Territorio
Sconfiggere la mafia si può: a Cerignola presentato "Capitanata Attiva"
Il progetto vuole superare il volontariato e andare verso un modello di impresa per creare lavoro
Cerignola - venerdì 28 luglio 2023
10.55
Il volontariato da solo non basta per contrastare l'influenza delle mafie sui giovani. Per questo è partito Capitanata Attiva, un progetto che ha come obiettivo quello di rivedere il modello di utilizzo dei terreni confiscati alle mafie gestiti da associazioni e cooperative, per produrre economia e servizi duraturi nel tempo.
A presentare il progetto ieri sera presso il Bar Gorizia a Cerignola c'erano Dora Giannatempo della cooperativa cerignolana Altereco, che gestisce nella periferia del paese i beni di Terra Aut e Leonardo Palmisano di Radicifuture, cooperativa barese specializzata in progettazione.
Capitanata Attiva è un progetto che parte letteralmente dalla strada, i rappresentanti delle associazioni che hanno preso parte all'incontro erano seduti intorno ad un tavolino, un modo molto informale per scongiurare quell'autoreferenzialità che qualcuno dei partecipanti vede come un pericolo da evitare per la buona riuscita del progetto.
L'iniziativa nasce non a caso in una terra che ha sempre più bisogno di presìdi di legalità, come testimonia l'infiltrazione della mafia che negli ultimi anni ha coinvolto alcune amministrazioni della provincia di Foggia. Dal 2015 al 2021 sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose i comuni di Monte Sant'Angelo, Mattinata, Cerignola, Manfredonia, Foggia e Orta Nova.
Per questo il progetto si rivolge direttamente ai comuni del territorio. L'obiettivo è quello di fotografare la situazione dei bisogni dei giovani e costruire un rapporto da consegnare alle amministrazioni. Il welfare cattivo garantito dalle mafie può essere sconfitto solo se chi opera nel sociale ed è espressione del territorio, contribuisca a costruire un sistema che dia ai giovani non solo speranza ma anche un futuro.
A presentare il progetto ieri sera presso il Bar Gorizia a Cerignola c'erano Dora Giannatempo della cooperativa cerignolana Altereco, che gestisce nella periferia del paese i beni di Terra Aut e Leonardo Palmisano di Radicifuture, cooperativa barese specializzata in progettazione.
Capitanata Attiva è un progetto che parte letteralmente dalla strada, i rappresentanti delle associazioni che hanno preso parte all'incontro erano seduti intorno ad un tavolino, un modo molto informale per scongiurare quell'autoreferenzialità che qualcuno dei partecipanti vede come un pericolo da evitare per la buona riuscita del progetto.
L'iniziativa nasce non a caso in una terra che ha sempre più bisogno di presìdi di legalità, come testimonia l'infiltrazione della mafia che negli ultimi anni ha coinvolto alcune amministrazioni della provincia di Foggia. Dal 2015 al 2021 sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose i comuni di Monte Sant'Angelo, Mattinata, Cerignola, Manfredonia, Foggia e Orta Nova.
Per questo il progetto si rivolge direttamente ai comuni del territorio. L'obiettivo è quello di fotografare la situazione dei bisogni dei giovani e costruire un rapporto da consegnare alle amministrazioni. Il welfare cattivo garantito dalle mafie può essere sconfitto solo se chi opera nel sociale ed è espressione del territorio, contribuisca a costruire un sistema che dia ai giovani non solo speranza ma anche un futuro.