Cronaca
Sgominata banda familiare dedita allo spaccio di cocaina
Giro d'affari da 150mila euro. Due in carcere a Foggia
Cerignola - giovedì 4 giugno 2015
17.49
Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Con queste accuse i carabinieri del comando provinciale di Foggia hanno eseguito ordinanza di misure cautelari nei confronti di sei indagati, tutti cerignolani. Matteo Clemente, 20 anni, e Laura Marzocca, 39, sono stati condotti nel carcere di Foggia. Mentre agli altri quattro indagati, Sabina Ladogana, 45 anni, Valentina Clemente, 24, Giuseppe Menniello, 34, e Adelina Clemente, 26 anni, è stato comminato l'obbligo di presentazione alla polizia.
L'indagine, condotta tra marzo e giugno 2013, ha permesso di accertare molteplici episodi di spaccio per un giro d'affari stimato intorno ai 150 mila euro. Alcuni sono aggravati dall'utilizzo di minori, che svolgevano la funzione di vedette per verificare l'eventuale sopraggiungere delle forze dell'ordine. Il tutto è iniziato il 22 marzo di due anni fa, quando i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato Vincenzo Ladogana e Luigi Gentile. I due sono stati trovati in possesso di mezzo chilogrammo di cocaina, 4mila euro in contanti e bilancini di precisione, buste in cellophane e nastro adesivo utilizzati per il confezionamento delle dosi di droga. Nel corso della perquisizione, inoltre, i carabinieri avevano rinvenuto tre quaderni da considerarsi dei veri e propri libri contabili.
Dal quadro degli indizi, è emerso il coinvolgimento di altre persone. Gli investigatori hanno accertato che la moglie di Ladogana, Laura Marzocca, e il nipote, Matteo Clemente, hanno continuato l'attività di spaccio tra le mura domestiche. Quest'ultimo si è reso responsabile anche di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e violenza e minaccia a pubblico ufficiale. L'indagine ha poi consentito di individuare gli altri quattro componenti della banda, che operavano l'attività illecita di spaccio prevalentemente a Cerignola e nei comuni limitrofi del basso tavoliere.
L'indagine, condotta tra marzo e giugno 2013, ha permesso di accertare molteplici episodi di spaccio per un giro d'affari stimato intorno ai 150 mila euro. Alcuni sono aggravati dall'utilizzo di minori, che svolgevano la funzione di vedette per verificare l'eventuale sopraggiungere delle forze dell'ordine. Il tutto è iniziato il 22 marzo di due anni fa, quando i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato Vincenzo Ladogana e Luigi Gentile. I due sono stati trovati in possesso di mezzo chilogrammo di cocaina, 4mila euro in contanti e bilancini di precisione, buste in cellophane e nastro adesivo utilizzati per il confezionamento delle dosi di droga. Nel corso della perquisizione, inoltre, i carabinieri avevano rinvenuto tre quaderni da considerarsi dei veri e propri libri contabili.
Dal quadro degli indizi, è emerso il coinvolgimento di altre persone. Gli investigatori hanno accertato che la moglie di Ladogana, Laura Marzocca, e il nipote, Matteo Clemente, hanno continuato l'attività di spaccio tra le mura domestiche. Quest'ultimo si è reso responsabile anche di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e violenza e minaccia a pubblico ufficiale. L'indagine ha poi consentito di individuare gli altri quattro componenti della banda, che operavano l'attività illecita di spaccio prevalentemente a Cerignola e nei comuni limitrofi del basso tavoliere.