Cronaca
Sicurcenter, 10 anni di carcere al cerignolano Detto
L'uomo colpevole anche di tentato omicidio
Cerignola - domenica 12 luglio 2015
14.45
L'arma che impugnava in un assalto alla Sicurcenter, istituto di vigilanza di Santo Spirito (Bari), era idonea a sparare. Per questo motivo Giuseppe Detto, 41enne di Cerignola, è stato condannato a 10 anni e 8 mesi con l'accusa di rapina aggravata e tentato omicidio.
La vicenda risale al febbraio del 2014. I malviventi, almeno una ventina, assaltarono la sede dell'istituto di vigilanza 'Sicurcenter'. I banditi utilizzarono una escavatrice per sfondare il caveau e portare via due casseforti (una fu recuperata), tagliarono dei pezzi di guardrail per garantirsi la fuga e disseminarono la strada con chiodi a quattro teste per impedire l'intervento delle forze dell'ordine. Un assalto da film e progettato da mesi.
Il tentativo dei ladri riuscì a metà. Il guardiano notturno, accortosi dell'assalto, diede l'allarme a polizia e carabinieri. Le forze dell'ordine intercettarono alcuni componenti della banda, iniziando un conflitto a fuoco. Solo per un puro caso non ci furono vittime: la pistola di Detti, infatti, si inceppò. L'uomo poi fu costretto ad arrendersi. La polizia scientifica, dopo i rilievi del caso, accertò che la pistola era carica e funzionante. Le indagini per risalire agli altri componenti sono ancora in corso.
La vicenda risale al febbraio del 2014. I malviventi, almeno una ventina, assaltarono la sede dell'istituto di vigilanza 'Sicurcenter'. I banditi utilizzarono una escavatrice per sfondare il caveau e portare via due casseforti (una fu recuperata), tagliarono dei pezzi di guardrail per garantirsi la fuga e disseminarono la strada con chiodi a quattro teste per impedire l'intervento delle forze dell'ordine. Un assalto da film e progettato da mesi.
Il tentativo dei ladri riuscì a metà. Il guardiano notturno, accortosi dell'assalto, diede l'allarme a polizia e carabinieri. Le forze dell'ordine intercettarono alcuni componenti della banda, iniziando un conflitto a fuoco. Solo per un puro caso non ci furono vittime: la pistola di Detti, infatti, si inceppò. L'uomo poi fu costretto ad arrendersi. La polizia scientifica, dopo i rilievi del caso, accertò che la pistola era carica e funzionante. Le indagini per risalire agli altri componenti sono ancora in corso.