Sgarro:«Non si può amministrare bluffando continuamente»
«Sulla SIA Metta si crea solo alibi»
Cerignola - lunedì 2 maggio 2016
23.11 Comunicato Stampa
«Sono passati solo 4 giorni dall'ultimo Consiglio Comunale e l'ultimo improbabile e arrogante bluff di Metta si è subito svelato: le risorse che Cerignola dovrebbe mettere a disposizione per garantire la sopravvivenza di SIA (900.00 euro secondo il sindaco, 1,4 milioni secondo il Direttore del Consorzio) e scongiurare una pericolosa emergenza sociale, oltre che ambientale, sono insufficienti» così il consigliere comunale Tommaso Sgarro dopo le parole di ieri da parte del sindaco sullo stato di SIA.
«Metta si appella al senso di responsabilità degli altri Comuni consorziati, senza però dire che già diversi Comuni hanno già deliberato un sostanzioso aumento della TARI e lancia strani segnali nei confronti della Regione Puglia e del Presidente Emiliano –continua Sgarro-.
In cosa dovrebbe consistere l'impegno che Metta reclama dalla Regione per salvare SIA?
La Regione Puglia ha già cofinanziato per 4 milioni di euro l'ampliamento e l'adeguamento dell'impianto di biostabilizzazione, i cui lavori per la colpevole inerzia e incompetenza del Presidente del Consorzio/Sindaco di Cerignola, non sono ancora partiti.
Se, non a giugno, ma entro il 31 dicembre dello scorso anno fossero partiti, e non vi era alcun impedimento perché ciò accadesse, non ci sarebbe stato alcun sequestro, alcun avviso di garanzia e, soprattutto, non sarebbero venute meno preziose risorse garantite dai Comuni garganici.
La Regione Puglia aveva approvato un ulteriore cofinanziamento (3 milioni di euro) per la realizzazione dell'impianto di compostaggio, prezioso sia da un punto di vista finanziario oltre che ambientale. Anche in quel caso, stante il fatto che progetto e capitolato di gara erano pronti, bisognava concludere la fase amministrativa entro il 31/12/2015. Niente anche in questo caso».
«Metta, impegnato in una perenne e furiosa campagna elettorale ad oltranza, non aveva il tempo per concentrarsi sui progetti e le strategie utili a garantire ambiente e posti di lavoro. Per non parlare dell'assessore Lionetti che, mentre erano impellenti tali scelte, invitava a buttare topi morti nei cassonetti».
«Ora cosa dovrebbe fare la Regione Puglia? Quali responsabilità dovrebbe assumersi? Si vorrebbe far passare l'idea che il futuro della società di igiene urbana è nelle mani di Emiliano e non di quelli che sono deputati alla sua gestione?
–conclude il consigliere del centrosinistra-
Anziché perdersi nei consueti insulti, Metta avrebbe potuto e dovuto essere più chiaro: quanti soldi occorreranno realmente per garantire raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani in una fase del genere? Quali sono i reali sacrifici a cui i lavoratori di SIA e la città dovranno sopportare? Ed infine, appunto, cosa si chiederà concretamente a Michele Emiliano.
Il bluff è miseramente saltato, o risposte concrete o dimissioni. Per il bene di SIA e della città».