Sgarro: Sullo scippo all’Agrario di Cerignola diffido Miglio a far valere i diritti della Provincia. Basta fare il “pesce in barile”
Mi auguro in un sussulto da parte del Presidente. Il perdurare del suo immobilismo non potrebbe che essere letto solamente in due direzioni: o Miglio è connivente o è inadeguato».
Cerignola - sabato 5 agosto 2017
9.06 Comunicato Stampa
«Miglio non può continuare a fare il pesce in barile sulla querelle riguardante i terreni dell'Istituto Agrario di Cerignola. Ho più vote invitato il Presidente a prendere posizione e diffidare il Comune che ha deciso di alienare beni non in suo possesso, per realizzare un palazzetto dello sport e un supermercato sui terreni dello storico dell'ITAS Pavoncelli. E mentre il Comune va avanti senza sentire gli appelli di politica e società civile, Miglio continua inviare molli e inutile inviti, fino ad ora rimasti inascoltati». Commenta il consigliere provinciale del PD Tommaso Sgarro.
«Già il 04/05/2017 l'Ente inviava una missiva dove si invitava il Comune di Cerignola a non intraprendere azioni in aperta violazione della normativa, dando mandato all'ufficio legale in caso di mancata risposta ad avviare le azioni ritenute opportune a tutela del patrimonio posseduto dalla Provincia ed al regolare svolgimento dell'attività didattica dell'Istituto Pavoncelli. Da allora però Miglio non ha dato segni di vita. Se la strategia è prendere tempo e favorire l'azione speculativa del Sindaco il Presidente ha fatto male i suoi conti. Per ora, infatti, sono io che ho inviato a mezzo p.e.c. una diffida ad agire indirizzata a lui ed il Segretario generale per tutelare i diritti dell'Ente che oggi vanta il possesso reale di quei terreni. In caso di mancata risposta sarò costretto a denunciare personalmente il fatto alle autorità giudiziarie per tutelare e a porre in essere ogni altra iniziativa volta a evitare questo scippo alla storia della città ofantina e questo danno al patrimonio della Provincia di Foggia. Mi auguro in un sussulto da parte del Presidente. Il perdurare del suo immobilismo non potrebbe che essere letto solamente in due direzioni: o Miglio è connivente o è inadeguato».
«Il comportamento del Comune, che non ha mai dato risposte alla Provincia, lede il rispetto tra enti e istituzioni. E questo è un ulteriore elemento che rende incomprensibili le motivazioni che hanno portato Miglio a trasformare la diffida preparata dall'avvocatura provinciale in una blanda, quanto inutile, reprimenda. Il tempo passa, il Comune pubblica il bando per procedere alla permuta dei terreni dell'Agrario e Miglio perde tempo? Qui la questione è anche tutta interna alla politica provinciale, a quale ruolo voglia svolgere l'ente per tutelare il proprio ruolo sul territorio. Il disinteresse dell'Ente verso una questione che sta interessando cittadini, associazioni, sindacati, istituzioni scolastiche e regionali, non può che rendere ancora più distanti gli abitanti della Capitanata da un Ente al momento già difficile da decodificare».
«Già il 04/05/2017 l'Ente inviava una missiva dove si invitava il Comune di Cerignola a non intraprendere azioni in aperta violazione della normativa, dando mandato all'ufficio legale in caso di mancata risposta ad avviare le azioni ritenute opportune a tutela del patrimonio posseduto dalla Provincia ed al regolare svolgimento dell'attività didattica dell'Istituto Pavoncelli. Da allora però Miglio non ha dato segni di vita. Se la strategia è prendere tempo e favorire l'azione speculativa del Sindaco il Presidente ha fatto male i suoi conti. Per ora, infatti, sono io che ho inviato a mezzo p.e.c. una diffida ad agire indirizzata a lui ed il Segretario generale per tutelare i diritti dell'Ente che oggi vanta il possesso reale di quei terreni. In caso di mancata risposta sarò costretto a denunciare personalmente il fatto alle autorità giudiziarie per tutelare e a porre in essere ogni altra iniziativa volta a evitare questo scippo alla storia della città ofantina e questo danno al patrimonio della Provincia di Foggia. Mi auguro in un sussulto da parte del Presidente. Il perdurare del suo immobilismo non potrebbe che essere letto solamente in due direzioni: o Miglio è connivente o è inadeguato».
«Il comportamento del Comune, che non ha mai dato risposte alla Provincia, lede il rispetto tra enti e istituzioni. E questo è un ulteriore elemento che rende incomprensibili le motivazioni che hanno portato Miglio a trasformare la diffida preparata dall'avvocatura provinciale in una blanda, quanto inutile, reprimenda. Il tempo passa, il Comune pubblica il bando per procedere alla permuta dei terreni dell'Agrario e Miglio perde tempo? Qui la questione è anche tutta interna alla politica provinciale, a quale ruolo voglia svolgere l'ente per tutelare il proprio ruolo sul territorio. Il disinteresse dell'Ente verso una questione che sta interessando cittadini, associazioni, sindacati, istituzioni scolastiche e regionali, non può che rendere ancora più distanti gli abitanti della Capitanata da un Ente al momento già difficile da decodificare».