Territorio
Scomparso mons. Saverio Del Vecchio, vittima del coronavirus
Il vescovo, Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, e il vescovo emerito, Sua Ecc. Mons. Felice di Molfetta, il clero, i religiosi e le religiose, i fedeli della Chiesa che è in Cerignola-Ascoli Satriano, esprimono il proprio dolore
Cerignola - sabato 11 aprile 2020
21.14 Comunicato Stampa
Il vescovo, Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, e il vescovo emerito, Sua Ecc. Mons. Felice di Molfetta, il clero, i religiosi e le religiose, i fedeli della Chiesa che è in Cerignola-Ascoli Satriano, esprimono il proprio dolore per la scomparsa di mons. Saverio Del Vecchio, sacerdote diocesano, vittima nelle ultime settimane del coronavirus.
Nato il 30 novembre 1933 e ordinato presbitero il 16 settembre 1956, don Saverio - tra i suoi molteplici incarichi ricoperti in diocesi e oltre i confini della Chiesa locale - è stato prima parroco, quindi rettore della chiesa della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo a Cerignola. «Il nostro don Saverio - è la prima espressione del Vescovo - è andato a celebrare la Pasqua eterna. Non gli bastavano più le nostre liturgie. Era pronto e lo diceva spesso».
Don Saverio ha lasciato nei sacerdoti di Cerignola e dell'intera diocesi, molti dei quali suoi giovani studenti nel Pontificio Seminario Regionale "Pio XI" di Benevento, una traccia indelebile, e non sono pochi coloro che ne ricordano l'amabile figura ancora oggi, dopo tanti anni, senza dimenticare che il cammino neocatecumenale aveva dato allo stesso una nuova consapevolezza della sua vocazione battesimale e sacerdotale.
«La Vergine Maria - è la riflessione orante del Vescovo - che don Saverio aveva insegnato ad amare nella Confraternita del Carmelo, ora accoglie il suo figlio, che, senza veli, le canta: Fiore del Carmelo…».
Nato il 30 novembre 1933 e ordinato presbitero il 16 settembre 1956, don Saverio - tra i suoi molteplici incarichi ricoperti in diocesi e oltre i confini della Chiesa locale - è stato prima parroco, quindi rettore della chiesa della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo a Cerignola. «Il nostro don Saverio - è la prima espressione del Vescovo - è andato a celebrare la Pasqua eterna. Non gli bastavano più le nostre liturgie. Era pronto e lo diceva spesso».
Don Saverio ha lasciato nei sacerdoti di Cerignola e dell'intera diocesi, molti dei quali suoi giovani studenti nel Pontificio Seminario Regionale "Pio XI" di Benevento, una traccia indelebile, e non sono pochi coloro che ne ricordano l'amabile figura ancora oggi, dopo tanti anni, senza dimenticare che il cammino neocatecumenale aveva dato allo stesso una nuova consapevolezza della sua vocazione battesimale e sacerdotale.
«La Vergine Maria - è la riflessione orante del Vescovo - che don Saverio aveva insegnato ad amare nella Confraternita del Carmelo, ora accoglie il suo figlio, che, senza veli, le canta: Fiore del Carmelo…».