SIA  Consorzio  FG/4
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SIA, Metta: «Quale strategia per la Sia? La tutela dei lavoratori»

«Vogliamo, tutti, che il servizio migliori. Che le città siano pulite e sanificate. Che le tariffe siano applicate correttamente, e non disinvoltamente, come sinora avvenuto.»

«Ultimato il percorso istituzionale, posso finalmente interrompere il quasi assoluto silenzio sulle vicende relative al Consorzio di Igiene Ambientale e all'assetto amministrativo della SIA. Dopo la mia elezione a Sindaco, appariva normale e doveroso a (quasi) tutti che fosse il Sindaco di Cerignola, Comune capofila del Consorzio, ad assumere la carica di Presidente dell'Assemblea dei Sindaci e Presidente del Comitato Esecutivo del Consorzio di Igiene Ambientale.»
Inizia così la nota stampa a firma del Sindaco Metta, Sindaco di Cerignola che puntualizza alcune questioni sulla SIA. La nota cosi prosegue:
«Il "quasi" si riferisce al Sindaco di San Ferdinando, La Macchia, che aveva, invece, maturato l'idea di opporsi al Cambiamento, riproponendo per le cariche maggiori uno dei poli del preesistente asse decidente del consorzio: quello tra lo stesso La Macchia e Antonio Giannatempo. Tentativo prepotente ed arrogante, sventato dalla saldissima maggioranza coagulatasi intorno al nome del Sindaco di Cerignola, ad opera dei Comuni dei Cinque Reali siti.

Con Metta Presidente, fu eletto Vice-Presidente dell'Assemblea il Sindaco di Ortanova Dino Tarantini. In Comitato Esecutivo furono eletti, con il Presidente Metta, Remo Capuozzo e Rocco Calamita, Sindaci di Carapelle e Stornara. Ci mettemmo subito al lavoro,trovandoci in perfetta sintonia su alcuni punti qualificanti:
a) il giudizio totalmente negativo sull'organizzazione e lo svolgimento del servizio di raccolta rifiuti nei Comuni del Consorzio;
b) la valutazione fortemente negativa circa l'assetto di SIA.

Una società dal bilancio imponente, all'interno della quale ogni potere, da quello di amministrazione a quello dirigenziale tecnico, era assommato in un'unica e sola persona, che fungeva praticamente da amministratore e amministrato; da controllore e controllato. Decidemmo insieme, i Sindaci ed il Comitato Esecutivo, che occorreva una svolta radicale nella gestione ed amministrazione della SIA. Pensammo, e siamo andati dritti per quella strada, di passare dall'Amministratore Unico ad un C.d.A. a tre membri; decidemmo che, al settimo od ottavo tentativo, la tenacia con la quale Francesco Vasciaveo continuava periodicamente a dimettersi, meritasse... un'adesione.

Questo indirizzo era già ben chiaro nelle volontà dei Sindaci componenti la maggioranza del Consorzio, quando - per soprammercato - giunse sui nostri tavoli una spietata, fortemente critica, allarmante relazione della società di verifica KPMG .
Sui contenuti di questa relazione,noti in maniera incompleta e non perfettamente chiara, tornerò in seguito; basti dire, ai cittadini dei Comuni dell'intero Consorzio, che questa primaria società di verifica ha individuato oltre una ventina di criticità gravi, tra le quali: affidamenti ingenti senza contratto; selezione di fornitori per importi notevoli senza alcuna evidenza pubblica (parliamo di importi pari a 800 mila euro, 171 mila euro, 315 mila euro, 81 mila euro); impropri addebiti di spese a carico dei Comuni per 407 mila euro; maggiori costi a carico dei Comuni; tariffe applicate impropriamente, sempre in danno dei Comuni; mancata previsione di fondi/rischi; e tanto altro.

Condotte giudicate penalmente e contabilmente RILEVANTI, non già dal solo Sindaco di Cerignola, ma dalla totalità dei Sindaci dei Comuni. Compreso il Sindaco La Macchia, con cui ho condiviso la "curiosità" di far luce sul numero e le modalità di assunzione del personale SIA. Curiosità che, se è giustificata nel neo-eletto Sindaco Metta, lascia stupefatti, attese le cariche esecutive da sempre ricoperte dal Sindaco di San Ferdinando.

Non ci restava, a fronte di tali risultanze, che accelerare, accelerare, accelerare l'opera di rinnovamento in SIA. Urgenza che il Sindaco di Cerignola sentiva ancor più pressante di ogni altro istituzionale rappresentante delle vicine Comunità, perché criticità, disinvolture ed irregolarità del genere, a Cerignola, nel recente passato, avevano già segnato la sorte infausta di Asia.

Comitato Esecutivo e Assemblea dei Sindaci, a larghissima maggioranza, condividendo pienamente le proposte del Presidente Metta, hanno quindi deliberato il passaggio dall'Amministratore Unico ad un C.d.A. con tre componenti. Il Presidente ha proposto, quale Presidente del C.d.A., il Prof. Ing. Giuseppe De Venuto, Università degli Studi di Bari. Una scelta di alto profilo professionale, affatto condizionata da criteri amicali, clientelari o meramente campanilistici. I nomi degli altri due componenti del Consiglio sono emersi dall'indicazione degli altri Sindaci dei Cinque Reali Siti. Scelte egualmente di alto profilo, se è vero, come è vero, che in Consiglio ci saranno l'Ing. Nicola Iungo ed il Dottor Rocco Lisi, professionisti noti, stimati, professionalmente qualificati.

Toccherà al C.d.A. individuare e nominare il nuovo Direttore Generale. Un nome che è circolato è quello dell'Architetto Donato Capacchione. Ma l'occasione è opportuna per precisare, sperando che le persone in buona fede ne prendano atto, che tale nomina è di competenza esclusiva del C.d.A., e che in nessun modo il Presidente Metta condizionerà, o tantomeno imporrà, nulla. Anzi. Sostengo e difendo strenuamente l'autonomia decisionale del C.d.A. E giungo persino ad auspicare che - ove i nuovi amministratori lo ritengano - la scelta cada su un'altra qualificata professionalità. Unico interesse del Metta Presidente e del Metta Sindaco è che la direzione tecnica della SIA venga affidata in mani salde, competenti, oneste. Sono sicurissimo che il nuovo C.d.A. farà eccellente governo delle Sue facoltà decisionali, facendosi ispirare ai medesimi criteri di competenza e trasparenza che già i Sindaci hanno utilizzato.

Questo percorso che ho noiosamente illustrato non ha trovato l'auspicato consenso dei Sindaci dei tre Comuni della BAT. Reputo la posizione del Sindaco La Macchia aprioristica e sterile. Confido, viceversa, che il collega Marrano e, soprattutto, l'eccellente Sindaco di Trinitapoli Francesco Di Feo comprendano che non vi è stato - e mai vi sarà - ostracismo da parte del Presidente del Consorzio, rispetto ad una Comunità che valuto come importante e utile alla gestione condivisa del Consorzio, al netto delle mire egemonistiche di personaggi rappresentanti logiche di apparato travolte dalla volontà popolare e dalle esigenze di far prevalere i criteri del buon governo e della buona amministrazione.

Questa opera lineare, logica, consequenziale e condivisa ha suscitato in alcuni ristretti ambienti politici (spazzati via dal giudizio del popolo) reazioni diverse. Alcuni fantasmi, travolti dai propri fallimenti indefessi, si agitano in vario modo, preoccupati dei tanti scheletri nascosti negli armadi della SIA. Altri tacciano il Presidente Metta di ossessioni, che francamente mi sono estranee. Guardandomi in giro, l'unica ossessione che noto è quella degli sconfitti, che amano contestare Metta, persino osando dubitare che due più due faccia quattro, solo perché il Sindaco è convinto che quello sia il risultato esatto.

Quale strategia, oggi, per la Sia? Prima di tutto, essenzialmente ed irrinunciabilmente, la tutela dei lavoratori, dei posti di lavoro, della qualità del lavoro. Tutti i Sindaci fautori di questo epocale cambiamento desiderano il bene della Sia. Lavorando per la regolarità, la correttezza amministrativa e la trasparenza economica si salvaguarda Sia, ma anche e soprattutto la sua solidità, che tutti i lavoratori sperano - e noi con loro - venga immediatamente recuperata. Vogliamo, tutti, salvo gli ossessionati contestatori (specializzandi in psicologia, presumo, da alcuni deliranti passaggi delle loro confuse dichiarazioni) che il servizio migliori. Che le città siano pulite e sanificate. Che le tariffe siano applicate correttamente, e non disinvoltamente, come sinora avvenuto. Con i Sindaci incontrerò prestissimo le organizzazioni sindacali per esporre le nostre intenzioni.

Questo è cambiamento. Come avevo promesso. »
  • Metta
  • Remo Capuozzo
  • Sia
  • Franco Metta
  • Dino Tarantini
  • Rocco Calamita
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