Sgarro, Cicolella, Dalessandro, Dibiscelia, Mirra, Moccia, e Rendine: «Prioritaria la tutela dei lavoratori di SIA: NO ALLA PRIVATIZZAZIONE! »
"Solo 3 sindaci hanno votato a favore, 2 erano assenti, 2 hanno votato contro e 2 con riserva. "
Cerignola - mercoledì 29 marzo 2017
11.42 Comunicato Stampa
«Il Consiglio Comunale di ieri è stato convocato, su richiesta dei consiglieri di centro-sinistra, per chiedere al Sindaco Metta di porre in essere tutte le procedure necessarie per riportare nella legittimità l' affidamento "in house providing" alla SIA del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti.
Lo abbiamo fatto perché, con delibera del 20 gennaio 2017, l'assemblea dei Sindaci ha votato tale tipo di affidamento non rispettando varie norme di legge.
Solo 3 sindaci hanno votato a favore, 2 erano assenti, 2 hanno votato contro e 2 con riserva.
Due Sindaci hanno presentato ricorso al TAR, ma nessun problema per Franco Metta!
Alla delibera del Consorzio è allegata una relazione che avrebbe dovuto esporre l' attuale situazione di SIA e dimostrare che l'affidamento "in house" fosse la scelta più efficace ed economicamente vantaggiosa per garantire il servizio alla comunità.
Peccato che la relazione allegata sia stata copiata, parola per parola, dalla relazione che consentiva l'affidamento del servizio d' igiene urbana del Comune di Foggia ad AMIU PUGLIA Spa nel 2014.
Tutto copiato eccetto tre parole: "…e la sua incedibilità ai privati".
Abbiamo chiesto al Sindaco il motivo di tale omissione, che a noi è parsa subito sospetta.
Al momento lo Statuto di SIA non consente l' alienazione di capitale sociale a privati, ma la nostra preoccupazione è che una successiva modifica, molto semplice da effettuare, dello stesso possa consentire tale possibilità.
Al Sindaco Metta servono 45 minuti di intervento per non riuscire a rispondere ad una banalissima domanda! Domanda posta non solo da noi, ma anche dai cittadini, dai sindacalisti e dai lavoratori della SIA.
Purtroppo il Sindaco Metta, indifferente a fiumi e fiumi di giurisprudenza sul c.d. "controllo analogo", continua a pensare che le sue 42 quote gli consentano la piena facoltà di fare qualsiasi cosa lui voglia.
Si continua, impunemente, a giocare sulle spalle dei tanti lavoratori e su quelle della nostra comunità.
Il D. Lgs. 50/2016, all'art. 192 prevede che gli affidamenti "in house" debbano passare al vaglio dell' ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione), che effettua un controllo molto stringente: ex ante, sulla situazione della società aggiudicataria (avente ad oggetto il piano economico-finanziario, il piano di sviluppo, il piano occupazionale, ecc..), un controllo contestuale ed un controllo ex post.
La relazione allegata non chiarisce in alcun modo tutti i parametri richiesti. Altrimenti non potrebbe essere, considerato che è copiata da un'altra.
L'esclusione o la non iscrizione della SIA dal registro istituito presso l' ANAC quali scenari aprirebbe sul destino della SIA? Quali sarebbero le conseguenze?
Il Presidente del Consorzio avrebbe dovuto preoccuparsi di una simile possibilità.
Noi, in qualità di consiglieri comunali, abbiamo chiesto all' intera assise Comunale di votare a favore di una delibera di Consiglio che avrebbe dovuto semplicemente chiedere al Sindaco, in qualità di Presidente del Consorzio, di garantire gli interessi della nostra comunità.
Peccato che una maggioranza cieca e imboccata a dovere, divisa tra chi prova a recitare a memoria (con scarsi risultati) discorsi scritti da altri, e chi prova a parlare dimostrando di non aver capito una virgola, abbia dato prova di non avere a cuore gli interessi dei cittadini che li hanno votati».
Lo abbiamo fatto perché, con delibera del 20 gennaio 2017, l'assemblea dei Sindaci ha votato tale tipo di affidamento non rispettando varie norme di legge.
Solo 3 sindaci hanno votato a favore, 2 erano assenti, 2 hanno votato contro e 2 con riserva.
Due Sindaci hanno presentato ricorso al TAR, ma nessun problema per Franco Metta!
Alla delibera del Consorzio è allegata una relazione che avrebbe dovuto esporre l' attuale situazione di SIA e dimostrare che l'affidamento "in house" fosse la scelta più efficace ed economicamente vantaggiosa per garantire il servizio alla comunità.
Peccato che la relazione allegata sia stata copiata, parola per parola, dalla relazione che consentiva l'affidamento del servizio d' igiene urbana del Comune di Foggia ad AMIU PUGLIA Spa nel 2014.
Tutto copiato eccetto tre parole: "…e la sua incedibilità ai privati".
Abbiamo chiesto al Sindaco il motivo di tale omissione, che a noi è parsa subito sospetta.
Al momento lo Statuto di SIA non consente l' alienazione di capitale sociale a privati, ma la nostra preoccupazione è che una successiva modifica, molto semplice da effettuare, dello stesso possa consentire tale possibilità.
Al Sindaco Metta servono 45 minuti di intervento per non riuscire a rispondere ad una banalissima domanda! Domanda posta non solo da noi, ma anche dai cittadini, dai sindacalisti e dai lavoratori della SIA.
Purtroppo il Sindaco Metta, indifferente a fiumi e fiumi di giurisprudenza sul c.d. "controllo analogo", continua a pensare che le sue 42 quote gli consentano la piena facoltà di fare qualsiasi cosa lui voglia.
Si continua, impunemente, a giocare sulle spalle dei tanti lavoratori e su quelle della nostra comunità.
Il D. Lgs. 50/2016, all'art. 192 prevede che gli affidamenti "in house" debbano passare al vaglio dell' ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione), che effettua un controllo molto stringente: ex ante, sulla situazione della società aggiudicataria (avente ad oggetto il piano economico-finanziario, il piano di sviluppo, il piano occupazionale, ecc..), un controllo contestuale ed un controllo ex post.
La relazione allegata non chiarisce in alcun modo tutti i parametri richiesti. Altrimenti non potrebbe essere, considerato che è copiata da un'altra.
L'esclusione o la non iscrizione della SIA dal registro istituito presso l' ANAC quali scenari aprirebbe sul destino della SIA? Quali sarebbero le conseguenze?
Il Presidente del Consorzio avrebbe dovuto preoccuparsi di una simile possibilità.
Noi, in qualità di consiglieri comunali, abbiamo chiesto all' intera assise Comunale di votare a favore di una delibera di Consiglio che avrebbe dovuto semplicemente chiedere al Sindaco, in qualità di Presidente del Consorzio, di garantire gli interessi della nostra comunità.
Peccato che una maggioranza cieca e imboccata a dovere, divisa tra chi prova a recitare a memoria (con scarsi risultati) discorsi scritti da altri, e chi prova a parlare dimostrando di non aver capito una virgola, abbia dato prova di non avere a cuore gli interessi dei cittadini che li hanno votati».