Cronaca
Sequestrati 10 milioni di euro ai fratelli Grieco di Cerignola
I proprietari del marchio Proshop sono indagati in un’inchiesta su una presunta truffa sul fotovoltaico
Cerignola - mercoledì 4 ottobre 2023
14.44
E' giunto al termine di un'inchiesta giudiziaria partita nel 2020 il provvedimento di sequestro dei beni in via conservativa per quasi 10 milioni di euro che ha colpito i tre fratelli Grieco di Cerignola, proprietari del marchio Proshop. Nicola, Antonio e Francesco figurano infatti tra i 64 indagati di un'inchiesta avente come oggetto una presunta maxi-truffa sul fotovoltatico.
Come riporta infatti Statoquotidiano.it al vaglio dei Pm vi è l'ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato e indebita percezione di erogazioni pubbliche.
Stando a ciò che ha ricostruito l'accusa, l'imprenditore pugliese Ninivaggi avrebbe realizzato un sistema formato da 49 società fittizie denominate "Energia Fotovoltaica", a cui farebbero capo 21 impianti di fotovoltaico. Il tutto sfruttando la norma della Regione Basilicata che permetteva di ottenere- per gli impianti più piccoli- di ottenere gli incentivi da parte del Gestore Servizi Energetici presentando una semplice DIA (Denuncia Inizio Attività).
Le false attestazioni si riferiscono invece a mega-impianti che dovevano essere sottoposti a procedure di autorizzazione piuttosto lunghe.
I fratelli Grieco risultano legali rappresentanti di alcune società fittizie, oltre che intestatari della domanda di incentivo al GSE.
Come riporta infatti Statoquotidiano.it al vaglio dei Pm vi è l'ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato e indebita percezione di erogazioni pubbliche.
Stando a ciò che ha ricostruito l'accusa, l'imprenditore pugliese Ninivaggi avrebbe realizzato un sistema formato da 49 società fittizie denominate "Energia Fotovoltaica", a cui farebbero capo 21 impianti di fotovoltaico. Il tutto sfruttando la norma della Regione Basilicata che permetteva di ottenere- per gli impianti più piccoli- di ottenere gli incentivi da parte del Gestore Servizi Energetici presentando una semplice DIA (Denuncia Inizio Attività).
Le false attestazioni si riferiscono invece a mega-impianti che dovevano essere sottoposti a procedure di autorizzazione piuttosto lunghe.
I fratelli Grieco risultano legali rappresentanti di alcune società fittizie, oltre che intestatari della domanda di incentivo al GSE.