Cronaca
Sigilli a discarica abusiva attigua alla Forcone Cafiero, deferiti i vertici della società.
Gestione e stoccaggio dall'anno 2014 di terre da scavo provenienti dalla realizzazione dell'ex 5° Lotto.
Cerignola - lunedì 11 settembre 2017
11.44 Comunicato Stampa
08 set 2017, in Cerignola (fg) localita' Forcone Cafiero, i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari, collaborati dalla locale compagnia Carabinieri, nel prosieguo di attività investigativa di specialità, sottoponevano a sequestro preventivo area recintata dell'estensione di circa 25.000 mq, perchè ivi stoccati mc 90.000 (novantamila) circa di rifiuti consistenti in terre da scavo dal valore complessivo di euro 1.500.000 (euro un milione e cinquecentomila) provenienti dalla realizzazione del viciniore 5° Lotto dell'impianto di discarica RSU.
In sostanza la società ha provveduto ad accantonare materiale di scarto soggetto a smaltimento senza però provvedervi per risparmiare almeno un milione e mezzo di euro in ecotassa, così da creare utili inestistenti. Nell'occorso venivano deferiti alla locale Procura della Repubblica il legale Rappresentante dell'impianto di discarica, l'Amministratore Delegato ed il Presidente del Consorzio Bacino fg/4 - sia noncè alta carica Amministrativa locale, ritenuti responsabili, in concorso tra loro ed ognuno per quanto di competenza, per la carica rivestita e nell'esercizio delle proprie funzioni, per la violazione di cui all'art. 256 comma 1 e 3 d. Lgs 152/2006 - per aver gestito e quindi stoccato senza autorizzazione, dall'anno 2014, ingentissima quantità di rifiuti quali terre da scavo, realizzando così una immensa discarica abusiva. Il sequestro si inserisce nell'attivita' di controllo investigativo di questo Comando Ambientale che già nel Marzo 2016 sottoponevano a sequestro preventivo discarica comunale di Cerignola, ad oggi con facoltà d'uso perchè in corso lavori di adeguamento dell'impianto di biostabilizzazione, area dell'estensione di circa 17.000 mq e del valore approssimativo di € 40.000.000/00 (quaranta milioni), per mancanza di rispetto delle più generali norme per la gestione dei rifiuti ed in particolare delle prescrizioni impartite. Allora furono denunciati alla Procura della Repubblica di Foggia il legale rappresentante dell'impianto di discarica, il Direttore Generale, il Presidente del Consorzio Bacino FG/4 e il Direttore tecnico, tutti, in concorso per la violazione di cui all'art. 256/1° e 4° comma del d.l.vo 3.4.2006 n. 152 (per aver gestito illecitamente rifiuti solidi urbani perchè smaltiti nel lotto di discarica senza adeguata biostabilizzazione, in violazione delle prescrizioni imposte con l'autorizzazione integrata ambientale vigente). Da evidenziare l'efficacia l'attivitaà di monitoraggio posta in essere dai silenti apparecchi a pilotaggio remoto definiti comunemente "droni" in dotazione a questo comando carabinieri per la tutela dell'ambiente.
In sostanza la società ha provveduto ad accantonare materiale di scarto soggetto a smaltimento senza però provvedervi per risparmiare almeno un milione e mezzo di euro in ecotassa, così da creare utili inestistenti. Nell'occorso venivano deferiti alla locale Procura della Repubblica il legale Rappresentante dell'impianto di discarica, l'Amministratore Delegato ed il Presidente del Consorzio Bacino fg/4 - sia noncè alta carica Amministrativa locale, ritenuti responsabili, in concorso tra loro ed ognuno per quanto di competenza, per la carica rivestita e nell'esercizio delle proprie funzioni, per la violazione di cui all'art. 256 comma 1 e 3 d. Lgs 152/2006 - per aver gestito e quindi stoccato senza autorizzazione, dall'anno 2014, ingentissima quantità di rifiuti quali terre da scavo, realizzando così una immensa discarica abusiva. Il sequestro si inserisce nell'attivita' di controllo investigativo di questo Comando Ambientale che già nel Marzo 2016 sottoponevano a sequestro preventivo discarica comunale di Cerignola, ad oggi con facoltà d'uso perchè in corso lavori di adeguamento dell'impianto di biostabilizzazione, area dell'estensione di circa 17.000 mq e del valore approssimativo di € 40.000.000/00 (quaranta milioni), per mancanza di rispetto delle più generali norme per la gestione dei rifiuti ed in particolare delle prescrizioni impartite. Allora furono denunciati alla Procura della Repubblica di Foggia il legale rappresentante dell'impianto di discarica, il Direttore Generale, il Presidente del Consorzio Bacino FG/4 e il Direttore tecnico, tutti, in concorso per la violazione di cui all'art. 256/1° e 4° comma del d.l.vo 3.4.2006 n. 152 (per aver gestito illecitamente rifiuti solidi urbani perchè smaltiti nel lotto di discarica senza adeguata biostabilizzazione, in violazione delle prescrizioni imposte con l'autorizzazione integrata ambientale vigente). Da evidenziare l'efficacia l'attivitaà di monitoraggio posta in essere dai silenti apparecchi a pilotaggio remoto definiti comunemente "droni" in dotazione a questo comando carabinieri per la tutela dell'ambiente.