Spettacolo di Teatro Civile Signor NO
In occasione della Giornata della Memoria lo spettacolo scritto da Marcello Colopi
Cerignola - sabato 23 gennaio 2016
19.35 Comunicato Stampa
La Cooperativa Sociale Dibenedetto, in collaborazione con l'Associazione Musica per Sorridere e con l'Associazione Nazionale Polizia di Stato Gruppo di Cerignola, in occasione della giornata della Memoria, ha prodotto uno spettacolo di teatro civile dal titolo Signor No di Marcello Colopi.
Lo spettacolo racconta la vita e il sacrificio di Filippo Palieri (Cerignola, 22 maggio 1911 – Wietzendorf, 13 aprile 1945) Capo di gabinetto della questura di Rieti. Durante il suo servizio in questa sede, egli si adoperò per evitare la deportazione nei campi di lavoro in Germania di circa 300 artigiani reatini, che avvertì personalmente del pericolo. Nello stesso periodo, fornì appoggio ai reparti partigiani che operavano sulle montagne della Sabina.
A causa del contrasto effettuato agli occupanti tedeschi, e del suo rifiuto ad aderire alla Repubblica Sociale Italiana, venne alla fine arrestato ed internato nel campo di concentramento di Wietzendorf, dove morì di stenti. Per questo Palieri è stato insignito dalla Presidenza della repubblica della Medaglia d'oro al merito civile.
Lo spettacolo oltre a raccontare la storia umana di Palieri ( il suo coraggio e la sua determinazione) racconta anche la storia degli IMI ( internati militari italiani): infatti dopo L'8 settembre del 1943 oltre un milione di soldati ed ufficiali italiani furono catturati dai tedeschi. Tutti loro si trovarono di fronte ad un dilemma: aderire alla Repubblica Sociale di Mussolini salvando la propria vita, oppure divenire prigioniere dei tedeschi. La stragrande maggioranza di loro "scelse" la prigionia divenendo cosi I.M.I. ovvero internati militari italiani e Palieri con loro. In quei mesi drammatici di prigionia e morte migliaia di italiani nei campi di concentramento tedeschi dettero vita ad resistenza non violenta. Resistettero alla fame, al freddo, alla violenza ribadendo sempre con forza NO all'adesione ad un regime. Riuscirono a resistere grazie alla cultura e la bellezza dell'arte.
Nei campi di concentramento studiavano economia, politica, filosofia, storia e diritto. Organizzarono una compagnia teatrale e una stagione di prosa, due concorsi di poesia e una serie di mostre di pittura. Tutto questo in modo clandestino, violando tutte le disposizioni dei nazisti e rischiando la propria vita. La storia di Palieri si intreccia con la storia di altri ufficiali che condivisero con lui la prigionia come Giovannino Guareschi ( scrittore) Alessandro Natta ( politico) Tonino Guerra, ( poeta) Giuseppe Lazzati ( intellettuale cattolico) Raffaele Pisu ( attore) Antonino Meli ( magistrato) loro, a differenza di Palieri, ebbero la fortuna di tornarono alla loro case e poter raccontare la loro tragedia e il loro eroismo.
SIGNOR NO è il racconto di questa grande storia italiana fatta da italiani ( e da un cerignolano) che scelsero la deportazione nei campi di internamento sapendo che in quei campi, tra il freddo e il fango, si ponevano le basi di un nuovo stato che troverà fondamento compiuto nella Costituzione Italiana.
Lo spettacolo racconta la vita e il sacrificio di Filippo Palieri (Cerignola, 22 maggio 1911 – Wietzendorf, 13 aprile 1945) Capo di gabinetto della questura di Rieti. Durante il suo servizio in questa sede, egli si adoperò per evitare la deportazione nei campi di lavoro in Germania di circa 300 artigiani reatini, che avvertì personalmente del pericolo. Nello stesso periodo, fornì appoggio ai reparti partigiani che operavano sulle montagne della Sabina.
A causa del contrasto effettuato agli occupanti tedeschi, e del suo rifiuto ad aderire alla Repubblica Sociale Italiana, venne alla fine arrestato ed internato nel campo di concentramento di Wietzendorf, dove morì di stenti. Per questo Palieri è stato insignito dalla Presidenza della repubblica della Medaglia d'oro al merito civile.
Lo spettacolo oltre a raccontare la storia umana di Palieri ( il suo coraggio e la sua determinazione) racconta anche la storia degli IMI ( internati militari italiani): infatti dopo L'8 settembre del 1943 oltre un milione di soldati ed ufficiali italiani furono catturati dai tedeschi. Tutti loro si trovarono di fronte ad un dilemma: aderire alla Repubblica Sociale di Mussolini salvando la propria vita, oppure divenire prigioniere dei tedeschi. La stragrande maggioranza di loro "scelse" la prigionia divenendo cosi I.M.I. ovvero internati militari italiani e Palieri con loro. In quei mesi drammatici di prigionia e morte migliaia di italiani nei campi di concentramento tedeschi dettero vita ad resistenza non violenta. Resistettero alla fame, al freddo, alla violenza ribadendo sempre con forza NO all'adesione ad un regime. Riuscirono a resistere grazie alla cultura e la bellezza dell'arte.
Nei campi di concentramento studiavano economia, politica, filosofia, storia e diritto. Organizzarono una compagnia teatrale e una stagione di prosa, due concorsi di poesia e una serie di mostre di pittura. Tutto questo in modo clandestino, violando tutte le disposizioni dei nazisti e rischiando la propria vita. La storia di Palieri si intreccia con la storia di altri ufficiali che condivisero con lui la prigionia come Giovannino Guareschi ( scrittore) Alessandro Natta ( politico) Tonino Guerra, ( poeta) Giuseppe Lazzati ( intellettuale cattolico) Raffaele Pisu ( attore) Antonino Meli ( magistrato) loro, a differenza di Palieri, ebbero la fortuna di tornarono alla loro case e poter raccontare la loro tragedia e il loro eroismo.
SIGNOR NO è il racconto di questa grande storia italiana fatta da italiani ( e da un cerignolano) che scelsero la deportazione nei campi di internamento sapendo che in quei campi, tra il freddo e il fango, si ponevano le basi di un nuovo stato che troverà fondamento compiuto nella Costituzione Italiana.