Sgarro: «Sulla TARI giocano alle tre carte»
I commenti del segretario cittadino del PD a margine del Consiglio Comunale di ieri
Cerignola - venerdì 29 aprile 2016
15.31 Comunicato Stampa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa del Partito Democratico di Cerignola:
«Devo ammetterlo Metta ha una incredibile capacità di falsificare e stravolgere la realtà. Come nell'ultima seduta del consiglio comunale! Approvazione del Piano Economico Finanziario (PEF) sui servizi di igiene urbana, documento essenziale per la determinazione della TARI, l'imposta comunale sui rifiuti» commenta il Consigliere Tommaso Sgarro dopo il Consiglio Comunale di ieri.
L'opposizione di centrosinistra ha fatto rilevare l'estrema approssimazione delle cifre indicate e, quindi, la non sostenibilità finanziaria dei servizi di raccolta che quel piano prevede.
«La previsione complessiva, infatti, di circa 8,1 milioni di euro non si capisce affatto sulla base di quali voci specifiche si compone. Non sono sufficienti, infatti, le indicazioni fornite in quanto la norma che prevede proprio i meccanismi di composizione della tariffa (DPR 158799)indica sua serie di voci che devono essere espresse analiticamente e di cui nel PEF non vi è traccia.Noi saremmo i demagoghi. Anche in questo caso il tempo ci darà ragione. È successo per la discarica e l'interporto, succederà anche con la TARI (purtroppo)!»
«Si pone l'obiettivo di una raccolta differenziata al 60% (in sei mesi!), -continua Sgarro- si indicano mezzi, uomini e materiale occorrente – mezzi, uomini e materiale di cui la SIA attualmente non dispone – ma non si comprende affatto quante ulteriori risorse finanziarie, rispetto alle attuali, siano necessarie e da dove reperirle. Attenzione, non è una questione che non riusciamo a comprendere solo noi ma lo stesso sindaco e i vertici del Consorzio di Igiene Ambientale che hanno, impropriamente tra l'altro, elaborato il piano. Infatti, mentre Metta afferma che ci vorrebbero 900 mila euro in più, la Dott.ssa Abbenante solo l'altro ieri in commissione Bilancio parlava di 1,4 mln di euro. Ballano, insomma, tra direttore del consorzio e primo cittadino 500 mila euro. Senza che, comunque, nessuno dei due riesca a spiegare compiutamente come si arrivi a quelle cifre. Nessuna spiegazione poi, ma solo irritazione malcelata e condita dalla solita dose di insulti, sull'inevitabilità del necessario aumento della TARI. Nessun aumento, dice il sindaco, ma recupero dell'evasione. La prima volta che l'abbiamo sentita è stato ai tempi del ministro Tremonti e sappiamo tutti quale beneficio ha prodotto ai conti del Paese!»
Sono i conti a non tornare sostiene Sgarro. «Si sottraggono a dei conti e a delle considerazioni elementari. Cerignola nel 2015 ha smaltito 28.000 tonnellate di rifiuto indifferenziato. Il costo di smaltimento è stato di circa 2,3 milioni di euro ( 80 €/ton). Nel piano è previsto che il costo complessivo sarà di circa 1,5 milioni di €, cioè una diminuzione di costi in virtù di una maggiore raccolta differenziata e di minori quantitativi da smaltire. Il problema è questo se, per intervento sovrannaturale, si raggiungesse la percentuale del 60%, si dovrebbero smaltire in discarica circa 11.200 tonnellate di rifiuti indifferenziati. Presso altre discariche. Il costo medio praticato dagli altri impianti e di circa 150 € per tonnellata. Avremmo quindi un costo di 1,7 mln di euro circa. A ciò andranno aggiunti circa un milione di euro per il conferimento presso altri impianti della frazione organica. In conclusione, pagheremo molto di più di ora con una percentuale di RD al 3%. E non è possibile ancora prevedere i costi del trasporto!»
«Perché tutto ciò? Perché Metta e la sua maggioranza in questi dieci mesi anziché governare hanno continuato a fare campagna elettorale a raccontare bufale sui rifiuti senza cimentarsi nella programmazione impiantistica. Senza procedere rapidamente ai lavori di ampliamento dell'impianto di biostabilizzazione, senza procedere alla realizzazione del VI° lotto di discarica, senza dare attuazione al progetto di realizzazione dell'impianto di compostaggio. Tutte cose che, nonostante le sue continue bugie, si realizzeranno ma ci vorranno anni. E nel frattempo? Nel frattempo la TARI subirà un aumento di almeno il 40/50 % (scommettiamo?) e i lavoratori di SIA, quei 300 a cui demagogicamente Metta dice di pensare, saranno seriamente a rischio.
Intanto la TARI dovrà essere pagata in due rate trimestrali, perché secondo il consigliere Monterisi così vuole la legge di stabilità. Una autentica mazzata per i cittadini ma questa presunta norma non c'è traccia da nessuna parte. Insomma solo un modo per far cassa!» Conclude Sgarro.
«Devo ammetterlo Metta ha una incredibile capacità di falsificare e stravolgere la realtà. Come nell'ultima seduta del consiglio comunale! Approvazione del Piano Economico Finanziario (PEF) sui servizi di igiene urbana, documento essenziale per la determinazione della TARI, l'imposta comunale sui rifiuti» commenta il Consigliere Tommaso Sgarro dopo il Consiglio Comunale di ieri.
L'opposizione di centrosinistra ha fatto rilevare l'estrema approssimazione delle cifre indicate e, quindi, la non sostenibilità finanziaria dei servizi di raccolta che quel piano prevede.
«La previsione complessiva, infatti, di circa 8,1 milioni di euro non si capisce affatto sulla base di quali voci specifiche si compone. Non sono sufficienti, infatti, le indicazioni fornite in quanto la norma che prevede proprio i meccanismi di composizione della tariffa (DPR 158799)indica sua serie di voci che devono essere espresse analiticamente e di cui nel PEF non vi è traccia.Noi saremmo i demagoghi. Anche in questo caso il tempo ci darà ragione. È successo per la discarica e l'interporto, succederà anche con la TARI (purtroppo)!»
«Si pone l'obiettivo di una raccolta differenziata al 60% (in sei mesi!), -continua Sgarro- si indicano mezzi, uomini e materiale occorrente – mezzi, uomini e materiale di cui la SIA attualmente non dispone – ma non si comprende affatto quante ulteriori risorse finanziarie, rispetto alle attuali, siano necessarie e da dove reperirle. Attenzione, non è una questione che non riusciamo a comprendere solo noi ma lo stesso sindaco e i vertici del Consorzio di Igiene Ambientale che hanno, impropriamente tra l'altro, elaborato il piano. Infatti, mentre Metta afferma che ci vorrebbero 900 mila euro in più, la Dott.ssa Abbenante solo l'altro ieri in commissione Bilancio parlava di 1,4 mln di euro. Ballano, insomma, tra direttore del consorzio e primo cittadino 500 mila euro. Senza che, comunque, nessuno dei due riesca a spiegare compiutamente come si arrivi a quelle cifre. Nessuna spiegazione poi, ma solo irritazione malcelata e condita dalla solita dose di insulti, sull'inevitabilità del necessario aumento della TARI. Nessun aumento, dice il sindaco, ma recupero dell'evasione. La prima volta che l'abbiamo sentita è stato ai tempi del ministro Tremonti e sappiamo tutti quale beneficio ha prodotto ai conti del Paese!»
Sono i conti a non tornare sostiene Sgarro. «Si sottraggono a dei conti e a delle considerazioni elementari. Cerignola nel 2015 ha smaltito 28.000 tonnellate di rifiuto indifferenziato. Il costo di smaltimento è stato di circa 2,3 milioni di euro ( 80 €/ton). Nel piano è previsto che il costo complessivo sarà di circa 1,5 milioni di €, cioè una diminuzione di costi in virtù di una maggiore raccolta differenziata e di minori quantitativi da smaltire. Il problema è questo se, per intervento sovrannaturale, si raggiungesse la percentuale del 60%, si dovrebbero smaltire in discarica circa 11.200 tonnellate di rifiuti indifferenziati. Presso altre discariche. Il costo medio praticato dagli altri impianti e di circa 150 € per tonnellata. Avremmo quindi un costo di 1,7 mln di euro circa. A ciò andranno aggiunti circa un milione di euro per il conferimento presso altri impianti della frazione organica. In conclusione, pagheremo molto di più di ora con una percentuale di RD al 3%. E non è possibile ancora prevedere i costi del trasporto!»
«Perché tutto ciò? Perché Metta e la sua maggioranza in questi dieci mesi anziché governare hanno continuato a fare campagna elettorale a raccontare bufale sui rifiuti senza cimentarsi nella programmazione impiantistica. Senza procedere rapidamente ai lavori di ampliamento dell'impianto di biostabilizzazione, senza procedere alla realizzazione del VI° lotto di discarica, senza dare attuazione al progetto di realizzazione dell'impianto di compostaggio. Tutte cose che, nonostante le sue continue bugie, si realizzeranno ma ci vorranno anni. E nel frattempo? Nel frattempo la TARI subirà un aumento di almeno il 40/50 % (scommettiamo?) e i lavoratori di SIA, quei 300 a cui demagogicamente Metta dice di pensare, saranno seriamente a rischio.
Intanto la TARI dovrà essere pagata in due rate trimestrali, perché secondo il consigliere Monterisi così vuole la legge di stabilità. Una autentica mazzata per i cittadini ma questa presunta norma non c'è traccia da nessuna parte. Insomma solo un modo per far cassa!» Conclude Sgarro.