Sgarro (PD): «ZTL segno dell’improvvisazione amministrativa. Ultima ordinanza ne è la prova, a rimetterci solo la cittadinanza»
Ci sono volute sette ordinanze, due regolamenti, un numero imprecisato di delibere, determine, interrogazioni, consigli comunali, quando sarebbe bastato con buon senso fermarsi mesi fa, sedersi a tavolino e ripensare tutto.
Cerignola - giovedì 20 luglio 2017
9.56 Comunicato Stampa
«Ci sono volute sette ordinanze, due regolamenti, un numero imprecisato di delibere, determine, interrogazioni, consigli comunali, quando sarebbe bastato con buon senso fermarsi mesi fa, sedersi a tavolino e ripensare tutto. In questa ridda di carte c'è tutto il caos, non si capisce quanto voluto e quanto frutto di una sciatteria amministrativa, dove a rimetterci è solo la cittadinanza», commenta così il segretario del PD e consigliere comunale Tommaso Sgarro l'ultima ordinanza, la n.71 sulla ZTL.
«Che siano andati in confusione non è un giudizio politico o personale -commenta Sgarro- è un dato di fatto visto che il 27 giugno emettono un'ordinanza e, sbugiardati dal centrosinistra in consiglio comunale, venti giorni dopo ne emettono un'altra che smentisce la precedente. Ne è testimonianza il fatto che inseriscono un nuovo varco tra via Appia e Via Mazzini ma non cambiano i sensi di marcia delle strade rendendo quel varco inaccessibile, quindi, inutile. Vengono confermate le tre Aree Pedonali della precedente ordinanza, Piazza Duomo, tra Via Giuseppe Di Vittorio e Via XX Settembre, tratto del corso davanti alla Villa per intenderci, e quello tra Via Trento a Via Falcone, davanti alla chiesa del Convento, con ingresso per gli autoveicoli autorizzati solo da le 00.00 alle 9.00 e dalle 13.00 alle 17.00, non proprio quello che avevano richiesto i commercianti. Senza considerare che restano invasi i problemi delle Farmacie che insistono sul Corso, non semplici attività commerciali, ma attività di servizio per la cittadinanza».
«Basterebbe solo l'eliminazione dei primi due varchi -continua Sgarro- e la nuova partenza della ZTL da Piazza Duomo per capire che si è andati a vista, smentendosi a seconda delle opportunità del momento e le tirate di giacca, senza uno straccio di idea vera».
«Troppe cosa ancora da risolvere. -incalza il Segretario PD- I residenti del tratto di Corso dal Carmine al Duomo, prima ZTL e ora non più ZTL, che hanno fatto i PASS saranno rimborsati? Come, quando? Senza considerare che per questa ZTL copia e incolla stanno fioccano multe per un periodo di prova indefinibile. Anche qui l'importante è fare cassa, fin da principio il senso di questa ZTL. L'unica certezza è che è inesatto quanto dichiarato ad alcuni organi di stampa da Delvino. Nell'ordinanza n.65 si legge chiaramente che il periodo di prova per la funzionalità della ZTL e dei relativi varchi è quello tra 1 Marzo 2017 al 4 Aprile 2017 e che alla luce delle variazioni proposte si è reso necessario prorogare il periodo di prova fino al 30 giugno. Non si legge di periodi intermedi, non si legge come dice Delvino, di un ulteriore periodo di prova solo fino al 1 maggio. Dei 4 giorni di tempo come periodo di prova che sarebbero stati dati dopo l'ordinanza del 27 giugno non si legge da nessuna parte. Forse sono rimasti impliciti nella testa di Delvino. A leggere quell'ordinanza appare invece chiaro come il periodo abbia termine il 30 giugno, rendendo le multe nel periodo precedente "dubbie". In tutto questo marasma, insomma, si è persa la bussola e a pagare è la cittadinanza. Vista la buona riuscita dell'operazione, pare ovvio che un Comandante così bravo stiano facendo di tutto per trattenerlo a vita a Cerignola – chiosa ironicamente Sgarro sulle ultime voci che si inseguono in città e vorrebbero l'Amministrazione impegnata nel definitivo trasferimento di Delvino a Cerignola-».
«Che siano andati in confusione non è un giudizio politico o personale -commenta Sgarro- è un dato di fatto visto che il 27 giugno emettono un'ordinanza e, sbugiardati dal centrosinistra in consiglio comunale, venti giorni dopo ne emettono un'altra che smentisce la precedente. Ne è testimonianza il fatto che inseriscono un nuovo varco tra via Appia e Via Mazzini ma non cambiano i sensi di marcia delle strade rendendo quel varco inaccessibile, quindi, inutile. Vengono confermate le tre Aree Pedonali della precedente ordinanza, Piazza Duomo, tra Via Giuseppe Di Vittorio e Via XX Settembre, tratto del corso davanti alla Villa per intenderci, e quello tra Via Trento a Via Falcone, davanti alla chiesa del Convento, con ingresso per gli autoveicoli autorizzati solo da le 00.00 alle 9.00 e dalle 13.00 alle 17.00, non proprio quello che avevano richiesto i commercianti. Senza considerare che restano invasi i problemi delle Farmacie che insistono sul Corso, non semplici attività commerciali, ma attività di servizio per la cittadinanza».
«Basterebbe solo l'eliminazione dei primi due varchi -continua Sgarro- e la nuova partenza della ZTL da Piazza Duomo per capire che si è andati a vista, smentendosi a seconda delle opportunità del momento e le tirate di giacca, senza uno straccio di idea vera».
«Troppe cosa ancora da risolvere. -incalza il Segretario PD- I residenti del tratto di Corso dal Carmine al Duomo, prima ZTL e ora non più ZTL, che hanno fatto i PASS saranno rimborsati? Come, quando? Senza considerare che per questa ZTL copia e incolla stanno fioccano multe per un periodo di prova indefinibile. Anche qui l'importante è fare cassa, fin da principio il senso di questa ZTL. L'unica certezza è che è inesatto quanto dichiarato ad alcuni organi di stampa da Delvino. Nell'ordinanza n.65 si legge chiaramente che il periodo di prova per la funzionalità della ZTL e dei relativi varchi è quello tra 1 Marzo 2017 al 4 Aprile 2017 e che alla luce delle variazioni proposte si è reso necessario prorogare il periodo di prova fino al 30 giugno. Non si legge di periodi intermedi, non si legge come dice Delvino, di un ulteriore periodo di prova solo fino al 1 maggio. Dei 4 giorni di tempo come periodo di prova che sarebbero stati dati dopo l'ordinanza del 27 giugno non si legge da nessuna parte. Forse sono rimasti impliciti nella testa di Delvino. A leggere quell'ordinanza appare invece chiaro come il periodo abbia termine il 30 giugno, rendendo le multe nel periodo precedente "dubbie". In tutto questo marasma, insomma, si è persa la bussola e a pagare è la cittadinanza. Vista la buona riuscita dell'operazione, pare ovvio che un Comandante così bravo stiano facendo di tutto per trattenerlo a vita a Cerignola – chiosa ironicamente Sgarro sulle ultime voci che si inseguono in città e vorrebbero l'Amministrazione impegnata nel definitivo trasferimento di Delvino a Cerignola-».