Sgarro: "La commissione eviti blitz agostani sugli impianti di Forcone Cafiero"
Il dott. Albertini e la nuova proposta di project financing finalizzata al completamento dell’impianto di biostabilizzazione e la realizzazione del VI lotto di discarica e impianto di compostaggio
Cerignola - martedì 3 agosto 2021
10.18 Comunicato Stampa
«Ci risiamo! In piena calura estiva il Dott. Albertini, presidente pro tempore del Consorzio di Igiene Ambientale FG4, convoca l'assemblea per sottoporre una nuova proposta di project financing finalizzata al completamento dell'impianto di biostabilizzazione e la realizzazione del VI lotto di discarica e impianto di compostaggio». Commenta così il candidato sindaco il progetto di finanza proposto dalla Ladurner srl al Consorzio FG/4 sugl'impianti di Forcone Cafiero.
«Abbiamo già un precedente di questo tipo, finì miseramente in una sospetta scatola di biscotti. Ma la domanda che poniamo e che ci poniamo è: perché tanta fretta? È stata fissata per l'inizio di ottobre la data delle elezioni amministrative e buon senso, oltre che rispetto istituzionale, suggerirebbero di demandare alla nuova amministrazione, alla politica, una scelta strategica così importante e complessa come la gestione integrata del ciclo dei rifiuti».
«All'epoca della proposta di finanza di progetto "biscottata", la situazione era completamente diversa. C'era una società pubblica che, per quanto già disastrata grazie proprio alle scelte dell'amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose, era comunque titolare di un'Autorizzazione Integrata Ambientale che, se fossero state reperite risorse finanziarie, poteva realizzare gli impianti – di cui la Regione Puglia aveva già approvato e cofinanziato – e gestirli, trattenendo sul territorio i relativi benefici economici».
«La scelta impiantistica non può essere demandata alla burocrazia istituzionale ma, ribadiamo, alla politica.
Albertini e il Consorzio non assumano alcuna decisione sino a quando il Comune di Cerignola non avrà un'amministrazione scelta dai cittadini. Se toccherà a noi, sarà una società pubblica in cui saranno coinvolti lavoratori e cittadini, a realizzare e gestire gli impianti. Se toccherà a noi, i profitti saranno a vantaggio del territorio non dei privati».
«Abbiamo già un precedente di questo tipo, finì miseramente in una sospetta scatola di biscotti. Ma la domanda che poniamo e che ci poniamo è: perché tanta fretta? È stata fissata per l'inizio di ottobre la data delle elezioni amministrative e buon senso, oltre che rispetto istituzionale, suggerirebbero di demandare alla nuova amministrazione, alla politica, una scelta strategica così importante e complessa come la gestione integrata del ciclo dei rifiuti».
«All'epoca della proposta di finanza di progetto "biscottata", la situazione era completamente diversa. C'era una società pubblica che, per quanto già disastrata grazie proprio alle scelte dell'amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose, era comunque titolare di un'Autorizzazione Integrata Ambientale che, se fossero state reperite risorse finanziarie, poteva realizzare gli impianti – di cui la Regione Puglia aveva già approvato e cofinanziato – e gestirli, trattenendo sul territorio i relativi benefici economici».
«La scelta impiantistica non può essere demandata alla burocrazia istituzionale ma, ribadiamo, alla politica.
Albertini e il Consorzio non assumano alcuna decisione sino a quando il Comune di Cerignola non avrà un'amministrazione scelta dai cittadini. Se toccherà a noi, sarà una società pubblica in cui saranno coinvolti lavoratori e cittadini, a realizzare e gestire gli impianti. Se toccherà a noi, i profitti saranno a vantaggio del territorio non dei privati».