Sgarro: «Sicurezza e situazione igienico sanitaria fuori controllo a San Matteo»
«Altra notte difficile per gli abitanti del quartiere San Matteo. Diventa sempre più complicata la convivenza tra le comunità straniere e i residenti dei rioni popolari, che oramai da tempo denunciano la situazione di degrado in cui versano»
Cerignola - martedì 29 novembre 2016
20.27 Comunicato Stampa
«Altra notte difficile per gli abitanti del quartiere San Matteo. Diventa sempre più complicata la convivenza tra le comunità straniere e i residenti dei rioni popolari, che oramai da tempo denunciano la situazione di degrado in cui versano» Commenta così il consigliere comunale Sgarro l'ennesimo episodio di disordini nel quartiere San Matteo.
«La situazione riguarda molti quartieri popolari come l'Addolorata, Corso vecchio, Sant'Antonio. La convivenza civile e la situazione igienica di questi rioni destano preoccupazione. –continua Sgarro- Il problema resta il sovraffollamento all'interno delle storiche abitazioni a piano terra della zona da parte delle comunità straniere. Invasione di blatte, cassonetti colmi oltre il limite, la situazione igienica di case molto spesso datate primi del '900, costituiscono un mix sempre più esplosivo dal punto di vista sociale e sanitario.».
«Una situazione tanto delicata richiede un intervento deciso. Ci sono due cose da fare immediatamente. Non perderò tempo in un'interrogazione consiliare che tanto non avrà risposta. Ho protocollato in giornata, piuttosto, una lettera indirizzata a Sindaco, Comandante dei Vigili e Assessore alla Sicurezza, per chiedere due diversi interventi: occorre che la Polizia Municipale controlli le case dei quartieri popolari su indicati. Vanno individuati e denunciati i proprietari di case che affittano le abitazioni a nero e chi non effettua i dovuti controlli sul numero di residenti all'interno delle abitazioni. Occorre che sia effettuato il controllo delle residenze dei residenti stranieri, perché chi ha i figli per usufruire delle agevolazioni e degli assegni familiari è indispensabile che abbia la residenza. Attraverso questo primo incrocio dei dati si può capire quante persone sono iscritte al comune con la medesima residenza e intervenire direttamente in quelle abitazioni. Solo così si potrà ripristinare standard igienico sanitari per questi quartieri degni di una città che si dice civile e garantire la convivenza pacifica tra comunità straniere e abitanti di Cerignola » conclude Sgarro.