Territorio
Secondo classificato il rosso del Pavoncelli a “BACCO E MINERVA”
Un calice di vino capace di raccontare l’unicità del territorio
Cerignola - sabato 21 maggio 2022
8.50
In alto i calici, brindiamo al riconoscimento conferito ad una delle tre etichette in concorso alla manifestazione "Bacco e Minerva", per la premiazione dei vini prodotti dagli istituti agrari d'Italia. Si classifica al secondo posto al concorso enologico nazionale "Bacco e Minerva", presso l'istituto Cecchi di Pesaro, il rosso dell'Istituto Agrario Pavoncelli. Premiato un rosso, battezzato "Vulturnus" in onore di Volturno, dio di origine etrusca, dio della vegetazione e del vento di scirocco, vento caldo proveniente da sud-est.
La leggenda narra che Diomede, il vincitore della guerra di Troia, portò con sé dall'Asia Minore in Puglia dei tralci di vite che qui impiantò, dando vita alla storia del nostro vino di maggior pregio, il Nero di Troia, un vino dalla caratteristica carica speziata che lo rende interessante ed originale. E da questo vitigno, coltivato dagli studenti dell'Istituto Agrario Pavoncelli, e dalle sue uve si ottiene un vino corposo, lasciato maturare nella cantina di istituto, imbottigliato poi nella classica confezione da 75 cl.
È con orgoglio che il dirigente dell'istituto, prof. Pio Mirra, accoglie la notizia e rende merito a tutto il percorso che ha condotto al risultato raggiunto "grazie ai docenti e agli studenti dell'Istituto Agrario Pavoncelli per l'impegno, lo studio e la passione per il settore vitivinicolo, uno dei tanti punti di forza dell'istituto, che con il loro lavoro hanno reso possibile tale riconoscimento, condensando in un calice di vino l'unicità del territorio".
Sentitamente rivolge i suoi ringraziamenti "alla preside, prof.ssa Donatella Giuliani del Cecchi di Pesaro, per l'organizzazione impeccabile della XIXesima edizione di "Bacco e Minerva", manifestazione promossa dal Ministero dell'Istruzione con gli Istituti agrari di Italia a confronto".
E chissà che in futuro non sia il nostro Istituto Agrario ad ospitare un concorso a livello nazionale.
La leggenda narra che Diomede, il vincitore della guerra di Troia, portò con sé dall'Asia Minore in Puglia dei tralci di vite che qui impiantò, dando vita alla storia del nostro vino di maggior pregio, il Nero di Troia, un vino dalla caratteristica carica speziata che lo rende interessante ed originale. E da questo vitigno, coltivato dagli studenti dell'Istituto Agrario Pavoncelli, e dalle sue uve si ottiene un vino corposo, lasciato maturare nella cantina di istituto, imbottigliato poi nella classica confezione da 75 cl.
È con orgoglio che il dirigente dell'istituto, prof. Pio Mirra, accoglie la notizia e rende merito a tutto il percorso che ha condotto al risultato raggiunto "grazie ai docenti e agli studenti dell'Istituto Agrario Pavoncelli per l'impegno, lo studio e la passione per il settore vitivinicolo, uno dei tanti punti di forza dell'istituto, che con il loro lavoro hanno reso possibile tale riconoscimento, condensando in un calice di vino l'unicità del territorio".
Sentitamente rivolge i suoi ringraziamenti "alla preside, prof.ssa Donatella Giuliani del Cecchi di Pesaro, per l'organizzazione impeccabile della XIXesima edizione di "Bacco e Minerva", manifestazione promossa dal Ministero dell'Istruzione con gli Istituti agrari di Italia a confronto".
E chissà che in futuro non sia il nostro Istituto Agrario ad ospitare un concorso a livello nazionale.