Si può pensare da bambini? Una riflessione promossa dal club UNESCO
Prende spunto dalla recente pubblicazione “Pensare da bambini” l’incontro con gli autori Dorella Cianci e Massimo Liritano promosso dal club UNESCO di Cerignola
Cerignola - domenica 17 gennaio 2021
10.00
Si è tenuto ieri 16 gennaio l'incontro in streaming con Dorella Cianci e Massimo Liritano, promosso dal club UNESCO di Cerignola, per dialogare della loro ultima fatica editoriale "Pensare da bambini – La sfida di Amica Sofia", pubblicato a novembre 2020 da Erickson. Gli autori sono rispettivamente, la direttrice della rivista scientifica Amica Sofia e il presidente dell'associazione nazionale omonima che si occupa di ricerca e promozione delle pratiche di filosofia dialogica nella scuola e nella società.
Filosofia e bambini sembra un binomio azzardato, eppure il titolo provocatorio del testo, come ha spiegato la dottoressa Cianci, serve a ribaltare la gerarchia classica che vede l'adulto maestro del bambino: «Il cervello dei bambini e un cervello che si rigenera a livello neuronale molto più velocemente. Questo vuol dire che i bambini ci possono dare una lezione di adattamento nei momenti così difficili come quelli del lockdown. A loro probabilmente resterà meno il trauma di questo periodo. L'idea di rovesciare la prospettiva è esattamente il punto: non siamo noi ad insegnare i bambini ma proviamo a prestare un po' di più ascolto a loro.»
Un concetto ribadito anche dal presidente Liritano che ha sottolineato come i pensieri dei bambini non siano così banali come ci si aspetterebbe: «Amica sofia si pone in ascolto del pensiero dei bambini, ecco perché il titolo del libro è efficace. Pensare da bambini ha sia un valore temporale, e quindi pensare quando si è bambini ma anche un valore modale, cioè pensare come pensano i bambini. Prendiamo sul serio la complessità del pensiero dei bambini e cerchiamo di imparare anche noi a pensare come i bambini.»
Questo, come altri temi interessanti emersi nel corso della discussione, hanno coinvolto appassionatamente i partecipanti, tenuto conto anche del loro profilo professionale di insegnanti e dirigenti di scuole di ogni grado. In conclusione, ciò che trapela dalle considerazioni degli autori sul testo è un mondo, quello dei più piccoli, sconosciuto o che forse abbiamo dimenticato, complesso, non affatto banale né di facile interpretazione. Un mondo nel quale il libro cerca di accompagnare l'adulto, purché disposto a lasciarsi guidare e accettare la sfida di imparare e pensare senza pregiudizi.
Filosofia e bambini sembra un binomio azzardato, eppure il titolo provocatorio del testo, come ha spiegato la dottoressa Cianci, serve a ribaltare la gerarchia classica che vede l'adulto maestro del bambino: «Il cervello dei bambini e un cervello che si rigenera a livello neuronale molto più velocemente. Questo vuol dire che i bambini ci possono dare una lezione di adattamento nei momenti così difficili come quelli del lockdown. A loro probabilmente resterà meno il trauma di questo periodo. L'idea di rovesciare la prospettiva è esattamente il punto: non siamo noi ad insegnare i bambini ma proviamo a prestare un po' di più ascolto a loro.»
Un concetto ribadito anche dal presidente Liritano che ha sottolineato come i pensieri dei bambini non siano così banali come ci si aspetterebbe: «Amica sofia si pone in ascolto del pensiero dei bambini, ecco perché il titolo del libro è efficace. Pensare da bambini ha sia un valore temporale, e quindi pensare quando si è bambini ma anche un valore modale, cioè pensare come pensano i bambini. Prendiamo sul serio la complessità del pensiero dei bambini e cerchiamo di imparare anche noi a pensare come i bambini.»
Questo, come altri temi interessanti emersi nel corso della discussione, hanno coinvolto appassionatamente i partecipanti, tenuto conto anche del loro profilo professionale di insegnanti e dirigenti di scuole di ogni grado. In conclusione, ciò che trapela dalle considerazioni degli autori sul testo è un mondo, quello dei più piccoli, sconosciuto o che forse abbiamo dimenticato, complesso, non affatto banale né di facile interpretazione. Un mondo nel quale il libro cerca di accompagnare l'adulto, purché disposto a lasciarsi guidare e accettare la sfida di imparare e pensare senza pregiudizi.