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Scuola e COVID-19, ecco come comportarvi in caso di febbre e sintomi
Una circolare del Ministero della Salute, pubblicata il 24 settembre, chiarisce la procedura per alunni e operatori
Italia - domenica 27 settembre 2020
11.55
Il 24 settembre è suonata la prima campanella nella gran parte degli istituti scolastici della Puglia, in altri suonerà domani e, in altri ancora, martedì mattina. Mascherine e ingressi contingentati, difficoltà e ansia hanno caratterizzato il primo giorno di scuola ma uno dei dubbi più grandi riguarda il da farsi in caso di sintomi Covid a scuola o fuori e di come gestire la situazione. Il 24 settembre, al fine di chiarire ogni dubbio al riguardo, è stata emanata una circolare del Ministero della Salute.
Stando a quanto scritto nel documento, in caso di febbre e sintomi assimilabili al Covid, il primo passo è rivolgersi al pediatra di libera scelta o al medico di medicina generale che valuterà il caso decidendo o meno per il tampone, sia nel caso in cui febbre e sintomi si siano verificati a scuola, sia nel caso in cui alunno o operatore abbia riscontrato i problemi a casa.
In caso di tampone positivo: «Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione secondo i criteri vigenti. Attualmente le indicazioni scientifiche prevedono l'effettuazione di due tamponi (test di biologia molecolare) a distanza di 24 ore l'uno dall'altro con un contestuale doppio negativo, cui potrà conseguire la conclusione dell'isolamento e l'inserimento in comunità. L'alunno/operatore scolastico rientrerà a scuola con attestazione di avvenuta guarigione e nulla osta all'ingresso o rientro in comunità». Si provvederà inoltre alla sanificazione eventuale della scuola e verrà contattato il responsabile Covid della Asl che valuterà il da farsi caso per caso.
In caso di negatività, invece, e quindi di malattia altra dal Covid, si potrà rientrare una volta guariti su indicazione del pediatra o del medico.
Stando a quanto scritto nel documento, in caso di febbre e sintomi assimilabili al Covid, il primo passo è rivolgersi al pediatra di libera scelta o al medico di medicina generale che valuterà il caso decidendo o meno per il tampone, sia nel caso in cui febbre e sintomi si siano verificati a scuola, sia nel caso in cui alunno o operatore abbia riscontrato i problemi a casa.
In caso di tampone positivo: «Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione secondo i criteri vigenti. Attualmente le indicazioni scientifiche prevedono l'effettuazione di due tamponi (test di biologia molecolare) a distanza di 24 ore l'uno dall'altro con un contestuale doppio negativo, cui potrà conseguire la conclusione dell'isolamento e l'inserimento in comunità. L'alunno/operatore scolastico rientrerà a scuola con attestazione di avvenuta guarigione e nulla osta all'ingresso o rientro in comunità». Si provvederà inoltre alla sanificazione eventuale della scuola e verrà contattato il responsabile Covid della Asl che valuterà il da farsi caso per caso.
In caso di negatività, invece, e quindi di malattia altra dal Covid, si potrà rientrare una volta guariti su indicazione del pediatra o del medico.