Vita di città
Sgarro, Moccia, Lombardi consiglieri di “Noi, Comunità in Movimento”: “A Cerignola una festa patronale triste”
Il direttivo del gruppo politico di opposizione si fa portavoce della comunità cerignolana
Cerignola - venerdì 8 settembre 2023
Comunicato Stampa
Da sempre il periodo della festa patronale, a Cerignola, è uno dei più attesi: l'aria settembrina si fa mite dopo gli eccessi estivi e si avverte un'atmosfera piacevole di condivisione e voglia di vivere al meglio gli eventi cittadini. La festa patronale di quest'anno è chiaramente sotto tono, per una serie di motivazioni. Nel seguente comunicato a firma di Tommaso Sgarro, Marcello Moccia e Luca Lombardi fanno il punto della situazione, interpretando lo stato d'animo dei cerignolani in questi giorni confusi e "tristi".
"La festività della Santa Patrona a Cerignola, al netto delle convinzioni religiose di ognuno, rappresenta un elemento di tradizione e continuità nella storia della città, un forte elemento di identità culturale transgenerazionale. La dimensione, evidentemente sotto tono, dei festeggiamenti laici che quest'anno accompagnano le celebrazioni religiose della Madonna di Ripalta stanno lasciando perplessa la cittadinanza. Sono ben noti i problemi che sta vivendo la Deputazione feste patronali al suo interno, ma alcune scelte sembrano sfidare il buon senso e il buon esito della festa.
La filodiffusione molesta e fuori contesto, che sta creando non pochi problemi alla cittadinanza residente nel centro città, usata per sostituire la banda musicale; le luminarie povere in numero e colori che lasciano senza luce i luoghi del passaggio del quadro venerato dai cerignolani e soprattutto Piazza Duomo; il cambio, per il secondo anno consecutivo, del calendario degli eventi che vedeva chiudere la festività con "il cantante" il 9 settembre invece spostato al 7, e che quest'anno è saltato ufficialmente per indisponibilità dell'artista; tante cose che fanno respirare una certa aria di mestizia attorno a giorni invece sempre di gran festa per le famiglie cerignolane. La dimensione devozionale verso l'effige della santa patrona resta incrollabile nell'animo di ogni cittadina e cittadino, ma è innegabile una certa, complessiva, delusione che raccogliamo nel dialogo con le persone.
Eppure anche quest'anno, come sempre, l'amministrazione comunale ha contribuito, e non con poco, al budget per lo svolgimento della festa, tanto da non doversi chiedere, stante la situazione, se, nella riflessione seria che dovrà accompagnare il lavoro del Vescovo Ciollaro per la riorganizzazione della Deputazione, non trovi spazio anche la possibilità di garantire diritto d'asilo nel suo direttivo a un componente indicato dall'amministrazione in carica e una maggiore apertura alla rappresentanza di quegli sponsor che, annualmente, per devozione, contribuiscono economicamente alla riuscita della festa, così come fa l'ente pubblico.
Non possiamo, insomma, non registrare come questa situazione stia danneggiando l'umore della comunità che vede nel periodo della Madonna di Ripalta il saluto all'estate e la ripresa della piena attività. Una situazione di malessere che registriamo tra le persone che incontriamo e che lascia l'amaro in bocca, dal momento che le rappresentanze istituzionali cittadine poco possono fare su una situazione la cui organizzazione è ad appannaggio di enti e associazioni altre, ma avente ricaduta su un momento tanto importate per l'intera Cerignola".
"La festività della Santa Patrona a Cerignola, al netto delle convinzioni religiose di ognuno, rappresenta un elemento di tradizione e continuità nella storia della città, un forte elemento di identità culturale transgenerazionale. La dimensione, evidentemente sotto tono, dei festeggiamenti laici che quest'anno accompagnano le celebrazioni religiose della Madonna di Ripalta stanno lasciando perplessa la cittadinanza. Sono ben noti i problemi che sta vivendo la Deputazione feste patronali al suo interno, ma alcune scelte sembrano sfidare il buon senso e il buon esito della festa.
La filodiffusione molesta e fuori contesto, che sta creando non pochi problemi alla cittadinanza residente nel centro città, usata per sostituire la banda musicale; le luminarie povere in numero e colori che lasciano senza luce i luoghi del passaggio del quadro venerato dai cerignolani e soprattutto Piazza Duomo; il cambio, per il secondo anno consecutivo, del calendario degli eventi che vedeva chiudere la festività con "il cantante" il 9 settembre invece spostato al 7, e che quest'anno è saltato ufficialmente per indisponibilità dell'artista; tante cose che fanno respirare una certa aria di mestizia attorno a giorni invece sempre di gran festa per le famiglie cerignolane. La dimensione devozionale verso l'effige della santa patrona resta incrollabile nell'animo di ogni cittadina e cittadino, ma è innegabile una certa, complessiva, delusione che raccogliamo nel dialogo con le persone.
Eppure anche quest'anno, come sempre, l'amministrazione comunale ha contribuito, e non con poco, al budget per lo svolgimento della festa, tanto da non doversi chiedere, stante la situazione, se, nella riflessione seria che dovrà accompagnare il lavoro del Vescovo Ciollaro per la riorganizzazione della Deputazione, non trovi spazio anche la possibilità di garantire diritto d'asilo nel suo direttivo a un componente indicato dall'amministrazione in carica e una maggiore apertura alla rappresentanza di quegli sponsor che, annualmente, per devozione, contribuiscono economicamente alla riuscita della festa, così come fa l'ente pubblico.
Non possiamo, insomma, non registrare come questa situazione stia danneggiando l'umore della comunità che vede nel periodo della Madonna di Ripalta il saluto all'estate e la ripresa della piena attività. Una situazione di malessere che registriamo tra le persone che incontriamo e che lascia l'amaro in bocca, dal momento che le rappresentanze istituzionali cittadine poco possono fare su una situazione la cui organizzazione è ad appannaggio di enti e associazioni altre, ma avente ricaduta su un momento tanto importate per l'intera Cerignola".