Cronaca
SanitaService, Di Biase deve risarcire la ASL
A stabilirlo è stata la Corte dei Conti che ha disposto il risarcimento alla ASL per circa 480 mila euro. Spese folli e compensi non dovuti
Cerignola - venerdì 8 novembre 2019
19.15
Antonio Di Biase, ex Amministratore Unico della SanitaService dovrà restituire alla ASL circa 480 mila euro. A stabilirlo è stata la Corte dei Conti.
Nel mese di Novembre 2018 fu eseguito dalla Guardia di Finanza di Foggia un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP di Foggia nei confronti di Antonio Di Biase, al fine di confiscare circa 500 mila euro.
Furono le attività di indagine in materia di reati contra la Pubblica Amministrazione, una messa in atto dalla Procura della Repubblica di Foggia nel mese di febbraio 2019, l'altra richiesta dalla Procura Contabile, a far scaturire il provvedimento cautelare nei confronti Di Biase. Le indagini sono state fatte esaminando l'arco temporale che va dal 2011 al 2016 dove è emerso che l'Amministratore Unico della SanitaService distrasse somme di denaro par a circa 500 mila euro il cui utilizzo risulta essere per fini personali e non riconducibili alla azienda.
Sono emersi, nei 5 anni in oggetto, compensi non dovuti pari ad oltre 150 mila euro, spese di rappresentanza, spese di carburante, cene, costumi da bagno, pernottamenti in alberghi di lusso acquisto di gioielli, tutte spese che non rientrano affatto nell'oggetto sociale della SanitaService, nella mission dell'ente.
Queste accuse furono respinte da Antonio Di Biase che rispose a tutti i punti contestati ma la Corte dei Conti ha respinto ogni giustificazione sentenziando il risarcimento alla ASL.
Nel mese di Novembre 2018 fu eseguito dalla Guardia di Finanza di Foggia un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP di Foggia nei confronti di Antonio Di Biase, al fine di confiscare circa 500 mila euro.
Furono le attività di indagine in materia di reati contra la Pubblica Amministrazione, una messa in atto dalla Procura della Repubblica di Foggia nel mese di febbraio 2019, l'altra richiesta dalla Procura Contabile, a far scaturire il provvedimento cautelare nei confronti Di Biase. Le indagini sono state fatte esaminando l'arco temporale che va dal 2011 al 2016 dove è emerso che l'Amministratore Unico della SanitaService distrasse somme di denaro par a circa 500 mila euro il cui utilizzo risulta essere per fini personali e non riconducibili alla azienda.
Sono emersi, nei 5 anni in oggetto, compensi non dovuti pari ad oltre 150 mila euro, spese di rappresentanza, spese di carburante, cene, costumi da bagno, pernottamenti in alberghi di lusso acquisto di gioielli, tutte spese che non rientrano affatto nell'oggetto sociale della SanitaService, nella mission dell'ente.
Queste accuse furono respinte da Antonio Di Biase che rispose a tutti i punti contestati ma la Corte dei Conti ha respinto ogni giustificazione sentenziando il risarcimento alla ASL.