Sara Ciafardoni - poetessa, fotografa, scrittrice... a 11 anni -VIDEO-
Sara Ciafardoni e i versi che accompagnano il video “C’è chi dice no” vincitore del Premio Internazionale di Arte Contemporanea Femminile “Women in… Art”
Cerignola - martedì 11 dicembre 2018
11.48
Sara è allegria, voglia di vivere.
Sara è la forza personificata che apre gli occhi alle 4:00 del mattino e, quando ancora l'alba riposa, diventa alba e scrive, racconta se stessa nella gioia di una vita vissuta.
Pubblica il primo libro "Io Sara, dalla A alla Z" promosso nella giornata di martedì 25 Ottobre dall'Istituto Comprensivo "Don Bosco – Battisti" con il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Cerignola in collaborazione con le Associazioni "Oltre Babaele" e "SOS Sorriso".
Sara vive la Città attraverso gli occhi degli amici, le foto che le giungono tramite Whatsapp, i messaggi e i racconti carpendo ogni sensazione, ogni emozione. È una spugna che assorbe e rilascia emozioni fresche, genuine e nel suo vestito di purezza rilascia semplicità, nella sua luminosità rilascia gioia… nella sua sofferenza trasmette letizia e una innata, fantastica, meravigliosa voglia di vivere.
Sara è esperta di fotografia. Non possiede una macchina fotografica professionale, programmi di grafica in grado di correggere la luminosità, il colore e il calore delle foto. Scatta con un telefonino foto perfette. Ricche del colore del suo sguardo, della luminosità della sua anima, del calore del suo esser Sara.
Gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Don Bosco – Battisti" elaborano alcuni disegni, Sara scrive ed interpreta il racconto che li accompagnerà in un commovente video e vince il Premio Internazionale di Arte Contemporanea Femminile "Women in… Art" come miglior blogger e scrittrice che ritirerà, il 7 Dicembre, l'Assessore alle Politiche Sociali Rino Pezzano, durante l'evento sotto la direzione artistica del Maestro Miguel Gomez, svoltosi presso la chiesa di Santa Teresa dei Maschi, nel Borgo Antico di Bari.
Sara scrive, ma alla presentazione del libro non è fisicamente presente perché l'amica di sempre, la sua patologia, non gli permette uscite.
Vince il Premio Internazionale di Arte Contemporanea Femminile "Women in… Art" ma non ritira personalmente il premio perché l'amica di sempre non la lascia mai sola e richiede attenzioni.
Alla manifestazione contro la violenza di genere "Genere e pregiudizio: arginiamo ogni forma di violenza" Sara partecipa attivamente con il videomessaggio "Voglio tutto e subito", segue da casa, segue a letto con la compagnia della sua cara, legata amica di sempre perché Sara, nei confronti della sua amica di sempre, non nutre rabbia ma serenità, non chiusura ma tolleranza, non reazione ma sopportazione perché fa parte della sua vita vissuta e raccontata in ogni verso, ogni scritto, ogni foto, ogni messaggio… ogni buongiorno… ogni raggio di sole che, pur non baciandola, la sa amare.
Sara è arte che vive, letteratura che racconta mondi che non conosciamo, poesia che entra nell'anima e solca il cuore di emozioni, voce delicata, lieve, tenue… che assorbe e innamora, cattura e rapisce.
Sara Ciafardoni ha 11 anni… Sara è in questi versi:
"La luce della luna filtra attraverso le foglie degli alberi.
"Una luce soave che mostra piccole ali di piccoli folletti senza nomi che percorrono le vie stellate.
Un bosco, un bosco semplicemente incantato.
L'odore di rose e di aghi di pino inebriano il viandante per qualche secondo
e, nel frattempo, cerca di dare un nome a tutti quegli odori strani che non sa ben riconoscere.
Possenti querce millenarie costellano il bosco
e le loro fronde creano piacevoli cerchi di luce sul terreno.
Un'aria magica colma lo spettacolo tramite un'eguagliabile e profonda atmosfera.
Le ombre sembrano animali amorevoli e protettivi che possono prendere forma solo nella notte.
Ad un tratto appare un piccolo essere alto più o meno come una mela rossa e succosa.
È un folletto verde con una semplice stoffa a vela cucita addosso.
Il tenerone, che cerca sempre attenzioni e coccole, ha grandi occhi che ricordano la luna che illumina la serata.
Ma nel frattempo entra la Regina e tutti si nascondono.
Vedo,
perché tutto ciò che mi ricordo di quel periodo sono le risate aspre che mi gironzolavano attorno.
La scuola mi era sempre stata descritta come un posto dolce nel vero senso della parola,
dove le fate insegnanti erano sempre disponibili con te.
A dir la verità mi sono ritrovata faccia a faccia con Caronte,
quell'essere meschino e odioso.
Una passeggiata dolorosa e mortificante ho fatto con Lui,
ho sempre cercato di nascondere la mia forza per essere più simile agli altri
ma nessuno sembrava accorgersi di me.
Mi sentivo sempre con gli occhi puntati addosso ma nessuno diceva niente.
Incredibile come un solo sguardo possa creare disagi in un mostro come me,
potevo toccarli con mano quegli sguardi, quelle facce orribili.
Perché mi trattavano in quel modo?
Forse era il mio modo di fare… il mio modo di parlare… il mio modo di camminare… il mio fisico… o ancora la mia energia troppo elevata che spaventava anche gli insegnanti.
Veramente non saprei.
Iniziai però a sentirmi brutta, bruttissima e ancora più brutta.
Forse ero debole… anzi lo sono!
E tutti nel frattempo ridevano di me!
Avrei voluto urlare ma non avevo il coraggio di farlo.
Come quando voli fino a non avere più aria nei polmoni e sentirti soffocare.
Io mi sentivo sempre così… ma nessuno ci faceva caso.
Mi sentivo così inutile che chiedere aiuto era fuori discussione.
Avrei risolto tutto da sola forse…
La verità è che la suddetta Regina cattiva ama le lacrime che le scolpiscono il viso
perché sono state sempre con lei anche nei momenti di difficoltà.
Fa ridere rendere una Regina oscura una massa di paura nel corpo indifeso?
A me non ha mai fatto ridere… mai… mai!
Sara è la forza personificata che apre gli occhi alle 4:00 del mattino e, quando ancora l'alba riposa, diventa alba e scrive, racconta se stessa nella gioia di una vita vissuta.
Pubblica il primo libro "Io Sara, dalla A alla Z" promosso nella giornata di martedì 25 Ottobre dall'Istituto Comprensivo "Don Bosco – Battisti" con il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Cerignola in collaborazione con le Associazioni "Oltre Babaele" e "SOS Sorriso".
Sara vive la Città attraverso gli occhi degli amici, le foto che le giungono tramite Whatsapp, i messaggi e i racconti carpendo ogni sensazione, ogni emozione. È una spugna che assorbe e rilascia emozioni fresche, genuine e nel suo vestito di purezza rilascia semplicità, nella sua luminosità rilascia gioia… nella sua sofferenza trasmette letizia e una innata, fantastica, meravigliosa voglia di vivere.
Sara è esperta di fotografia. Non possiede una macchina fotografica professionale, programmi di grafica in grado di correggere la luminosità, il colore e il calore delle foto. Scatta con un telefonino foto perfette. Ricche del colore del suo sguardo, della luminosità della sua anima, del calore del suo esser Sara.
Gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Don Bosco – Battisti" elaborano alcuni disegni, Sara scrive ed interpreta il racconto che li accompagnerà in un commovente video e vince il Premio Internazionale di Arte Contemporanea Femminile "Women in… Art" come miglior blogger e scrittrice che ritirerà, il 7 Dicembre, l'Assessore alle Politiche Sociali Rino Pezzano, durante l'evento sotto la direzione artistica del Maestro Miguel Gomez, svoltosi presso la chiesa di Santa Teresa dei Maschi, nel Borgo Antico di Bari.
Sara scrive, ma alla presentazione del libro non è fisicamente presente perché l'amica di sempre, la sua patologia, non gli permette uscite.
Vince il Premio Internazionale di Arte Contemporanea Femminile "Women in… Art" ma non ritira personalmente il premio perché l'amica di sempre non la lascia mai sola e richiede attenzioni.
Alla manifestazione contro la violenza di genere "Genere e pregiudizio: arginiamo ogni forma di violenza" Sara partecipa attivamente con il videomessaggio "Voglio tutto e subito", segue da casa, segue a letto con la compagnia della sua cara, legata amica di sempre perché Sara, nei confronti della sua amica di sempre, non nutre rabbia ma serenità, non chiusura ma tolleranza, non reazione ma sopportazione perché fa parte della sua vita vissuta e raccontata in ogni verso, ogni scritto, ogni foto, ogni messaggio… ogni buongiorno… ogni raggio di sole che, pur non baciandola, la sa amare.
Sara è arte che vive, letteratura che racconta mondi che non conosciamo, poesia che entra nell'anima e solca il cuore di emozioni, voce delicata, lieve, tenue… che assorbe e innamora, cattura e rapisce.
Sara Ciafardoni ha 11 anni… Sara è in questi versi:
"La luce della luna filtra attraverso le foglie degli alberi.
"Una luce soave che mostra piccole ali di piccoli folletti senza nomi che percorrono le vie stellate.
Un bosco, un bosco semplicemente incantato.
L'odore di rose e di aghi di pino inebriano il viandante per qualche secondo
e, nel frattempo, cerca di dare un nome a tutti quegli odori strani che non sa ben riconoscere.
Possenti querce millenarie costellano il bosco
e le loro fronde creano piacevoli cerchi di luce sul terreno.
Un'aria magica colma lo spettacolo tramite un'eguagliabile e profonda atmosfera.
Le ombre sembrano animali amorevoli e protettivi che possono prendere forma solo nella notte.
Ad un tratto appare un piccolo essere alto più o meno come una mela rossa e succosa.
È un folletto verde con una semplice stoffa a vela cucita addosso.
Il tenerone, che cerca sempre attenzioni e coccole, ha grandi occhi che ricordano la luna che illumina la serata.
Ma nel frattempo entra la Regina e tutti si nascondono.
Vedo,
perché tutto ciò che mi ricordo di quel periodo sono le risate aspre che mi gironzolavano attorno.
La scuola mi era sempre stata descritta come un posto dolce nel vero senso della parola,
dove le fate insegnanti erano sempre disponibili con te.
A dir la verità mi sono ritrovata faccia a faccia con Caronte,
quell'essere meschino e odioso.
Una passeggiata dolorosa e mortificante ho fatto con Lui,
ho sempre cercato di nascondere la mia forza per essere più simile agli altri
ma nessuno sembrava accorgersi di me.
Mi sentivo sempre con gli occhi puntati addosso ma nessuno diceva niente.
Incredibile come un solo sguardo possa creare disagi in un mostro come me,
potevo toccarli con mano quegli sguardi, quelle facce orribili.
Perché mi trattavano in quel modo?
Forse era il mio modo di fare… il mio modo di parlare… il mio modo di camminare… il mio fisico… o ancora la mia energia troppo elevata che spaventava anche gli insegnanti.
Veramente non saprei.
Iniziai però a sentirmi brutta, bruttissima e ancora più brutta.
Forse ero debole… anzi lo sono!
E tutti nel frattempo ridevano di me!
Avrei voluto urlare ma non avevo il coraggio di farlo.
Come quando voli fino a non avere più aria nei polmoni e sentirti soffocare.
Io mi sentivo sempre così… ma nessuno ci faceva caso.
Mi sentivo così inutile che chiedere aiuto era fuori discussione.
Avrei risolto tutto da sola forse…
La verità è che la suddetta Regina cattiva ama le lacrime che le scolpiscono il viso
perché sono state sempre con lei anche nei momenti di difficoltà.
Fa ridere rendere una Regina oscura una massa di paura nel corpo indifeso?
A me non ha mai fatto ridere… mai… mai!