Attualità
Scarseggia acqua minerale negli scaffali dei supermercati in tutta Italia
La produzione di anidride carbonica è sempre più costosa: i prezzi delle bottiglie saliranno ancora?
Italia - mercoledì 10 agosto 2022
11.37
Chi è abituato a consumare a tavola l'acqua con le bollicine dovrà imparare a farne a meno. Le aziende produttrici di acqua minerale stanno attraversando un periodo di forte crisi, per una serie di motivazioni. In primis, pare che la siccità prolungata stia prosciugando le fonti da cui sgorgano le acque minerali, poi si aggiungono i mezzi di trasporto, carenti ed inefficienti già da qualche anno fa a causa dell'emergenza sanitaria, e infine-ma non in ordine di priorità- c'è la scarsa reperibilità di anidride carbonica.
In alcune zone del Centro-Italia le confezioni di acqua minerale cominciano a scarseggiare, e negli scaffali dei supermercati sono affissi dei cartelli con le motivazioni. Le poche bottiglie ancora disponibili sono quelle da mezzo litro, che però hanno prezzi davvero assurdi: in alcuni punti vendita il costo è di quasi sette euro al litro.
Le prospettive non sono rassicuranti: a breve la crisi potrebbe investire anche le altre bibite gassate, inibendone la produzione.
Che fare, allora? In attesa dell'evolversi della situazione, si potrebbe cominciare a rinunciare all'abitudine di bere acqua minerale frizzante, optando per quella "leggermente frizzante" che si trova ancora facilmente in circolazione, oppure tornare alla consuetudine in voga negli anni Ottanta, quando per provare l'ebbrezza delle bollicine si scioglievano polverine effervescenti nell'acqua naturale del rubinetto.
Per il momento, però, non vi sono direttive univoche all'interno della grande distribuzione. Ognuno agisce come ritiene opportuno, anche penalizzando le tasche dei consumatori di acqua minerale più incalliti, che pur di non rinunciare alle bollicine sarebbero disposti a pagarla molto di più del dovuto.
In alcune zone del Centro-Italia le confezioni di acqua minerale cominciano a scarseggiare, e negli scaffali dei supermercati sono affissi dei cartelli con le motivazioni. Le poche bottiglie ancora disponibili sono quelle da mezzo litro, che però hanno prezzi davvero assurdi: in alcuni punti vendita il costo è di quasi sette euro al litro.
Le prospettive non sono rassicuranti: a breve la crisi potrebbe investire anche le altre bibite gassate, inibendone la produzione.
Che fare, allora? In attesa dell'evolversi della situazione, si potrebbe cominciare a rinunciare all'abitudine di bere acqua minerale frizzante, optando per quella "leggermente frizzante" che si trova ancora facilmente in circolazione, oppure tornare alla consuetudine in voga negli anni Ottanta, quando per provare l'ebbrezza delle bollicine si scioglievano polverine effervescenti nell'acqua naturale del rubinetto.
Per il momento, però, non vi sono direttive univoche all'interno della grande distribuzione. Ognuno agisce come ritiene opportuno, anche penalizzando le tasche dei consumatori di acqua minerale più incalliti, che pur di non rinunciare alle bollicine sarebbero disposti a pagarla molto di più del dovuto.