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Scuola in Puglia, è scontro. I genitori a favore della didattica in presenza scrivono al Ministro

Emiliano intende prorogare la didattica a scelta, il Coordinamento “La Scuola che vogliamo - Scuole diffuse in Puglia” si oppone

È scontro sulla scuola in Puglia, e ormai è lotta tra due fazioni ovvero i genitori che vorrebbero avere garantita la possibilità di scelta fino a fine anno scolastico e quelli che invece sono da sempre per la didattica in presenza, e contrari alle decisioni del presidente Emiliano.

«Alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - scrivono dal Coordinamento "La Scuola che vogliamo - Scuole diffuse in Puglia" - in cui il presidente rivela l'intenzione di prolungare l'ordinanza sulla frequenza scolastica attualmente in vigore, in considerazione anche della richiesta da parte della Regione Puglia inoltrata questa mattina al Ministro Speranza con la quale viene richiesto un "alleggerimento" delle restrizioni per le attività commerciali e ristorative in zona rossa il nostro coordinamento ha inviato poco fa una lettera-appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai Ministri Bianchi e Speranza in difesa del Diritto all'Istruzione per tutte e tutti i bambini e le bambine, le ragazze ed i ragazzi pugliesi».

Di seguito il testo integrale della lettera inviata al presidente del Consiglio, Mario Draghi, al ministro della Pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi e al ministro della Salute, Roberto Speranza.

«Illustre Presidente,
Illustri Ministri,

Siamo a scrivervi appellandoci ancora una volta a voi e alle Leggi dello Stato per segnalarvi il "caso Puglia" che da mesi sta mettendo in seria difficoltà le famiglie di migliaia di bambine e bambini, ragazze e ragazzi a cui, nei fatti, si continua a negare il diritto all'Istruzione. Ancora oggi, dopo le dichiarazioni del presidente Draghi a difesa della Scuola come servizio pubblico essenziale anche in zona rossa, in puglia si attende la quattordicesima ordinanza del Presidente della Regione Michele Emiliano che ancora una volta annuncia, attraverso la stampa, la sua determinazione non soltanto a confermare la "didattica a scelta" per le famiglie ma addirittura a considerare di confermare (in questo caso in controtendenza rispetto agli orientamenti del governo) la didattica a distanza per tutti gli studenti di seconda e terza media e della scuola secondaria di secondo grado sino al prossimo 15 Maggio.
La nostra Comunità non nega la pericolosità del virus e delle sue varianti ne' tantomeno sottovaluta la pressione sul sistema sanitario regionale pugliese delle ultime settimane ma non possiamo continuare ad essere vittime di un sistema di governo regionale che non riesce a contemperare adeguatamente il diritto alla Salute con quello al Lavoro e all'Istruzione. Quest'ultimo fondamentale diritto nella nostra regione è puntualmente negato dallo scorso 28 Ottobre; da allora il tasso di dispersione e di abbandono scolastico, già critico prima della pandemia, è addirittura raddoppiato con le gravi conseguenze di cui le procure minorili sono quotidianamente testimoni alla luce dei numerosi fascicoli che ogni giorno vengono aperti sui minori a rischio di devianza.
Il disagio minorile in Puglia viene inesorabilmente taciuto in nome di interessi economici che, pur comprensibili ove perseguiti con trasparenza e rigorosa legittimità, esprimono l'immagine di una Terra "attrattiva" in termini turistici ma non "accogliente" in termini umanitari. Denunciamo direttamente a voi la catastrofe educativa in cui stiamo precipitando da mesi e il nostro sconforto nel vedere che ancora oggi il nostro Presidente di Regione chiede al Ministro della Salute di alleggerire le norme relative alle zone rosse per le attività commerciali contenute nei decreti e di contro ne contraddice lo spirito profondo che li anima proprio a salvaguardia non solo del principio di coesione sociale (già distrutto in puglia da mesi di "didattica a scelta" che ha diviso nel profondo ogni Comunità scolastica) ma soprattutto di difesa dei più fragili, i più giovani, i più piccoli.

Vi chiediamo di riportare in Puglia la pace e la giustizia, perché non può esserci democrazia senza regole e leggi chiare per tutte e per tutti
».
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