Sgarro (PD): «Cancellata la memoria. Dopo sessant’anni nessuna manifestazione ufficiale del Comune per il 25 Aprile ».
È una nota durissima quella del Segretario del PD di Cerignola e consigliere comunale, Tommaso Sgarro.
Cerignola - lunedì 24 aprile 2017
20.03 Comunicato Stampa
«"Chi nasce tondo non muore quadro". Neanche in tempi dove il furore ideologico era ben altro un'amministrazione comunale ha inteso non ricordare ufficialmente il 25 Aprile. Il Comune che non commemora la Liberazione e "s'imbuca" come un adolescente ad una festa, alla lodevolissima iniziativa di commemorazione dei caduti di Valle Cannella, dopo il recupero del monumento avvenuto per mano della stessa Associazione SOS Cerignola, è una delle pagine peggiori per il decoro istituzionale della nostra città le cui istituzioni non sono mai state a un punto così basso». È una nota durissima quella del Segretario del PD di Cerignola e consigliere comunale, Tommaso Sgarro sulla mancata manifestazione ufficiale del Comune di Cerignola per la commemorazione del 25 Aprile.
« Si ricorda un solo episodio simile, quattro anni fa, quando per la concomitanza con il Lunedì dell'Angelo, l'allora sindaco Giannatempo, decise di spostare tutto al 2 Giugno. Insomma Metta come Giannatempo, anzi peggio, perché oggi non c'è nessun particolare motivo per evitare di ricordare il 25 Aprile e celebrare la Resistenza. Ai modi e ai comportamenti politici da squadrista, con insulti e bugie, oggi arriva la definitiva consacrazione a livello istituzionale della vocazione politica da basso ventennio che sta caratterizzando l'azione di Metta ».
«Inaccettabile nel 2017 pretendere di cancellare la memoria del popolo italiano o peggio ancora di declassarla. Senza memoria non c'è futuro. Ovemai fosse stata necessaria ulteriore conferma, questo episodio prova qual è la marca politica di questa amministrazione, che oramai non ha più nulla di civico, non solo nelle modalità di gestione della cosa pubblica ma nel profondo della sua visione storica e politica» chiude il Segretario del PD.
« Si ricorda un solo episodio simile, quattro anni fa, quando per la concomitanza con il Lunedì dell'Angelo, l'allora sindaco Giannatempo, decise di spostare tutto al 2 Giugno. Insomma Metta come Giannatempo, anzi peggio, perché oggi non c'è nessun particolare motivo per evitare di ricordare il 25 Aprile e celebrare la Resistenza. Ai modi e ai comportamenti politici da squadrista, con insulti e bugie, oggi arriva la definitiva consacrazione a livello istituzionale della vocazione politica da basso ventennio che sta caratterizzando l'azione di Metta ».
«Inaccettabile nel 2017 pretendere di cancellare la memoria del popolo italiano o peggio ancora di declassarla. Senza memoria non c'è futuro. Ovemai fosse stata necessaria ulteriore conferma, questo episodio prova qual è la marca politica di questa amministrazione, che oramai non ha più nulla di civico, non solo nelle modalità di gestione della cosa pubblica ma nel profondo della sua visione storica e politica» chiude il Segretario del PD.