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Servizio educativo a distanza negli asili nido: una nuova sperimentazione

Genitori e bambini potranno entrare in uno spazio virtuale dove seguire attività e letture

In un periodo complicato come quello che si sta attraversando nei primi mesi di questo 2020, con tutte le difficoltà legate al Coronavirus, anche gli asili nido e le scuole materne si stanno organizzando per erogare servizi educativi a distanza ai più piccoli ed alle loro rispettive famiglie. È il caso dell'asilo nido "I Tre Pastorelli di Fatima" sito in Ordona (FG) e gestito dalla Cooperativa sociale di Cerignola 'Un Sorriso per tutti'. Tale periodo storico ha messo in difficoltà le certezze e le sicurezze di tutti noi, così da dover modificare ogni abitudine e pensare da subito alle contromisure, una sorta di spazio virtuale che permetterà alle famiglie di sentirsi meno sole, ai bambini di mantenere una relazione con le proprie educatrici, e a quest'ultime di continuare a svolgere con passione e dedizione il lavoro che hanno scelto, pronte a reinventarlo a seconda delle esigenze.

Questo servizio educativo a distanza ricopre un ruolo fondamentale all'interno della emergenza legata al Covid-19: così si possono ridurre le distanze, di consentire ai piccoli una continua relazione con i propri compagni di classe, con gli adulti di riferimento e, soprattutto, consentendo di mantenere ben salda, seppur in maniera alquanto diversa dato il momento, la propria routine. Attraverso la pagina facebook del nido e l'applicazione Hangout, vengono proposte canzoni mimate, letture, videochiamate, tutorial di attività che genitori e bambini possono svolgere insieme a casa e audioletture. Per entrare ancora più nel merito di questa nuova modalità, abbiamo intervistato il presidente della Cooperativa che gestisce il nido, Angelo Minardi.

Oltre al servizio educativo a distanza messo in atto dal nido, vorreste aggiungere altre misure in questo periodo?
«Questa misura di vicinanza vige come obiettivo primario delle educatrici verso i bambini affinché la "Routine", fondamentale per loro, non venga traumaticamente interrotta cosi come hanno fatto le istituzioni tutte. I bambini sono "scomparsi " per Decreto dall'agenda politica. Diverso perché la tutela della Salute di tutti ce lo impone, ma che va spiegato ai bambini affinché possano "assorbire il trauma" del distacco dalla routine e dalla figura di riferimento (la sua educatrice) con cui il bambino ha instaurato un legame di attaccamento. Temporaneo perché questa modalità diversa nuova e strana per il bambino deve essere percepita come momentanea e che la sua educatrice c'è e ci sarà anche dopo che questa emergenza finirà. Abbiamo attivato oltre a questa misura, uno sportello on-Line gratuito di consulenza/psicologica di sostegno e supporto a tutta la famiglia, affinché possa essere sostenuta in un periodo traumatico e di forte stress. In un periodo di "costrizione domiciliare" tante sono le emozioni stressanti e traumatiche che ci pervadono, a maggior ragione sui bambini essendo per natura più vulnerabili. Come può essere la perdita di sonno, risvegli notturni, pianti da stress apparentemente immotivati, inappetenza, richieste continue di abbracci che scaturiscono da paure continue. Ecco a queste e a tante altre domande rispondono due competenti Psicologhe/Psicoterapeute

Avete programmato una sorta di ripartenza quando l'emergenza finirà?
«Tutta la nostra équipe multidisciplinare (psicologhe-pedagogiste-educatrici) è già a lavoro per riprogrammare la ripartenza del nido alla fine di questa emergenza. Tra i primi problemi che stiamo affrontando è quello di facilitare il Re-inserimento dei bambini al nido attraverso modalità pedagogico educative mirate, pensando ad esempio ad un colloquio con ciascuna famiglia prima di iniziare nuovamente il percorso al nido, in modo da evitare un ennesimo periodo di ambientamento. Per facilitare questo momento abbiamo anche inserito un sostegno pedagogico a tutta la famiglia, in modo da riprendere le attività del nido nel modo più idoneo possibile sia per la famiglia sia per il bambino. Attraverso queste forme di sostegno rivolte alla famiglia ci auguriamo di riprendere le attività al nido nel migliore dei modi, assicurando un luogo pieno di opportunità per il bambino ed un servizio efficace per la famiglia che si troverà ad affrontare nuove situazioni dopo questa emergenza sanitaria».
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