Sgarro (PD) «Amministrazione Provinciale: nessun accordo di vertice>>
«Nessun accordo di vertice, dunque, né spartizione a tavolino di poltrone>>
Cerignola - venerdì 20 gennaio 2017
12.01 Comunicato Stampa
«Difficile fare trionfalismo sul risultato di elezioni di II livello per il rinnovo di metà mandato del Consiglio Provinciale, anche perché il sentimento diffuso fra i cittadini non è di soddisfazione, né per questa tipologia di elezione, né nei confronti delle (non) politiche degli amministratori provinciali uscenti».
«Nella lunga campagna elettorale, condotta in collaborazione con l'europarlamentare Elena Gentile, cui sono grato –insieme ai numerosi elettori e compagni e compagne di partito- per l'impegno profuso e per il decisivo contributo dato alla mia elezione, la parola d'ordine di tutti gli amministratori contattati, anche di quelli che con molta onestà intellettuale mi hanno annunciato la loro "impossibilità" a votarmi, è stata "discontinuità" di metodo e di merito e, quindi, politiche di governo del territorio in luogo di quelle di mero potere».
«Valutazioni politiche pienamente condivise. Per questo, e su questo, ravviso la necessità, nella Direzione del Partito e con i nuovi consiglieri PD, di una riflessione approfondita sulla complessità della situazione politica e di governo in Capitanata».
«Nessun accordo di vertice, dunque, né spartizione a tavolino di poltrone. Nessuno scambio di "figurine" e incarichi. Al contrario, una valutazione approfondita di questi due anni di amministrazione provinciale e, in uno, delle possibili ragioni politiche e programmatiche di un'eventuale collaborazione di governo, e solo in esito l'eventuale sottoscrizione di un accordo. Programmatico e di governo, beninteso, mai di potere».
«Nella lunga campagna elettorale, condotta in collaborazione con l'europarlamentare Elena Gentile, cui sono grato –insieme ai numerosi elettori e compagni e compagne di partito- per l'impegno profuso e per il decisivo contributo dato alla mia elezione, la parola d'ordine di tutti gli amministratori contattati, anche di quelli che con molta onestà intellettuale mi hanno annunciato la loro "impossibilità" a votarmi, è stata "discontinuità" di metodo e di merito e, quindi, politiche di governo del territorio in luogo di quelle di mero potere».
«Valutazioni politiche pienamente condivise. Per questo, e su questo, ravviso la necessità, nella Direzione del Partito e con i nuovi consiglieri PD, di una riflessione approfondita sulla complessità della situazione politica e di governo in Capitanata».
«Nessun accordo di vertice, dunque, né spartizione a tavolino di poltrone. Nessuno scambio di "figurine" e incarichi. Al contrario, una valutazione approfondita di questi due anni di amministrazione provinciale e, in uno, delle possibili ragioni politiche e programmatiche di un'eventuale collaborazione di governo, e solo in esito l'eventuale sottoscrizione di un accordo. Programmatico e di governo, beninteso, mai di potere».