Sgarro (PD) «Stagione vitivinicola disastrosa, agricoltori in ginocchio. Amministrazione ferma, si chieda lo stato di calamità»
"....ufficiale richiesta affinché la Giunta Comunale chieda lo stato di calamità per il settore viticolo cerignolano messo in ginocchio dalle avversità atmosferiche di queste settimane"
Cerignola - giovedì 22 settembre 2016
12.09 Comunicato Stampa
Pubblichiamo di seguito una nota stampa del consigliere del Partito Democratico Tommaso Sgarro : " «Oggi abbiamo protocollato, diretta a sindaco e assessore alle attività produttive, ufficiale richiesta affinché la Giunta Comunale chieda lo stato di calamità per il settore viticolo cerignolano messo in ginocchio dalle avversità atmosferiche di queste settimane». Il Segretario del PD e Consigliere comunale Tommaso Sgarro, annuncia la richiesta dello stato di calamità dopo un incontro avuto con produttori e agricoltori dell'agro di Cerignola. La situazione per il raccolto delle uve quest'anno è delicatissima.
«Alla orami ciclica crisi nella quale versa il settore vitivinicolo e alle grandi e orami consuete difficoltà in cui versano i viticoltori e gli agricoltori locali, - continua Sgarro- al prezzo particolarmente basso del prodotto, quest'anno si è aggiunta la contrazione delle vendite causata dal rapido deterioramento delle uve generato dalle ingenti e ripetute piogge. Questo sta causando anche enormi problemi nell'organizzazione del lavoro, con un autentico ingorgo in termini di richiesta di manodopera tutta concentrata in pochi giorni invece che distribuita su più settimane come di consueto per il racconto dell'uva. Ci sono agricoltori che hanno addirittura rinunciato al raccolto. La situazione insomma è gravissima. Ho avuto modo di far visita a una serie di aziende che mi hanno presentato una situazione di sofferenza senza precedenti. Per quel che si può fare e per quel che può fare il Comune, vista la gravissima emergenza creatasi, si richiede un intervento immediato. Va aggiunto che le piogge hanno inoltre causato gravi danni alla viabilità rurale, con strade diventate orami di difficile percorrenza».
«Abbiamo chiesto all'Amministrazione Comunale di attuare tutte le iniziative necessarie, al fine di usufruire dei benefici previsti dal Decreto Legislativo n° 102 del 29/3/2004. Abbiamo chiesto si riconosca che esistono le condizioni di fatto e di diritto per chiedere alla Regione Puglia nonché alla Prefettura di Foggia lo stato di calamità naturale per il territorio di Cerignola e in particolare gli agricoltori e la produzione del settore vitivinicolo. Un anno fa abbiamo chiesto la convocazione del consiglio comunale sulla stagione vitivinicola a seguito delle parole premonitrici di Metta su una stagione che si annunciava disastrosa. Quest'anno non ci sono stati annunci, ma se è possibile quella in corso è una stagione per la viticoltura ben peggiore. In consiglio si disse che il tempo delle parole era finito, che in una anno il quadro sarebbe cambiato. Mutamenti nessuno ne ha visti e le avversità atmosferiche hanno reso il quadro ancora più complesso. Ora si passi davvero ai fatti e si chieda lo stato di calamità» conclude il consigliere comunale Sgarro. "
«Alla orami ciclica crisi nella quale versa il settore vitivinicolo e alle grandi e orami consuete difficoltà in cui versano i viticoltori e gli agricoltori locali, - continua Sgarro- al prezzo particolarmente basso del prodotto, quest'anno si è aggiunta la contrazione delle vendite causata dal rapido deterioramento delle uve generato dalle ingenti e ripetute piogge. Questo sta causando anche enormi problemi nell'organizzazione del lavoro, con un autentico ingorgo in termini di richiesta di manodopera tutta concentrata in pochi giorni invece che distribuita su più settimane come di consueto per il racconto dell'uva. Ci sono agricoltori che hanno addirittura rinunciato al raccolto. La situazione insomma è gravissima. Ho avuto modo di far visita a una serie di aziende che mi hanno presentato una situazione di sofferenza senza precedenti. Per quel che si può fare e per quel che può fare il Comune, vista la gravissima emergenza creatasi, si richiede un intervento immediato. Va aggiunto che le piogge hanno inoltre causato gravi danni alla viabilità rurale, con strade diventate orami di difficile percorrenza».
«Abbiamo chiesto all'Amministrazione Comunale di attuare tutte le iniziative necessarie, al fine di usufruire dei benefici previsti dal Decreto Legislativo n° 102 del 29/3/2004. Abbiamo chiesto si riconosca che esistono le condizioni di fatto e di diritto per chiedere alla Regione Puglia nonché alla Prefettura di Foggia lo stato di calamità naturale per il territorio di Cerignola e in particolare gli agricoltori e la produzione del settore vitivinicolo. Un anno fa abbiamo chiesto la convocazione del consiglio comunale sulla stagione vitivinicola a seguito delle parole premonitrici di Metta su una stagione che si annunciava disastrosa. Quest'anno non ci sono stati annunci, ma se è possibile quella in corso è una stagione per la viticoltura ben peggiore. In consiglio si disse che il tempo delle parole era finito, che in una anno il quadro sarebbe cambiato. Mutamenti nessuno ne ha visti e le avversità atmosferiche hanno reso il quadro ancora più complesso. Ora si passi davvero ai fatti e si chieda lo stato di calamità» conclude il consigliere comunale Sgarro. "