Stornarella, il circolo SEL attacca Colia: "Con il canone livellario siamo tornati al Medioevo"
I terreni concessi per uso agricolo oggi sono sede stradale e suoli edificabili nella zona industriale
5 Reali Siti - mercoledì 1 luglio 2015
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L'invio di una lettera che richiama al pagamento di somme arretrate non può essere mai accolto favorevolmente da chi lo riceve. Ma se la richiesta ha ad oggetto il canone livellario degli ultimi cinque anni (gli altri sono caduti in prescrizione), la faccenda scuote inevitabilmente il dibattito politico.
E così il circolo di Stornarella di Sinistra Ecologia e Libertà punta il dito contro Massimo Colia e la sua amministrazione, colpevoli di pretendere la riscossione indebita di ingenti somme di denaro.
La vicenda riguarda l'istituto giuridico del livellario, diffusosi dal Medioevo fino all'Ottocento, in base al quale terreni agricoli, boschi e pascoli venivano concessi in godimento per un determinato periodo in cambio del pagamento di un canone.
"Con il tempo questo diritto è divenuto inalienabile ed è finito nel dimenticatoio comune" spiegano i militanti di Sel in una nota.
Attraverso l'affrancazione, il livellario poteva diventare proprietario dell'immobile o del terreno, con l'intento di incrementare le entrate nelle casse comunali. Ma cosa è successo a Stornarella? Il circolo descrive i passaggi: "Il livello ha interessato le aree periferiche del vecchio comune di fine '800. Vennero assegnati circa 6000 mq di terreno di proprietà comunale a ciascun cittadino richiedente, per uso agricolo. La crescita urbana ha inglobato questi territori nel tessuto consolidato del paese, e le aree periferiche agricole interessate dai livelli sono diventate suoli edificabili."
Si arriva agli anni '70, quando l'amministrazione De Finis "cancellò il livello su circa l'80% delle quote assegnate a costo zero per i proprietari. Il restante circa 20% di queste aree, per gran parte, risulta sede stradale e per una piccola parte suolo edificabile ricadente sia nella zona artigianale che in quella di completamento e di espansione dell'attuale PRG."
Da qui nascono le critiche all'attuale squadra amministrativa: "Nell'esercitare tale diritto legittimo, è stata poco attenta nell'inviare le richieste di pagamento agli attuali proprietari", tuonano i sostenitori del partito di Nichi Vendola, che ricordano gli slogan elettorali del primo cittadino stornarellese: "Dopo il caos Tarsu, che aveva portato molti cittadini a comporre lunghe file davanti agli uffici comunali, Colia lanciava proclami contro l'ingiusta tassazione dei suoi predecessori: ora con un nuovo ciclo amministrativo tutto è cambiato. La tassazione, ovvio."
La vicenda è appena agli inizi ed è destinata a ulteriori discussioni.
E così il circolo di Stornarella di Sinistra Ecologia e Libertà punta il dito contro Massimo Colia e la sua amministrazione, colpevoli di pretendere la riscossione indebita di ingenti somme di denaro.
La vicenda riguarda l'istituto giuridico del livellario, diffusosi dal Medioevo fino all'Ottocento, in base al quale terreni agricoli, boschi e pascoli venivano concessi in godimento per un determinato periodo in cambio del pagamento di un canone.
"Con il tempo questo diritto è divenuto inalienabile ed è finito nel dimenticatoio comune" spiegano i militanti di Sel in una nota.
Attraverso l'affrancazione, il livellario poteva diventare proprietario dell'immobile o del terreno, con l'intento di incrementare le entrate nelle casse comunali. Ma cosa è successo a Stornarella? Il circolo descrive i passaggi: "Il livello ha interessato le aree periferiche del vecchio comune di fine '800. Vennero assegnati circa 6000 mq di terreno di proprietà comunale a ciascun cittadino richiedente, per uso agricolo. La crescita urbana ha inglobato questi territori nel tessuto consolidato del paese, e le aree periferiche agricole interessate dai livelli sono diventate suoli edificabili."
Si arriva agli anni '70, quando l'amministrazione De Finis "cancellò il livello su circa l'80% delle quote assegnate a costo zero per i proprietari. Il restante circa 20% di queste aree, per gran parte, risulta sede stradale e per una piccola parte suolo edificabile ricadente sia nella zona artigianale che in quella di completamento e di espansione dell'attuale PRG."
Da qui nascono le critiche all'attuale squadra amministrativa: "Nell'esercitare tale diritto legittimo, è stata poco attenta nell'inviare le richieste di pagamento agli attuali proprietari", tuonano i sostenitori del partito di Nichi Vendola, che ricordano gli slogan elettorali del primo cittadino stornarellese: "Dopo il caos Tarsu, che aveva portato molti cittadini a comporre lunghe file davanti agli uffici comunali, Colia lanciava proclami contro l'ingiusta tassazione dei suoi predecessori: ora con un nuovo ciclo amministrativo tutto è cambiato. La tassazione, ovvio."
La vicenda è appena agli inizi ed è destinata a ulteriori discussioni.