Vita di città
Stazione Cerignola Campagna in degrado: nel 2010 un comitato cercò di cambiare le cose
Un gruppo di ragazzi prese a cuore le sorti della stazione e organizzò l'evento “Stazioniamoci”
Cerignola - martedì 31 gennaio 2023
14.10
Chi, per sua sfortuna, è costretto a partire con un treno dalla stazione di Cerignola Campagna, e i pendolari che quotidianamente frequentano questo luogo per raggiungere Bari o altre località, sanno bene che la situazione da diversi anni ha superato la decenza. Dopo la chiusura del bar e la rimozione della macchinetta obliteratrice, la stazione è sempre più spesso alla mercè di vandali o di persone senza scrupoli, che qui trovano il luogo ideale per sfogare frustrazione e voglia di distruggere quel poco che resta di buono, complice lo stato di abbandono e degrado visibile sotto gli occhi di tutti.
Nei giorni scorsi qualcuno ha denunciato sui social la mancanza totale di luce nelle ore serali: il viaggiatore ignaro che "sbarca" per un qualsiasi motivo in questa stazione dimenticata da Dio e dagli uomini potrebbe provare disagio e paura, non restandogli che affidarsi alla speranza di non essere vittima di qualche delinquente o fuori di testa di passaggio da quelle parti.
Qualche anno fa un senza tetto aveva scelto di vivere in stazione con i suoi cani. Questo aveva provocato polemiche e rimostranze anche dai pochi abitanti del borgo, che si sentivano "invasi" da una presenza che, secondo loro, creava disagio e fastidio. A pensarci bene, però, quell'uomo non aveva mai dato fastidio a nessuno, e anzi sembrava che avesse preso a cuore la stazione, ergendosi quasi "un custode" di quel luogo, frequentato solo dai pendolari e da qualche altro casuale viaggiatore, e disabitato per la maggior parte del tempo.
Attualmente i treni a lunga percorrenza continuano a passare da Cerignola Campagna, e le voci di una possibile eliminazione della stazione dalla mappa di Trenitalia, che si rincorrevano tempo, sono state del tutto smentite.
Tredici anni fa il comitato spontaneo e la manifestazione "Stazioniamoci"
Nel 2010 un comitato spontaneo di cittadini decise di portare all'attenzione dell'Amministrazione in carica e della stampa locale e nazionale la questione "Stazione Cerignola Campagna". Con la formazione di un gruppo Facebook (che arrivò e superò i 1500 membri) e una serie di iniziative cittadine (tra cui la raccolta firme in alcuni luoghi della città per "il miglioramento e potenziamento della Stazione ferroviaria di Cerignola Campagna") alcuni giovani attivisti cerignolani, tra cui molti pendolari, si diedero da fare per cambiare le sorti di quel luogo, che ha sempre meritato maggiore cura, attenzione e considerazione.
"Ci impegniamo affinchè venga riqualificata una stazione ormai degradata, in cui si verificano continuamente furti e danneggiamenti di automobili parcheggiate nel piazzale della stazione e disagi vari per la mancanza di parcheggi custoditi, di un bar, di una biglietteria, di servizi igienici", raccontavano i promotori del comitato cittadino ad un quotidiano locale.
Tra le varie iniziative prese dal gruppo, a cui si affiancarono anche alcune associazioni locali (come l'Associazione Superamento Handicap di Simone Marinelli), ci fu quella del concerto rock organizzato proprio davanti al piazzale di quella che ormai era considerata la "stazione fantasma".
All'evento "Stazioniamoci" parteciparono con grande entusiasmo alcuni "cerignolani doc", talenti della città che vollero dare il proprio apporto alla "causa", come Savino Zaba, Mikelangelo Loconte, Piero Monterisi. Per organizzare al meglio il concerto, i promotori (le agguerrite Antonella Catucci, Josie Calvio e Annalisa Francia, affiancate da Simonpietro Marinelli e Pietro Fragasso) lanciarono una raccolta fondi e un appello agli sponsor per supportare economicamente l'iniziativa.
A distanza di otto mesi da quel concerto, che pure finì sotto i riflettori dei media perché finalmente fece vivere quello spazio abbandonato e lasciato al degrado, i ragazzi del comitato tornarono alla carica con una lettera firmata all'allora Sindaco in carica. "Da ottobre ad oggi ben poco è accaduto- si lamentavano giustamente i promotori delle varie iniziative- chiediamo a questo punto di conoscere con chiarezza a che punto è la situazione. Dopo la nostra manifestazione e la raccolta firme, Rete Ferroviaria Italiana aveva manifestato la disponibilità a concedere in comodato d'uso a fini sociali, i locali dismessi della stazione. Poi, il silenzio. Anzi, sono stati cancellati un altro paio di treni regionali".
"Stazioniamoci" ebbe un successo di partecipazione: tra musica, arte e piatti tipici, tanti cerignolani di tutte le età provarono "il gusto" di vivere un luogo dimenticato e abbandonato, privo ormai di ogni attrattiva.
Qualcuno, preso dall'entusiasmo, avanzò la proposta di aprire una "libreria del viaggiatore", altri misero tra le priorità quella di ripristinare un bar che potesse dare ristoro ai pendolari, e di dare dignità alla stazione dotandola di servizi igienici.
C'era energia, entusiasmo, voglia di creare ed uscire dal "buco nero" del degrado per ridare dignità e bellezza ad un luogo che appartiene a tutti.
Dopo tredici anni, c'è chi affida ogni tanto ai social le lamentele per una stazione fantasma che ormai incute solo paura e insicurezza, e non c'è più neppure lo spiraglio di un comitato civico che possa provare a risollevarne le sorti.
Nei giorni scorsi qualcuno ha denunciato sui social la mancanza totale di luce nelle ore serali: il viaggiatore ignaro che "sbarca" per un qualsiasi motivo in questa stazione dimenticata da Dio e dagli uomini potrebbe provare disagio e paura, non restandogli che affidarsi alla speranza di non essere vittima di qualche delinquente o fuori di testa di passaggio da quelle parti.
Qualche anno fa un senza tetto aveva scelto di vivere in stazione con i suoi cani. Questo aveva provocato polemiche e rimostranze anche dai pochi abitanti del borgo, che si sentivano "invasi" da una presenza che, secondo loro, creava disagio e fastidio. A pensarci bene, però, quell'uomo non aveva mai dato fastidio a nessuno, e anzi sembrava che avesse preso a cuore la stazione, ergendosi quasi "un custode" di quel luogo, frequentato solo dai pendolari e da qualche altro casuale viaggiatore, e disabitato per la maggior parte del tempo.
Attualmente i treni a lunga percorrenza continuano a passare da Cerignola Campagna, e le voci di una possibile eliminazione della stazione dalla mappa di Trenitalia, che si rincorrevano tempo, sono state del tutto smentite.
Tredici anni fa il comitato spontaneo e la manifestazione "Stazioniamoci"
Nel 2010 un comitato spontaneo di cittadini decise di portare all'attenzione dell'Amministrazione in carica e della stampa locale e nazionale la questione "Stazione Cerignola Campagna". Con la formazione di un gruppo Facebook (che arrivò e superò i 1500 membri) e una serie di iniziative cittadine (tra cui la raccolta firme in alcuni luoghi della città per "il miglioramento e potenziamento della Stazione ferroviaria di Cerignola Campagna") alcuni giovani attivisti cerignolani, tra cui molti pendolari, si diedero da fare per cambiare le sorti di quel luogo, che ha sempre meritato maggiore cura, attenzione e considerazione.
"Ci impegniamo affinchè venga riqualificata una stazione ormai degradata, in cui si verificano continuamente furti e danneggiamenti di automobili parcheggiate nel piazzale della stazione e disagi vari per la mancanza di parcheggi custoditi, di un bar, di una biglietteria, di servizi igienici", raccontavano i promotori del comitato cittadino ad un quotidiano locale.
Tra le varie iniziative prese dal gruppo, a cui si affiancarono anche alcune associazioni locali (come l'Associazione Superamento Handicap di Simone Marinelli), ci fu quella del concerto rock organizzato proprio davanti al piazzale di quella che ormai era considerata la "stazione fantasma".
All'evento "Stazioniamoci" parteciparono con grande entusiasmo alcuni "cerignolani doc", talenti della città che vollero dare il proprio apporto alla "causa", come Savino Zaba, Mikelangelo Loconte, Piero Monterisi. Per organizzare al meglio il concerto, i promotori (le agguerrite Antonella Catucci, Josie Calvio e Annalisa Francia, affiancate da Simonpietro Marinelli e Pietro Fragasso) lanciarono una raccolta fondi e un appello agli sponsor per supportare economicamente l'iniziativa.
A distanza di otto mesi da quel concerto, che pure finì sotto i riflettori dei media perché finalmente fece vivere quello spazio abbandonato e lasciato al degrado, i ragazzi del comitato tornarono alla carica con una lettera firmata all'allora Sindaco in carica. "Da ottobre ad oggi ben poco è accaduto- si lamentavano giustamente i promotori delle varie iniziative- chiediamo a questo punto di conoscere con chiarezza a che punto è la situazione. Dopo la nostra manifestazione e la raccolta firme, Rete Ferroviaria Italiana aveva manifestato la disponibilità a concedere in comodato d'uso a fini sociali, i locali dismessi della stazione. Poi, il silenzio. Anzi, sono stati cancellati un altro paio di treni regionali".
"Stazioniamoci" ebbe un successo di partecipazione: tra musica, arte e piatti tipici, tanti cerignolani di tutte le età provarono "il gusto" di vivere un luogo dimenticato e abbandonato, privo ormai di ogni attrattiva.
Qualcuno, preso dall'entusiasmo, avanzò la proposta di aprire una "libreria del viaggiatore", altri misero tra le priorità quella di ripristinare un bar che potesse dare ristoro ai pendolari, e di dare dignità alla stazione dotandola di servizi igienici.
C'era energia, entusiasmo, voglia di creare ed uscire dal "buco nero" del degrado per ridare dignità e bellezza ad un luogo che appartiene a tutti.
Dopo tredici anni, c'è chi affida ogni tanto ai social le lamentele per una stazione fantasma che ormai incute solo paura e insicurezza, e non c'è più neppure lo spiraglio di un comitato civico che possa provare a risollevarne le sorti.