’omofobia è un mondo alla rovescia"
Cerignola - giovedì 9 luglio 2015
22.42
"Ognuna di queste vite spezzate pesa come un macigno sulle coscienze di tutti". Lo dice il sottosegretario alle Riforme del governo Renzi, Ivan Scalfarotto. Commentando il suicidio dell'omosessuale discriminato anzitutto dalla sua famiglia a Cerignola, l'esponente di governo foggiano sostiene che "ancora più intollerabile è che questo avvenga in un mondo alla rovescia, dove le vittime sono dimenticate nel silenzio e nell'oscurità e le colpe e i colpevoli agiscono con la protervia di chi si sente protetto, blandito, silenziosamente incoraggiato".
Si chiede Scalfarotto: "Non è forse un mondo alla rovescia, un mondo dove si insabbia la legge contro l'omofobia, dove si attacca il lavoro dell'UNAR contro la discriminazione, dove in un'aula parlamentare si urla che insegnare inclusione e rispetto significa mettere le mani sui bambini e dove il sindaco appena eletto di una città patrimonio del mondo come Venezia mette all'indice 49 libri di favole per l'infanzia?.
L'inferno di discriminazione, di diritti negati, di umana sofferenza in cui vivono tanti nostri concittadini solo a causa della propria omosessualità - argomenta ancora Scalfarotto - è prodotto e alimentato da questo rovesciamento della realtà che usa come paravento ideologie frutto della stessa fantasia di chi le combatte e confessioni che, come invece dimostra il messaggio che giunge da chi vi esercita responsabilità apicali, predicano tutt'altro insegnamento. Chiedo dunque a tutti gli indecisi, i silenti, i pigri, di scuotersi; perché ognuna di queste vite spezzate pesa come un macigno sulle coscienze di tutti", conclude l'esponente del Pd.
Si chiede Scalfarotto: "Non è forse un mondo alla rovescia, un mondo dove si insabbia la legge contro l'omofobia, dove si attacca il lavoro dell'UNAR contro la discriminazione, dove in un'aula parlamentare si urla che insegnare inclusione e rispetto significa mettere le mani sui bambini e dove il sindaco appena eletto di una città patrimonio del mondo come Venezia mette all'indice 49 libri di favole per l'infanzia?.
L'inferno di discriminazione, di diritti negati, di umana sofferenza in cui vivono tanti nostri concittadini solo a causa della propria omosessualità - argomenta ancora Scalfarotto - è prodotto e alimentato da questo rovesciamento della realtà che usa come paravento ideologie frutto della stessa fantasia di chi le combatte e confessioni che, come invece dimostra il messaggio che giunge da chi vi esercita responsabilità apicali, predicano tutt'altro insegnamento. Chiedo dunque a tutti gli indecisi, i silenti, i pigri, di scuotersi; perché ognuna di queste vite spezzate pesa come un macigno sulle coscienze di tutti", conclude l'esponente del Pd.