Screening mammografico, Pezzano: "Pieno appoggio al progetto del dott. Saccozzi. Ora attendiamo l'ASL di Foggia"
"Rivoluzione culturale, che sensibilizzerebbe la cittadinanza"
Cerignola - lunedì 21 settembre 2015
9.30
"Un appello sacrosanto per avviare quel circuito virtuoso in tema sanitario qual è la prevenzione e, dunque, la diagnosi precoce. Noi, per quanto nelle possibilità di un'amministrazione, ci siamo". È il commento di Rino Pezzano, capogruppo del gruppo consiliare del Cambiamento, alla richiesta inviata dal sindaco Franco Metta alla Asl di Foggia per l'attivazione di un serio programma di screening mammografico sul territorio e, contestualmente, alla proposta del dott. Roberto Saccozzi di un ambulatorio oncologico in città.
Per il consigliere, infatti, tutto ciò costituirebbe una vera e propria "rivoluzione culturale, che sensibilizzerebbe la cittadinanza al tema, mai debitamente attenzionato, della prevenzione".
Secondo autorevoli dati medico-scientifici, il test sarebbe in grado di scoprire tumori anche di pochi millimetri con una diminuzione del tasso di mortalità del 35 per cento.
"La struttura ospedaliera di Cerignola ha gli strumenti adatti per effettuare uno screening, ma non attua la prestazione prevista dal Servizio sanitario nazionale", prosegue il consigliere che pone in evidenza i dati del Registro tumori della provincia di Foggia riferiti al periodo 2006-2013: "il tumore alla mammella colpisce le donne cerignolane in misura minore rispetto alla media nazionale, ma con un tasso di mortalità superiore", ricorda.
"Bene dunque ha fatto il sindaco Franco Metta ad inviare una missiva all'Asl di Foggia e alla Direzione sanitaria dell'ospedale 'Tatarella' di Cerignola per sollecitarla in tal senso ed illustrarle il progetto. Anche perché all'ente non sfuggirà che in Puglia lo screening è stato inserito tra i Livelli essenziali di assistenza (LEA) dal 2013. Ma l'appello è anche alle associazioni oncologiche, affinché collaborino in maniera fattiva. Noi come amministrazione comunale ci impegniamo fin da subito a mettere a disposizione alcuni locali per allestire l'ambulatorio".
Per il consigliere, infatti, tutto ciò costituirebbe una vera e propria "rivoluzione culturale, che sensibilizzerebbe la cittadinanza al tema, mai debitamente attenzionato, della prevenzione".
Secondo autorevoli dati medico-scientifici, il test sarebbe in grado di scoprire tumori anche di pochi millimetri con una diminuzione del tasso di mortalità del 35 per cento.
"La struttura ospedaliera di Cerignola ha gli strumenti adatti per effettuare uno screening, ma non attua la prestazione prevista dal Servizio sanitario nazionale", prosegue il consigliere che pone in evidenza i dati del Registro tumori della provincia di Foggia riferiti al periodo 2006-2013: "il tumore alla mammella colpisce le donne cerignolane in misura minore rispetto alla media nazionale, ma con un tasso di mortalità superiore", ricorda.
"Bene dunque ha fatto il sindaco Franco Metta ad inviare una missiva all'Asl di Foggia e alla Direzione sanitaria dell'ospedale 'Tatarella' di Cerignola per sollecitarla in tal senso ed illustrarle il progetto. Anche perché all'ente non sfuggirà che in Puglia lo screening è stato inserito tra i Livelli essenziali di assistenza (LEA) dal 2013. Ma l'appello è anche alle associazioni oncologiche, affinché collaborino in maniera fattiva. Noi come amministrazione comunale ci impegniamo fin da subito a mettere a disposizione alcuni locali per allestire l'ambulatorio".