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Sindaco Metta: depositata la nona memoria difensiva (C) in Procura della Repubblica -VIDEO E MEMORIA IN ALLEGATO-
Commissione volte a verificare la sussistenza di forme di condizionamento mafioso nel Comune di Cerignola. Il Sindaco di Cerignola difende la Città e l’operato dell’Amministrazione Comunale. Depositata in Procura della Repubblica la nona memoria difensiva (C).
Cerignola - giovedì 31 gennaio 2019
11.39 Comunicato Stampa
Il Prefetto dott. Massimo Mariani, in data 9 Gennaio 2019, su delega del Ministro dell'Interno Matteo Salvini, ha nominato due Commissioni volte a verificare la sussistenza di forme di condizionamento mafioso nei Comuni di Cerignola e Manfredonia.
Dopo aver esaminato gli atti, il Sindaco di Cerignola, rivela pubblicamente che la Commissione è stata inviata a seguito del capillare controllo ad opera della Guardia di Finanza su tutte le gare d'appalto del Comune di Cerignola espletate dall'anno 2015 a Luglio del 2018. Al termine del controllo la Guardia di Finanza ha evidenziato alla Procura della Repubblica presunte irregolarità su 11 Gare d'appalto.
In data 12 Gennaio 2019 la decisione, da parte del Sindaco Metta, di difendere la Città di Cerignola e l'operato dell'Amministrazione Comunale mediante la trasmissione "Buonasera Cerignola" in cui, democraticamente e pubblicamente, si dimostra che le presunte irregolarità non sussistono.
È stata depositata presso la Procura della Repubblica di Foggia la nona memoria difensiva (C) del Sindaco di Cerignola.
Nona memoria (C) : Appalto verde pubblico
ESPONGO.
Proseguo e concludo con
APPALTO VERDE PUBBLICO.
La Guardia di Finanza non ama la cooperativa MONDOSERVICE.
Per valutazioni preconcette e formulate affrettatamente.
Basate su presupposti errati.
La legale rappresentante, all'epoca della gara, della cooperativa sociale di tipo B, cooperativa che per legge prevede nella compagine sociale soggetti con pregiudizi penali, sarebbe figlia di un pregiudicato per gravi reati.
TOTALMENTE INESATTO.
La legale rappresentante della Mondoservice è figlia di un incensurato.
Non solo!
La Prefettura di Foggia, a richiesta della Amministrazione Comunale, ha rilasciato, come da procedura, la certificazione antimafia ai sensi dell'art.88 comma 1 del Decreto Legislativo 159/2011.
ALLEGATA ANCHE QUESTA!
Aggiungo che dal 16 novembre 2018 la predetta legale rappresentante è stata sostituita, per dimissioni, da altro soggetto.
Al fine di gettare immeritato discredito sulla stessa cooperativa e, indirettamente sulla Amministrazione, si sottolinea la presenza tra i soci lavoratori di un soggetto pregiudicato.
Potrei dire semplicemente che si tratta di condizione ovvia per una cooperativa sociale di tipo B.
Dando per concesso che si sappia di che parliamo.
Ma la malevolenza di questo rilievo è cosi smaccata, da meritare una puntigliosa puntualizzazione.
Il signore in questione – OVVIAMENTE QUEL CHE SCRIVO, DOCUMENTO –fu dalla Corte di Appello di Bari affidato alla Cooperativa RIPALTA, a mezzo di plurimi provvedimenti, adottati giurisdizionalmente nell'anno 2014.
Risultando essere dipendente della suddetta cooperativa fin dal 2010.
La persona, assunta dalla COOPERATIVA RIPALTA, fu uno dei 19 lavoratori per i quali scattò la clausola di salvaguardia sociale.
All'atto della aggiudicazione dei lavori per il verde pubblico cittadino, non per autonoma decisione e volontà, ma in obbligatoria esecuzione di una clausola di salvaguardia sociale, imposta per legge, costui fu assunto dalla cooperativa MONDOSERVICE, insieme ad altri 18 lavoratori.
Non è lecito gettare, o meglio, tentare di gettare discredito sulla cooperativa che ha rispettato una legge dello Stato.
Una clausola, che si chiama di salvaguardia, non certo per una originale scelta lessicale, ma perché impone di tutelare obbligatoriamente chi ha già un posto di lavoro.
E ce l'ha da ben prima, che il Sindaco Metta potesse condizionare qualsivoglia decisione
Per completezza di informazione documento come la persona in questione si sia da tempo messa in pensione e, quindi, non fosse più dipendente della Mondoservice da ben prima della redazione della annotazione.
Dopo aver esaminato gli atti, il Sindaco di Cerignola, rivela pubblicamente che la Commissione è stata inviata a seguito del capillare controllo ad opera della Guardia di Finanza su tutte le gare d'appalto del Comune di Cerignola espletate dall'anno 2015 a Luglio del 2018. Al termine del controllo la Guardia di Finanza ha evidenziato alla Procura della Repubblica presunte irregolarità su 11 Gare d'appalto.
In data 12 Gennaio 2019 la decisione, da parte del Sindaco Metta, di difendere la Città di Cerignola e l'operato dell'Amministrazione Comunale mediante la trasmissione "Buonasera Cerignola" in cui, democraticamente e pubblicamente, si dimostra che le presunte irregolarità non sussistono.
È stata depositata presso la Procura della Repubblica di Foggia la nona memoria difensiva (C) del Sindaco di Cerignola.
Nona memoria (C) : Appalto verde pubblico
ESPONGO.
Proseguo e concludo con
APPALTO VERDE PUBBLICO.
La Guardia di Finanza non ama la cooperativa MONDOSERVICE.
Per valutazioni preconcette e formulate affrettatamente.
Basate su presupposti errati.
La legale rappresentante, all'epoca della gara, della cooperativa sociale di tipo B, cooperativa che per legge prevede nella compagine sociale soggetti con pregiudizi penali, sarebbe figlia di un pregiudicato per gravi reati.
TOTALMENTE INESATTO.
La legale rappresentante della Mondoservice è figlia di un incensurato.
- Valga l'allegato certificato penale.
Non solo!
La Prefettura di Foggia, a richiesta della Amministrazione Comunale, ha rilasciato, come da procedura, la certificazione antimafia ai sensi dell'art.88 comma 1 del Decreto Legislativo 159/2011.
ALLEGATA ANCHE QUESTA!
Aggiungo che dal 16 novembre 2018 la predetta legale rappresentante è stata sostituita, per dimissioni, da altro soggetto.
- Valga l'allegato Verbale dell'Assemblea dei Soci
Al fine di gettare immeritato discredito sulla stessa cooperativa e, indirettamente sulla Amministrazione, si sottolinea la presenza tra i soci lavoratori di un soggetto pregiudicato.
Potrei dire semplicemente che si tratta di condizione ovvia per una cooperativa sociale di tipo B.
Dando per concesso che si sappia di che parliamo.
Ma la malevolenza di questo rilievo è cosi smaccata, da meritare una puntigliosa puntualizzazione.
Il signore in questione – OVVIAMENTE QUEL CHE SCRIVO, DOCUMENTO –fu dalla Corte di Appello di Bari affidato alla Cooperativa RIPALTA, a mezzo di plurimi provvedimenti, adottati giurisdizionalmente nell'anno 2014.
Risultando essere dipendente della suddetta cooperativa fin dal 2010.
La persona, assunta dalla COOPERATIVA RIPALTA, fu uno dei 19 lavoratori per i quali scattò la clausola di salvaguardia sociale.
All'atto della aggiudicazione dei lavori per il verde pubblico cittadino, non per autonoma decisione e volontà, ma in obbligatoria esecuzione di una clausola di salvaguardia sociale, imposta per legge, costui fu assunto dalla cooperativa MONDOSERVICE, insieme ad altri 18 lavoratori.
Non è lecito gettare, o meglio, tentare di gettare discredito sulla cooperativa che ha rispettato una legge dello Stato.
Una clausola, che si chiama di salvaguardia, non certo per una originale scelta lessicale, ma perché impone di tutelare obbligatoriamente chi ha già un posto di lavoro.
E ce l'ha da ben prima, che il Sindaco Metta potesse condizionare qualsivoglia decisione
Per completezza di informazione documento come la persona in questione si sia da tempo messa in pensione e, quindi, non fosse più dipendente della Mondoservice da ben prima della redazione della annotazione.