Sindaco Metta: «Chiediamo risposte sull' Ospedale»
«Nuoce tantissimo, questo clima di instabilità ed incertezza»
Cerignola - lunedì 14 dicembre 2015
20.52 Comunicato Stampa
"Continuo a raccogliere notizie allarmanti sulla sorte dell'ospedale "Giuseppe Tatarella".
La stampa se ne occupa quotidianamente e sempre lanciando allarmi, che non mi
paiono né pretestuosi, né infondati. Leggo di sale operatorie inattive. Sento di medici e
primari intenzionati a lasciare il nosocomio, come già altri, in verità, hanno fatto in
precedenza.
Come Sindaco, queste notizie mi allarmano, così come preoccupati sono pure i colleghi
delle Città viciniori. Ma registro l'assoluto silenzio di quanti sarebbero istituzionalmente
preposti a fornire chiarimenti e, mi auguro, a rassicurare l'utenza e chi la rappresenta:
tace il Direttore Generale, tace la Direzione Sanitaria, prima di loro tace il Presidente
Emiliano. Eppure sarebbe semplice e doveroso informare, se non i Sindaci, i cittadini.
Chiedo al Presidente Emiliano cosa dobbiamo aspettarci. A quale ridimensionamento
stia lavorando. Quel che so è che, se non tutti, quasi tutti i reparti ospedalieri sono
sotto organico. Gli anestesisti annunciati non si sono mai visti. I numeri dell'ospedale
decrescono esponenzialmente per queste carenze. Le sedute operatorie sono una
chimera.
Non vorrei che poi, proprio in nome di questi risicati numeri, venga giustificato il
ridimensionamento qualitativo e quantitativo del Presidio. Non vorrei che, da un
ospedale di eccellenza, ci ritrovassimo presto un super Pronto Soccorso, ridotto a
smistare i pazienti bisognosi di ricovero verso Foggia e San Severo. Nuoce tantissimo,
questo clima di instabilità ed incertezza.
Tra l'altro, lamento come, a fronte di notizie giornalistiche allarmanti e voci ancor più
preoccupanti, in assenza di chiarimenti da parte di chi questi chiarimenti potrebbe
offrire, io, il Sindaco, non riesca a strappare nemmeno ai diretti interessati - Primari e
Dirigenti Medici - informazioni ufficiali che siano pubblicamente veicolabili. Anzi, si
infittiscono i veti, gli inviti al silenzio, le raccomandazioni ad una condotta che, a questo
punto, non è segnale di riservatezza prudente, ma di smaccata omertà.
Reitero l'invito al Presidente Emiliano, al Direttore Generale, al Direttore Sanitario:
esprimetevi ufficialmente. Prendete una posizione chiara. Informate Sindaci e cittadini.
E nessuno stoltamente replichi che non v'è nulla da dire, perché non è affatto vero: non
è questa, la realtà che raccontano utenti e addetti ai lavori (rigorosamente e
incomprensibilmente) anonimi. Notizie false, allarmi immotivati? Che così sia. Ma
almeno ditelo.
Diversamente, sono portato a credere che qualcuno abbia già in esecuzione un disegno
per Cerignola e per le zone limitrofe, del tutto inaccettabile. E contro il quale, sia chiaro,
intendo battermi fino in fondo."
Franco Metta
La stampa se ne occupa quotidianamente e sempre lanciando allarmi, che non mi
paiono né pretestuosi, né infondati. Leggo di sale operatorie inattive. Sento di medici e
primari intenzionati a lasciare il nosocomio, come già altri, in verità, hanno fatto in
precedenza.
Come Sindaco, queste notizie mi allarmano, così come preoccupati sono pure i colleghi
delle Città viciniori. Ma registro l'assoluto silenzio di quanti sarebbero istituzionalmente
preposti a fornire chiarimenti e, mi auguro, a rassicurare l'utenza e chi la rappresenta:
tace il Direttore Generale, tace la Direzione Sanitaria, prima di loro tace il Presidente
Emiliano. Eppure sarebbe semplice e doveroso informare, se non i Sindaci, i cittadini.
Chiedo al Presidente Emiliano cosa dobbiamo aspettarci. A quale ridimensionamento
stia lavorando. Quel che so è che, se non tutti, quasi tutti i reparti ospedalieri sono
sotto organico. Gli anestesisti annunciati non si sono mai visti. I numeri dell'ospedale
decrescono esponenzialmente per queste carenze. Le sedute operatorie sono una
chimera.
Non vorrei che poi, proprio in nome di questi risicati numeri, venga giustificato il
ridimensionamento qualitativo e quantitativo del Presidio. Non vorrei che, da un
ospedale di eccellenza, ci ritrovassimo presto un super Pronto Soccorso, ridotto a
smistare i pazienti bisognosi di ricovero verso Foggia e San Severo. Nuoce tantissimo,
questo clima di instabilità ed incertezza.
Tra l'altro, lamento come, a fronte di notizie giornalistiche allarmanti e voci ancor più
preoccupanti, in assenza di chiarimenti da parte di chi questi chiarimenti potrebbe
offrire, io, il Sindaco, non riesca a strappare nemmeno ai diretti interessati - Primari e
Dirigenti Medici - informazioni ufficiali che siano pubblicamente veicolabili. Anzi, si
infittiscono i veti, gli inviti al silenzio, le raccomandazioni ad una condotta che, a questo
punto, non è segnale di riservatezza prudente, ma di smaccata omertà.
Reitero l'invito al Presidente Emiliano, al Direttore Generale, al Direttore Sanitario:
esprimetevi ufficialmente. Prendete una posizione chiara. Informate Sindaci e cittadini.
E nessuno stoltamente replichi che non v'è nulla da dire, perché non è affatto vero: non
è questa, la realtà che raccontano utenti e addetti ai lavori (rigorosamente e
incomprensibilmente) anonimi. Notizie false, allarmi immotivati? Che così sia. Ma
almeno ditelo.
Diversamente, sono portato a credere che qualcuno abbia già in esecuzione un disegno
per Cerignola e per le zone limitrofe, del tutto inaccettabile. E contro il quale, sia chiaro,
intendo battermi fino in fondo."
Franco Metta